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Tesla ha firmato un accordo da 4,3 miliardi di dollari con LG Energy Solution per la fornitura di batterie LFP (litio-ferro-fosfato) destinate ai propri sistemi di accumulo di energia, nel tentativo di ridurre la propria dipendenza dai fornitori cinesi. Lo ha riferito una fonte a conoscenza del dossier a Reuters, che ha diffuso in esclusiva la notizia.
Le batterie verranno prodotte nello stabilimento LGES di Holland, Michigan (Stati Uniti), attivo da maggio 2025, e la fornitura coprirà il periodo tra agosto 2027 e luglio 2030, con un’opzione per estendere il contratto fino a sette anni e incrementare i volumi, in base agli sviluppi futuri.
Tesla ha da tempo espresso l’intenzione di diversificare la propria catena di approvvigionamento, specie per la divisione Tesla Energy, duramente colpita dalle tariffe statunitensi sulle importazioni dalla Cina. Già lo scorso aprile, il direttore finanziario Vaibhav Taneja aveva parlato di un “impatto sproporzionato” sulle attività legate all’energia, dovuto al fatto che la maggior parte delle batterie LFP proveniva proprio dal colosso asiatico.
"Lavoreremo per assicurarci forniture da produttori non cinesi, ma servirà tempo", aveva dichiarato Taneja. Il nuovo accordo con LGES rappresenta dunque un primo passo concreto in questa direzione. LG Energy Solution, senza confermare ufficialmente il nome del cliente, ha comunque annunciato il contratto da 4,3 miliardi di dollari in un comunicato pubblicato il 30 luglio, specificando che riguarda batterie LFP per sistemi globali di accumulo, e non per veicoli elettrici.
La divisione Energy Storage rappresenta ormai oltre il 10% dei ricavi Tesla, ed è in forte espansione grazie alla domanda crescente di energia da parte di data center e impianti per l’intelligenza artificiale. In un momento in cui le vendite di auto elettriche rallentano, Elon Musk ha sottolineato come "il settore dell’energia stia crescendo molto bene, nonostante dazi e sfide logistiche".
Con l’avvio della produzione a Michigan, LGES si conferma come il primo produttore su larga scala di batterie LFP negli Stati Uniti, mercato finora dominato da aziende cinesi. Secondo Cho Hyun-ryul, analista di Samsung Securities, "la società gode ora di un vantaggio competitivo significativo, dato che rivali come Samsung SDI e SK On sono ancora in fase di pianificazione per entrare nel segmento".
Il rafforzamento della presenza coreana negli Stati Uniti non si ferma alle batterie. Tesla ha recentemente firmato anche un accordo da 16,5 miliardi di dollari con Samsung Electronics per l’acquisto di chip prodotti nella fabbrica texana del gigante sudcoreano.
Nel frattempo, i governi di Corea del Sud e Stati Uniti sono al lavoro per definire nuovi accordi commerciali, in vista dell’introduzione (dal 1° agosto) di tariffe del 25% sulle importazioni statunitensi dalla Corea del Sud.