Toyota Rush

Toyota Rush
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In arrivo un SUV compatto in joint venture con Daihatsu
18 gennaio 2006

Ricordate? In principio auto giapponese era quasi sinonimo di 4x4, per lo meno nel mercato europeo. Oggi naturalmente le cose sono cambiate, ma i costruttori nipponici continua a prestare particolare attenzione a questo segmento. Non stupisce, quindi, che Toyota abbia deciso di ampliare ulteriormente la propria gamma off road con un inedito SUV compatto, frutto di una joint venture con Daihatsu.
Il nuovo Rush, infatti, è di fatto il gemello della nuova generazione del Terios, di cui abbiamo già avuto modo di parlare.

Compatto ma funzionale
Lungo 3,995mm, largo 1,695mm e alto 1,705mm, il Rush può contare un passo piuttosto generoso in rapporto alle dimensioni esterne (2,580mm), il che ha consentito di ricavare un abitacolo spazioso, con un bagagliaio che può arrivare a 755 litri abbattendo i sedili posteriori.
Proprio la funzionalità, del resto, sembra essere essere stata una delle linee guida del progetto, come dimostrano i numerosi vani portaoggetti ricavati nell'abitacolo (anche sotto il divano posteriore) e i sedili rivestiti in un particolare materiale impermeabile all'acqua. Non manca nemmeno un navigatore satellitare di nuova generazione e - per chi vive nei climi freddi - un "Winter pack" che comprende tra le altre cose la possibilità di riscaldare tutti i sedili.

E' un 4x4 vero
Sappiamo già quello che stanno pensando molti lettori: più che per esplorare la Lapponia il Rush sarà utilizzato per raggiungere i centri commerciali delle nostre città o al massimo un agriturismo... E' probabile, almeno in Europa, ma in Toyota hanno fatto ugualmente le cose per bene, conferendo al Rush un corredo tecnico di buon livello.
La trazione è integrale permanente e la guida - su strada e nel fuoristrada - è assistita dai più moderni dispositivi elettronici, come il controllo di stabilità (VSC), controllo della discesa (DAC) e assistenza alla partenza in salita (HAC).

Per il momento nulla si sa del propulsore, che dovrebbe comunque essere di piccola cilindrata (1.500-1.600 cc.) a benzina, al quale potrebbe affiancarsi in un secondo momento il diesel.
L'importazione in Italia, al momento, non è ancora stata annunciata, ma è del tutto possibile.

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