Trump rompe con Elon Musk: "Rapporto finito, ci saranno conseguenze se finanzia i democratici"

Trump rompe con Elon Musk: "Rapporto finito, ci saranno conseguenze se finanzia i democratici"
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Lo scontro tra il presidente Trump e Musk non è ancora finito...
9 giugno 2025

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato la fine del suo rapporto con Elon Musk, aprendo un nuovo e clamoroso capitolo nello scontro tra due delle figure più influenti della scena americana. In un'intervista telefonica rilasciata il 7 giugno alla NBC, Trump ha dichiarato che la relazione con il fondatore di Tesla e SpaceX è ormai "conclusa" e ha lanciato un monito: "ci saranno gravi conseguenze" nel caso in cui Musk decidesse di finanziare i candidati democratici contrari alla sua maxi riforma fiscale.

Alla domanda se intenda ristabilire i rapporti con Musk, Trump ha risposto seccamente: “No, non ho alcuna intenzione di parlargli”. Sebbene non abbia specificato quali sarebbero le “conseguenze”, ha escluso al momento l’ipotesi di revocare i contratti federali con Starlink o SpaceX.

Lo scontro è esploso il 5 giugno, quando Musk ha definito la proposta di legge di Trump una “abominevole schifezza”, complicando ulteriormente il percorso del provvedimento in Congresso. Il disegno di legge, già approvato con difficoltà alla Camera e ora all’esame del Senato, prevede un importante aumento della spesa pubblica e un taglio delle tasse. Secondo stime indipendenti, la misura aumenterebbe il debito federale di 2.400 miliardi di dollari in dieci anni. Trump, però, si è detto fiducioso: “Passerà entro il 4 luglio”.

In un’escalation che ha coinvolto anche i social, Musk ha cancellato alcuni post critici nei confronti di Trump, compreso uno in cui appoggiava l’idea di un impeachment del presidente. Una mossa interpretata da molti come un tentativo di raffreddare il conflitto. Tuttavia, voci vicine a Musk riferiscono che il miliardario sarebbe ancora contrariato e in cerca di nuovi orizzonti politici. In effetti, Musk ha recentemente proposto la nascita di un nuovo partito “per rappresentare l’80% dell’America che sta nel mezzo”.

Solo poche settimane fa, Musk era stato lodato pubblicamente da Trump e nominato responsabile di una task force per ridurre la spesa pubblica. Ma i risultati sono stati deludenti: i tagli effettivi sono stati di appena lo 0,5% del budget federale, ben lontani dai 2.000 miliardi promessi. Il deterioramento dei rapporti è sorprendente, soprattutto considerando che Musk ha donato quasi 300 milioni di dollari per sostenere la campagna elettorale del 2024 e si è attribuito il merito delle vittorie repubblicane alla Camera e al Senato.

 

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