Volkswagen, Müller: «Addio alle spese non necessarie»

Volkswagen, Müller: «Addio alle spese non necessarie»
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Matthias Müller, AD Volkswagen, è molto duro nell'indicare il nuovo corso della compagnia di Wolfsburg a seguito dello scandalo diesel che l'ha travolta lo scorso 21 settembre
13 ottobre 2015

Nonostante, al momento, sembra quasi che Volkswagen navighi quasi a vista, il nuovo corso è ben tracciato e delineato. Il capitano, o più propriamente l'Amministratore Delegato, ha ben chiaro quali dovranno essere i capisaldi del prossimo futuro della compagnia di Wolfsburg.

 

Matthias Müller, fresco CEO del Gruppo germanico, ha di recente rilasciato dichiarazioni ferme e decise circa l'avvenire dell'azienda. «Voglio essere completamente chiaro: non sarà indolore. Cancelleremo o rinvieremoo tutti gli investimenti giudicati non essenziali, riesaminando attentamente tutti i programmi di spesa» si legge nelle dichiarazioni del manager riprese dalla Bild. 

 

Se è vero che il Gruppo Volkswagen a metà 2015 risultava essere il primo costruttore globale di auto, è altrettanto vero che le spese per sponsorizzazioni ed attività collaterali non erano di certo minime, anzi. Per fare degli esempi tangibili, il logo VW appare in bell'evidenza su molte delle divise delle quadre di calcio della Bundesliga, oltre ad essere main sponsor della Coppa di Germania e controllante diretta del Wolfsburg.

WEC 2015 Fuji dom (37)
Volkswagen, con le controllate Porsche e Audi, sta dominando da anni nel WEC e a Le Mans. Tutto, però, ha un costo...

 

Nel WEC, invece, sono ben due i marchi legati a Volkswagen impegnati nella massima categoria, e le spese per garantirne le performance elevate non sono certamente irrisorie: si parla di 400 milioni spesi da Porsche e 300 da Audi per competere nella prestigiosa 24 Ore di Le Mans.

 

Il Gruppo tedesco, inoltre, è partner e finanziatore di motleplici iniziative artistiche ed associazioni museali, come l'Arena di Verona ed il Moma di New York. Anche i programmi di Ricerca e Sviluppo dovrebbero essere coinvolti, mentre per ora la parola "licenziamenti" non è minimamente trapelata. 

 

«Faremo tutto il possibile per tutelare i posti di lavoro» continua Müller, anche se «tutto dipenderà dall'entità dei costi che dovremo sostenere.»

 

Secondo l'istituto elvetico Credit Suisse, tra multe, richiami e revisioni, da Wolfsburg dovrebbero uscire circa 87 miliardi di dollari, cifra tuttavia smentita dal colosso.

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