Toninelli, TAV: «Analisi costi/benefici pronta a fine gennaio»

Toninelli, TAV: «Analisi costi/benefici pronta a fine gennaio»
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Il Ministro dei Trasporti annuncia l'arrivo dell'analisi costi/benefici sulla Torino-Lione. Secondo indiscrezioni potrebbe essere contraria alla realizzazione della grande opera
11 gennaio 2019

Si discute ancora sulla linea ad alta velocità Torino-Lione, il cui progetto è stato sottoposto dal governo M5S-Lega ad una valutazione tra costi e benefici della grande opera. Questa, ha spiegato il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, arriverà a fine mese.

«A fine gennaio penso che potrò avere l'analisi completa», ha detto il ministro nel corso della trasmissione TV Agorà, aggiungendo «non voglio far spendere ai cittadini soldi che potrebbero essere spesi meglio». Alcune voci di corridoio indicano già che nella relazione il parere sulla TAV sarà negativo.

Tra le motivazioni a sostegno di un eventuale stop del Governo alla linea ad alta velocità, c'è anche un recente parere della Corte dei Conti europea, che nel giugno scorso ha bocciato su tutta la linea gli stessi investimenti UE nei confronti dello sviluppo delle linee ferroviarie europee, pari a 23,7 miliardi di euro dal 2000 ad oggi.

All'Italia in particolare è stato contestato un dato: ogni chilometro di linea realizzato finora è costato 28 milioni di euro, contro i 13 in Germania, i 15 in Francia e i 14 in Spagna. Per la Corte, il costo totale per l'alta velocità italiana ammonterebbe a 41,9 miliardi di euro per 1.280 chilometri di linea, con una spesa di 0,46 euro per chilometro pro-capite. Considerando i progetti già completati e sommati a quelli in via di realizzazione, il costo per chilometro per l'Italia salirebbe a 33 milioni contro i 14 milioni di Spagna e i 15 milioni di Germania e Francia.

Non sarebbe il primo parere istituzionale a dire “no” all'opera, posizione notoriamente espressa dal sindaco di Torino Chiara Appendino, mentre di altro parere è parte dell'elettorato della Lega, che si prepara a manifestare in piazza a favore della TAV.

«Revisione non significa cancellazione», ha detto però il vicepremier leghista Matteo Salvini, spiegando di non aver ancora visto lo studio sui costi/benefici sull''opera a a margine di un evento a Milano, ma aprendo anche la strada ad un possibile referendum sulla TAV. Per il Ministro dell''Interno «se i cittadini chiedono un referendum penso che sia uno dei capisaldi dei 5 Stelle, quando il popolo si muove va ascoltato».

Attendista anche la posizione del premier Giuseppe Conte: «Tutto il governo si esprimerà adesso che il lavoro istruttorio è stato completato: io confesso che non l'ho ancora letto, lo studieremo tutti e definiremo come abbiamo detto, un percorso di valutazione, trasparente comunicato ai cittadini ed espliciteremo la decisione del governo».

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