Termini Imerese: verso un futuro green?

Termini Imerese: verso un futuro green?
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Ambizioso progetto per trasformare il polo industriale ex Blutec in un distretto ad alta tecnologia, tutto orientato alla mobilità sostenibile
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
25 settembre 2020

Mobilità elettrica, produzione di energia da fonti rinnovabili, intelligenza artificiale, fornitura di componenti hi-tech come batterie al litio e grafene: certo non mancano le ambizioni al progetto di rilancio del distretto ex Blutec di Termini Imerese.

Una struttura industriale dalla storia molto tormentata, in cui i progetti anche faraonici (come quello di diventare la prima fabbrica italiana di vetture elettriche) si sono scontrati con una realtà fatta di velleità, interessi personali e distrazione di capitali.

La solita brutta storia all’italiana, con tanto di indagine della Magistratura a scoperchiare il malaffare.

Ora si riparte, e tutti sperano sia la volta buona: il progetto, che nasce da un accordo di programma tra Mise, Regione Sicilia e Invitalia, prevede la costituzione di un pool con ben diciotto aziende, 200 milioni d'investimenti (50 mln con fondi propri) e la ricollocazione di circa 600 cassintegrati Blutec.

Il “Progetto Sud“ (Smart Utility District), presentato dal consorzio Smart City Group per la creazione di polo tecnologico green nell'ex stabilimento Blutec e per la cui acquisizione sono in corso i passaggi tecnici e istituzionali, prevede la riconversione dell'area in un sito di sviluppo produttivo ad alta innovazione tecnologica.

«Il modello industriale che vogliamo realizzare a Termini Imerese - ha detto Giancarlo Longhi, presidente del consorzio Smart City Group in occasione della presentazione ufficiale dell’iniziativa - è un progetto innovativo ed inedito per il nostro Paese, che mira ad un duraturo sviluppo, capace di affrontare con successo qualunque crisi del mercato. È  positivo che il numero dei progetti e delle imprese che aderiscono al Distretto Sud continui ad aumentare: va però ricordato che il tempo stringe».

Dallo stesso presidente è arrivato anche l’appello alle istituzioni per accelerare il superamento delle formalità burocratiche, in modo da rendere possibile alle imprese che hanno già in casa degli ordinivi di iniziare ad operare.

Come detto, i progetti dell'ecodistretto sono soprattutto ambientali e tecnologici: all’area green fanno riferimento i cicli delle materie prime e seconde, quello sul recupero energetico da gas tecnici, del trattamento e pulizia delle acque e il progetto per l'agricoltura sostenibile, mentre afferiscono alla sfera dell'innovazione i progetti per la produzione di materiali hi-tech (grafene, batterie al litio), la mobilità elettrica, la produzione elettrica da fonti rinnovabili, l'intelligenza artificiale e la ricerca scientifica applicata.
 

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