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La Tesla Model Y, regina delle vendite globali per il marchio californiano, si prepara ad assumere un nuovo ruolo strategico. Elon Musk ha annunciato l’arrivo di una variante più economica del SUV elettrico, con l’obiettivo di rilanciare le vendite dopo un trimestre nero per l’azienda. La nuova versione, più spartana e con meno dotazioni, entrerà in produzione tra agosto e settembre 2025.
Non si tratta di un nuovo modello, bensì di una versione "semplificata" dell’attuale Model Y, per contenere i costi e offrire un prezzo di attacco più basso rispetto agli attuali 44.990 euro. Tuttavia, Tesla non ha ancora comunicato né i mercati di destinazione né il prezzo finale.
La notizia arriva dopo una trimestrale estremamente negativa, presentata mercoledì sera. Il fatturato è sceso del 16%, a 1,17 miliardi di dollari, mentre le vendite sono calate del 13%. Un colpo durissimo per il colosso dell’elettrico, che si trova ora a fronteggiare anche l’aumento dei costi operativi e un drastico calo dei ricavi legati ai crediti ambientali: -51% rispetto allo stesso trimestre del 2024, pari a una perdita di 441 milioni di dollari.
A peggiorare la situazione, la fine imminente degli incentivi statunitensi da 7.500 dollari per le auto elettriche, decisa dall’amministrazione Trump nel quadro della revoca del Green Deal varato da Joe Biden. La misura, che imponeva il 50% di auto elettriche tra i nuovi veicoli venduti entro il 2030, sarà abrogata nei prossimi mesi. Di conseguenza, i costruttori non sono più obbligati ad acquistare crediti ambientali da Tesla per compensare le proprie emissioni.
Durante la conference call con gli investitori, Musk ha ammesso che l’azienda potrebbe affrontare “alcuni trimestri difficili”, anche se ha cercato di trasmettere ottimismo: “Sarei sorpreso se, entro la fine del prossimo anno, l’economia di Tesla non fosse molto solida”, ha dichiarato.
Nel frattempo, l’attenzione del marchio si sposta verso progetti futuristici come la guida autonoma di livello 5: Musk ha parlato del robotaxi “Cybercab”, attualmente in test in Texas, e dei progressi sui robot umanoidi in fase di sviluppo.
Tra le difficoltà del 2025 anche il rallentamento del mercato cinese, dove Tesla ha sofferto per l’aumento delle tensioni commerciali e per le reazioni negative legate alla vicinanza politica di Musk con Donald Trump. Una battuta d’arresto significativa, visto che la Cina era fino a poco tempo fa uno dei mercati più redditizi per il marchio americano.