Suzuki, visione chiara sull'elettrico (2024) e nel 2025 si vola. Nel frattempo a Milano...

di Carlo Bellati

Programmi futuri per le quattro ruote, le moto, le auto volanti e il diporto nautico. Suzuki guarda alla mobilità a a 360 gradi, ma soprattutto guarda avanti

di Carlo Bellati

22 luglio 2023

Se fossero arti marziali giapponesi, sarebbe stata una giornata full contact con la tecnologia Suzuki per mare e terra (del cielo parleremo fra poco), dato che in una minicrociera, una guidata della Across e un'affollata conferenza stampa in quel dei Navigli a Milano c'è stato modo di conoscere il dispiegarsi dei piani della Casa di Hamamatsu per gli anni a venire per voce del Presidente Massimo Nalli e del suo appassionato staff. Ovvio, l'occasione era perfetta, oltre che per una passeggiata insieme agli amici del Club del Gommone di Milano (doverosamente equipaggiati di fuoribordo Suzuki), anche per scoprire un po' di piani futuri della Casa che porteranno all'elettrico ma che guardano anche con realismo ad una situazione italiana ed europea che deve ancora trovare risposte precise nelle leggi, negli incentivi, nelle limitazioni che porteranno alla decarbonizzazione. Piani futuri che si ispireranno alla filosofia di cinque parole che suonano quasi come un haiku: Sho - Sho - Kei - Tan - Bi (compatto, meno numeroso, leggero, minimale e bello).

Evolvere il prodotto, ma guidati dai clienti

Se fino ad ora una Suzuki a batterie non c'è stata, non dovremo aspettare ancora per molto: l'anno è il 2024 per quella che per il momento si chiama eVX e ha visto la luce al Salone di Delhi in India (il Paese che ha più abitanti della Cina e dove il marchio ha il più del 40% di quota di mercato) ed è basata su una piattaforma studiata insieme a Toyota. Non è un mistero che la Casa giapponese condivida con Akio Toyoda, oltre che un certo numero di progetti in comune, anche un pizzico di scetticismo sull'elettrico "whatever it takes" intraprendendo comunque un adeguamento al trend con una previsione per il 2030 di 5 modelli a batterie (tra cui la Jimny) che costituiranno quasi l'80% delle vendite in Europa. Tra l'altro, visto che Suzuki è piuttosto famosa anche nelle due ruote, è pronto un programma "decarb" anche per loro: 8 modelli in arrivo a basse emissioni (prima a batterie nel 2024) e il restante 75% della produzione (modelli sportivi) adatto per l'uso del biofuel. Questo, ha ribadito Massimo Nalli, è in sostanza quello che vogliono i clienti, e questo è ciò che daremo loro, puntando sulle batterie ma anche sull'idrogeno, sui biocarburanti realizzati con scarti dell'allevamento e dell'agricoltura.

In navigazione sul Naviglio grande a Milano

Elettrico anche sull'acqua

Il mondo della nautica segue delle regole un po' speciali per quanto riguarda la sicurezza e l'affidabilità, quindi la mia personale curiosità su quando vedremo un fuoribordo Suzuki a batterie viene presto soddisfatta con un "dipende". Restare "a piedi" con un natante è logicamente molto più rischioso che con un'auto, quindi la propulsione elettrica è sì in arrivo, ma per il piccolo diporto su laghi e fiumi. Cinque sono le novità in cantiere, ma le più grandi e performanti punteranno anche in questo caso sui carburanti di origine vegetale. Questo non toglie che i fuoribordo possano essere anche d'aiuto alla pulizia delle acque: Suzuki ha brevettato un sistema di depurazione dell'acqua di raffreddamento che cattura in un filtro le microplastiche e si chiama, molto opportunamente "lavalacqua", ispirandosi agli ADAS delle auto Suzuki che prendono nomi tipo "Attentofrena" e "Guidadritto".

Un render di fantasia del progetto Suzuki-Skydrive

Osaka 2025: Suzuki spicca il volo con Skydrive

La partnership fra Suzuki e Skydrive già siglata porterà nel 2024 all'avvio della produzione di un eVTOL biposto elettrico di cui per ora non ci sono foto o dettagli, ma che in futuro costituirà un filone di business importante per la Casa e potrà muoversi nell'aria o su di una strada. Verrà presentato al World Expo di Osaka dal 13 aprile 2025.