Trump: dazi alla Cina da venerdì

Trump: dazi alla Cina da venerdì
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Minaccia del presidente, per il quale i negoziati procedono troppo a rilento. Il settore automotive crolla in tutte le Borse
6 maggio 2019

«Gli Stati Uniti hanno perso, per molti anni, da 600 a 800 miliardi di dollari all'anno sul commercio. Con la Cina perdiamo 500 miliardi di dollari. Scusate, non lo faremo più!».

Con un tweet al vetriolo il presidente degli USA Donald Trump ha minacciato di interrompere i negoziati con la Cina che ormai si protraggono da quasi un anno, con gli Stati Uniti che vorrebbero rinegoziare gli accordi commerciali per l’importazione di merci da Pechino.

L’amministrazione Trump potrebbe alzare da venerdì prossimo i dazi dal 10% al 25% sull'import di 200 miliardi di dollari di beni “made in China” proprio quando sembrava in dirittura d’arrivo la pace nella “guerra commerciale” in atto tra le due superpotenze con la visita del vicepremier cinese Liu He in vista.

Trump ha anche fatto sapere di essere pronto a breve ad imporre dazi al 25% anche sui rimanenti 325 miliardi di beni sino ad ora rimasti fuori dalle minacce. L’intervento a gamba tesa del presidente americano ha provocato uno sconquasso su tutte le Borse mondiali.

Stanotte sono crollate Shanghai (-6%), Shenzhen (-7,3%) e Hong Kong (-3,2%), seguite a ruota dalle piazze europee ed all’apertura nel pomeriggio anche da quelle americane.

A picco soprattutto i settori tecnologico e dell’auto, che in quello cinese vede uno dei mercati più promettenti per i prossimi anni. L’indice Euro Stoxx 600 di settore ha perso oggi circa il 3%. A Milano il titolo FCA ha lasciato sul terreno altrettanto, mentre a Francoforte BMW, Daimler e Volkswagen perdono tra il 2% ed il 3%. Male anche le francesi, con PSA e Renault in discesa a Parigi con ribassi anche superiori al 3%.

Intanto la Repubblica del Dragone ha annunciato una misura piuttosto importante per il settore: il Ministero del Commercio autorizzerà infatti l’esportazione di veicoli usati verso l’estero. Il ministero inizierà a identificare le aziende in grado di gestire tali esportazioni e ha anche chiesto lo sviluppo di test per garantire la qualità e la sicurezza delle esportazioni di auto usate.

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