WEC 2022, 6 ore Fuji: doppiette di Toyota e Ferrari
- di Massimiliano Amato
Doppietta della Toyota nella gara di casa: è stata la GR010 n.8 di Nicolas Buemi, Ben Hartley e Rio Hirakawa a tagliare per prima il traguardo nella classe Hypercar 6 ore del Fuji, quinta e penultima prova del mondiale WEC 2022. Quella in Giappone è il loro secondo successo stagionale, e superandoli nel corso della seconda ora hanno preceduto sotto la bandiera a scacchi la gemella n.7 di Kobayashi, Conway e Lopez che hanno completato l'uno-due della Toyota.
Sul gradino più basso del podio l'Alpine A480 n°36 di Nicolas Lapierre, Matthieu Vaxiviere e Andrè Negrao, che penalizzati dal Balance of Perfomance hanno potuto solo limitare i danni, transitando sotto la bandiera a scacchi con un distacco di due giri. Alle loro spalle tanti problemi d'affidabilità come a Monza per le due Peugeot 9X8 n.93 affidata a Di Resta, Jensen e Vergne, e la n.94 di Duval, Menezes e Rossiter ventesimi nella classifica assoluta, con entrambi gli equipaggi che hanno avuto guasti al motore.
In LMP2 ad imporsi è stata la WRT n 31 di Frinjs, Gelael e Vanthoor, davanti alle Jota n. 38 dei poleman Da Costa, Stevens e Gonzalez, e alla n. 28 di Rasmussen, Jones e Aberdein. Completa la top ten come in qualifica la Prema n.9 di Kubica, Deletraz e Colombo, soltanto quattordicesima la AF Corse n.83 di Nielsen, Perrodo e Rovera a causa di una penalizzazione di dieci secondi.
Nella classe LMGTE PRO doppietta della Ferrari AF Corse con la 488 GT3 Evo n.51 di Calado e Pier Guidi che hanno allungato nel mondiale battendo la gemella n. 52 di Fuoco e Molina. Completa il podio la Porsche 911 RSR 19 n.92 di Christensen e Estre, seguiti dai compagni di squadra Bruni e Lietz.
In LMGTE AM,successo per l'Aston Martin Vantage AMR n.33 di Keating, Chaves e Sorensen, precedendo la Ferrari 488 GTE n.85 della Iron Ladies di Frey, Gatting e Bovy, e la gemella n. 777 di Fagg, Hoshimo e Fuji. Giù dal podio la Ferrari AF Corse n. 54 di Rigon, Flohr e Castellacci, completano la top ten la gemella n. 21 di Vilander, Marin e Ulrich ottava, e quella della Iron Lynx n.60 di Fisichella, Cressoni e Schiavoni.
