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Colpo di scena ai vertici di Tesla: Omead Afshar, uno degli uomini più vicini a Elon Musk e vicepresidente responsabile di vendite e produzione per Stati Uniti ed Europa, è stata licenziato dopo appena nove mesi dall’incarico. A riportarlo sono state diverse fonti giornalistiche americane, tra cui Forbes, che citano fonti interne all’azienda. Tesla, dal canto suo, non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali sull'accaduto.
Afshar era salito al vertice nell’ottobre 2024, in un momento delicato per l’azienda, con il compito di gestire e rilanciare le vendite nei due mercati chiave: quello statunitense e quello europeo. Una sfida tutt’altro che semplice, considerando che le consegne Tesla erano in calo costante già da mesi, trascinando con sé l’intero settore EV americano, di cui Tesla è tuttora la protagonista assoluta per volumi. La flessione, peraltro, continua anche nel 2025, in un contesto in cui molti clienti guardano sempre più alle auto elettriche dei marchi tradizionali, ritenute più affidabili e meno "polarizzanti" rispetto al marchio di Musk.
Nonostante una relazione di lunga data con Elon Musk, testimoniata da numerosi post affettuosi e compiacenti sul social X.com, Afshar non è riuscito a invertire la rotta. E, secondo quanto trapela, non si sarebbe trattato di un "commiato consensuale": il licenziamento sarebbe stato netto, improvviso e deciso ai piani altissimi. Al momento, l’ex vicepresidente non ha commentato pubblicamente la vicenda.
Dietro la mossa, potrebbero esserci diversi segnali. Il primo è interno: Musk sarebbe tornato a gestire in prima persona le operazioni di Tesla, dopo essersi ufficialmente allontanato dai suoi incarichi presso il Dipartimento per l’Efficienza Governativa (DOGE) sotto l’amministrazione Trump. Un ritorno che sa tanto di presa di controllo: il messaggio è chiaro, nessuno è intoccabile. Nemmeno chi, come Afshar, ha goduto per anni della piena fiducia del fondatore.
Il secondo segnale è esterno, e forse più inquietante per gli investitori: potrebbe essere un’anticipazione di risultati deludenti nel report di vendite del secondo trimestre. Il trimestre sta per concludersi, e se Tesla ha voluto dare un colpo di teatro adesso, potrebbe voler dire che le cattive notizie stanno arrivando a raffica. E Musk, da uomo di scena, ha preferito alzare il sipario a modo suo.
Nel "tornado" Musk sono rimasti coivolti anche la direttrice delle risorse umane USA Jenna Ferrua e il responsabile di Optimus, il robot umanoide: Milan Kovac, che ha lasciato Tesla all’inizio di giugno.
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