Valichi Italia-Svizzera: nuove telecamere in provincia di Varese

Valichi Italia-Svizzera: nuove telecamere in provincia di Varese
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E' stato realizzato un nuovo sistema di videosorveglianza ai valichi di confine non presidiati tra la Svizzera e la provincia di Varese
31 marzo 2014

Un sistema di videosorveglianza ai valichi di confine non presidiati tra la Svizzera e la provincia di Varese, con l'obiettivo di controllare a distanza le auto in transito e intervenire rapidamente in caso di emergenza.

E' il progetto Vigilanza integrata dei veicoli in transito (Vivet) della Guardia di Finanza, il primo lanciato nelle zone di confine in Italia, che è stato presentato al valico del Gaggiolo, in provincia di Varese, dai vertici regionali e provinciali delle Fiamme Gialle.

Le telecamere ad alta definizione con un software per il riconoscimento delle targhe sono state installate in dieci valichi mentre la sala operativa si trova nella sede della compagnia di Gaggiolo della GdF.

Una postazione di analisi ed elaborazione dei dati è stata realizzata nella sezione intelligence del comando provinciale di Varese.

In seguito all'adesione della Svizzera all'accordo di Schengen, nel 2008, è stata istituita la libera circolazione alle frontiere.

«Questo ha comportato la necessità di rimodulare il dispositivo di vigilanza - hanno spiegato le Fiamme Gialle in una nota - prevedendo da un lato il libero transito dai valichi della provincia, e dall'altro la sostituzione della vigilanza fissa dei valichi minori con un vigilanza 'dinamica', con la possibilità di avvalersi di sistemi di videosorveglianza».

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