WEC 2014: ecco perché a Shanghai ha vinto ancora la Toyota

WEC 2014: ecco perché a Shanghai ha vinto ancora la Toyota
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Toyota vince ancora e conquista la sua seconda doppietta consecutiva nel WEC. Davidson e Buemi si aggiudicano la gara davanti a Wurz, Sarrazin e Nakajima. In LMP2 va a segno G-Drive Racing. Tra le GTE Porsche vince nelle Pro. Doppietta Aston Martin in Am
5 novembre 2014

Toyota domina e vince la 6 Ore di Shanghai con la TS040 Hybrid n°8 guidata da Davidson e Buemi che tagliano il traguardo con 1’12” di vantaggio sui compagni di squadra della n°7. Terzo posto per Dumas, Lieb e Jani con la Porsche 919 Hybrid n°14. Dopo la pole conquistano così anche il loro primo podio stagionale, il terzo per il Costruttore tedesco. Alle loro spalle le due Audi R18 e-tron quattro con Fässler, Lotterer e Tréluyer davanti a Duval, di Grassi e Kristensen. Sesta e staccata di due giri la seconda Porsche 919 Hybrid di Bernhard, Hartley e Webber.

Tanta sfortuna per la Ferrari di Bruni

Al via Romain Dumas sfrutta al meglio la pole e con la Porsche n°14 va al comando. Ma nel primo giro c’è subito un incidente: Alexandre Imperatori, scattato in testa al gruppo delle LMP2 con l’Oreca03-Nissan del KCMG ha un problema e all’uscita della curva 8 si ritrova d’improvviso senza potenza. Purtroppo il nostro Gimmi Bruni non riesce ad evitare il prototipo del team di Hong Kong. L’impatto è pesante, la Ferrari 458 n°51 del leader del Campionato GTE Pro è troppo danneggiata. Gara finita per il portacolori dell’AF Corse ed entra la safety-car. Al muretto box di Toyota decidono di approfittare della neutralizzazione per far fermare entrambe le TS040 Hybrid, effettuano il cambio degli pneumatici e fanno anche rifornimento, cambiando così strategia e cercando di evitare  un eventuale “splash”, un breve rabbocco, negli ultimi giri della corsa.


Retrocessi in fondo alla classifica, Sébastien Buemi e Alex Wurz  cominciano una rimonta straordinaria. Nell’arco di 26 giri, Buemi sulla n°8 recupera ben 25” alla vettura di testa e conquista la leadership della gara al 33° giro. Dopo poche tornate effettua il rifornimento e resta comunque al primo posto. A quel punto i due piloti Toyota giunti qui a Shanghai da leader del Campionato dominano letteralmente la corsa: Davidson e Buemi continuano a spingere, inanellando una serie di giri veloci che consentirà loro di allungare con decisione sugli avversari.

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Porsche porta a casa un importante terzo posto

Grande battaglia per il terzo posto: la spunta Porsche

Stabiliscono anche il primato in gara in 1’48’’694. Poi controllano la corsa,  gestendo al meglio anche il traffico in pista, per cogliere la quarta vittoria stagionale davanti ai compagni di squadra, che nella vettura gemella hanno sofferto un problema ad un sensore che ha limitato la potenza massima del propulsore. Da segnalare la bella battaglia per il terzo posto, nelle prime due ore di gara, tra la Porsche 919 Hybrid n°14 e le due Audi R18 e-tron Quattro. Grazie anche ad una migliore velocità di punta, il prototipo ibrido della Casa di Stoccarda conquista il terzo gradino del podio, seppure ad un giro di distacco dai vincitori.


Gara invece presto compromessa per la Porsche n°20, al 33° giro quando Brendon Hartley era al comando, da una foratura lenta che li ha rallentati nel loro giro di rientro in pista dopo il primo pitstop per il rifornimento. Continua invece la crisi dell’ Audi, che per la seconda volta consecutiva non sale sul podio. Già il risultato delle Qualifiche aveva dimostrato che le R18 e-tron Quattro non riuscivano ad esprimersi al meglio sul tracciato cinese, soprattutto nei lunghi rettifili di Shanghai. Grazie a questa nuova doppietta Toyota rinforza la propria leadership di campionato tra i Costruttori con 29 punti di vantaggio sulla Casa degli anelli a due gare dal termine della stagione. Anthony Davidson e Sebastien Buemi staccano in classifica gli avversari di ben 42 lunghezze.

Grazie anche ad una migliore velocità di punta, il prototipo ibrido della Casa di Stoccarda conquista il terzo gradino del podio, seppure ad un giro di distacco dai vincitori

 

Quinta vittoria del 2014 per Nick Heidfeld, Nicolas Prost e Mathias Beche nella classe LMP1-L con la R-One-Toyota n°12 del  team elvetico Rebellion Racing. Ennesimo successo del G-Drive Racing che domina in LMP2 con Olivier Pla, Roman Rusinov e Julien Canal davanti alla HPD dell’Extreme Speed Motorsports con Dalziel, Sharp e Gonzalez. Il team statunitense conquista il secondo posto dopo una lotta avvincente con le vetture della squadra russa SMP Racing. La prima di queste sul podio è quella di Sergey Zlobin che divide la sua Oreca-Nissan con Minassian e Maurizio Mediani.

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Gara in salita per l'Audi

GTE, ancora la 911 RSR

Doppietta della Porsche in GTE Pro con la 911 RSR di Pilet e Makowiecki davanti ai compagni di squadra Bergmeister e Lietz. Terzo posto per la Ferrari dell’AF Corse con Davide Rigon e Calado. Alla partenza l’Aston Martin di Darren Turner e Stefan Mücke scatta dalla pole e prende subito il largo guidando la gara per oltre 120 giri. A circa un’ora e mezza dal termine vengono traditi dal cedimento del motore e a quel punto la strada  è spianata per la vittoria della Porsche, che conquista anche preziosi punti per il Campionato. E’ la seconda doppietta dopo quella nella gara d’apertura a Silverstone.

 

Nelle GTE Am le Aston Martin ufficiali finiscono la gara davanti a tutti, con la Vantage V8 di Dalla Lana, Lamy e Nygaard al primo posto, seguita dall’altra coupé britannica guidata da Poulsen, Heinemeier-Hansson e Stanaway. E ora la Casa d’oltremanica è già matematicamente certa che conquisterà entrambi i Titoli, quello riservato ai Team e quello per i Piloti. Sul terzo gradino del podio Gianluca Roda, Paolo Ruberti e  Matteo Cressoni sulla Ferrari dell’8Star Motorsports.

 

Tra due settimane un nuovo appuntamento con il WEC per la 6 ore del Bahrain.

 

Nicola Villani

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