Un cuore elettrico per le nostre vecchie auto [Video]

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Luca Bordoni
Retrofittare un motore. Tradotto, mettergli un cuore nuovo, pulito ed elettrico. Come? Ve lo spieghiamo noi...
4 aprile 2017

Le norme antinquinamento si fanno sempre più stringenti? Hai paura di non poter circolare ancora per molto con la tua vecchia petroliera di metà anni 2000? Scritto così sembra l'inizio di un fortunato spot, e in realtà la promessa di Officine Ruggenti e Newtron è forte: togliere il motore termico dalla vostra vecchia vettura, e sostituirlo con un propulsore elettrico, declinato in vari amperaggi, in modo da far sorgere una nuova vettura a impatto zero e capace di circolare anche là dove le auto "normali" saranno costrette a fermarsi.

Officine Ruggenti è la scommessa dell'imprenditore Andrea Garibbo, che punta ad aprire a Milano un centro di riqualificazione e riconversione elettrica. Si possono trasformare vecchie vetture, come la Fiat 500 di fine anni Sessanta che abbiamo guidato noi, in auto completamente nuove, senza per questo perdere tutto il gusto tipicamente vintage. Il merito è del brevetto di Newtron, che oggi offre un sistema elettrico a partire da 5.900 euro più IVA.

Con una serie di partner e affiliati lungo tutta la penisola, oggi è possibile rivivere la propria vecchia auto con un'emozione tutta nuova, a fronte di un esborso aggiuntivo per le batterie a partire da 89 euro al mese (noleggio) o 6.000 euro (acquisto). Attenzione, però: non pensate di essere tagliati fuori se non possedete una vecchia vettura.

Per una 500 base di fine anni Sessanta serviranno infatti 23.500 euro più IVA, con i quali sarà possibile rivivere un mito. Con garanzia di 5 anni sulle batterie e di 2 anni sul sistema elettrico, Newtron ci mette tra le mani vetture con un'autonomia minima di 100-120 chilometri, ma tutto dipenderà dalla potenza delle batterie che andrete a scegliere.

Il sistema viene flangiato direttamente al cambio della vettura, che mantiene egual peso e, nel caso della vecchia Fiat 500, avrà invece una diversa distribuzione dei carichi. Una bella possibilità, se considerati i 73 giorni di superamento limite del PM10 in una città come Milano nel corso del 2016.

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