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Dopo l’annuncio dell’uscita di Luca de Meo, Renault incassa una seconda perdita pesante: Gilles Vidal, responsabile del design del marchio dal 2020, ha annunciato il suo ritorno nel gruppo Stellantis, dove avrà la responsabilità dello stile delle otto marche europee. Un colpo di scena che suona come una riconquista strategica da parte del gruppo guidato da Antonio Filosa, proprio mentre Renault si appresta a entrare in una nuova fase di ristrutturazione.
Per il mondo dell’auto, il nome di Gilles Vidal non è uno tra tanti. Dopo gli inizi in Citroën negli anni ’90, il designer era diventato nel 2010 il capo del design Peugeot, firmando alcuni dei modelli più riusciti del marchio: la 208, la 2008 e la 3008, che hanno segnato la rinascita del Leone con linee tese, tagli netti e un’identità visiva forte. Nel 2020 era stato chiamato da de Meo per trasformare il linguaggio stilistico di Renault, lasciandosi alle spalle le forme morbide dell’era van den Acker. Il suo lavoro più acclamato? La reinterpretazione neo-retro di due icone: Renault R4 e R5 E-Tech, veri manifesti del nuovo corso della Losanga.
Ma ora, con un tempismo che non può essere casuale, Vidal segue le orme di de Meo e lascia Renault. Il 1° ottobre, passerà ufficialmente a Stellantis, dove prenderà il posto di Jean-Pierre Ploué, uscito dal gruppo dopo una lunga carriera. Vidal sarà direttamente alle dipendenze di Jean-Philippe Imparato, responsabile delle operazioni europee e già suo superiore ai tempi di Peugeot.
Il mandato di Gilles Vidal non sarà banale: oltre a Citroën, Peugeot e DS, dovrà occuparsi di rilanciare Opel, Fiat, Abarth, Alfa Romeo e soprattutto Lancia. Se su alcune marche l’identità è consolidata, su altre servirà una visione chiara e coraggiosa. Stellantis ha già dichiarato che il designer è stato scelto per la sua "profonda comprensione della cultura automobilistica europea" e avrà il compito di "rafforzare l’identità di ogni marchio". Ovvero, creare un linguaggio distintivo per ciascun brand, evitando la banalizzazione stilistica e promuovendo coerenza e carattere.
Le sfide non mancano: DS cerca ancora una sua identità credibile nel segmento premium, mentre il rilancio di Lancia – finora sostenuto solo dalla Ypsilon – richiederà idee forti e simboliche. Se Gilles Vidal riuscirà a replicare il successo della Renault 5 con una nuova Lancia Delta, magari davvero elettrica e con un design emozionale, potremmo assistere a un rinascimento del marchio italiano.
Naturalmente, le decisioni tecniche – come l’adozione di motori mild hybrid a tre cilindri o piattaforme full electric – non saranno compito suo. Toccherà ad Antonio Filosa e al management industriale decidere cosa si cela sotto il cofano. Ma il design, oggi più che mai, è una leva essenziale per sedurre clienti e investitori. E con Vidal, Stellantis si affida a uno dei suoi più brillanti interpreti.