Wester: «Il successo di Maserati potrebbe richiedere un 3° turno lavorativo»

Wester: «Il successo di Maserati  potrebbe richiedere un 3° turno lavorativo»
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Harald Wester, Amministratore Delegato del marchio Maserati, prevede un futuro roseo per il tridente grazie a Quattroporte, Ghibli e Levante
21 giugno 2013

Harald Wester, Amministratore Delegato del marchio del Tridente, ha parlato, a margine di una conferenza stampa dedicata, della nuova Maserati Ghibli e del brand italiano, per il quale il numero uno della Casa modenese prevede un futuro brillante.

«Se il successo dei modelli Maserati prodotti a Grugliasco proseguirà su questi ritmi – dichiara infatti Wester - ci potrebbe essere la possibilità in futuro di inserire un terzo turno di lavoro». L'Amministratore Delegato di Maserati, ha poi precisato che «la produzione dello stabilimento si può stimare tra le 37-38 mila unità all'anno». La Ghibli è prodotta a Grugliasco insieme alla Quattroporte e sarà in vendita a partire dal mese di agosto.

Grugliasco? La struttura portante del progetto Maserati

«Al momento comunque - ha precisato Wester - rimaniamo fermi agli attuali due turni lavorativi avviati il 29 aprile, che hanno permesso di incrementare la capacità produttiva a 135 vetture al giorno che, moltiplicate per 242 giorni lavorativi in un anno più qualche sabato fanno una capacità produttiva di 37-38 mila unità». Wester ha poi aggiunto che lo stabilimento 'Avvocato Giovanni Agnelli' di Grugliasco rappresenta «la struttura portante» del progetto Maserati di passare dalle 6.200 unità vendute nel 2012 a 50.000 nel 2015.

Un obiettivo di cui Quattroporte e Ghibli rappresentano un tassello cruciale, come dimostrano gli ordini globali di vetture Maserati che «al 19 giugno ammontavano a 14.159 unità». Di queste, infatti, 7.922 sono Quattroporte (2.270 destinate agli USA, 3.588 alla Cina, 964 all'Europa e 456 al resto del mondo), 3.988 Granturismo e GranCabrio (2.312 in USA, 535 in Cina, 525 in Europa e 133 nel resto del mondo) e 2.249 Ghibli (1.227 in USA, 132 in Cina, 694 in Europa, 90 nel resto del mondo). «Dati già indicativi - ha precisato Wester - nonostante i numeri della Ghibli siano ancora preliminari, avendo cominciato a raccogliere gli ordini solo poche settimane fa e per ora solo da quattro regioni».

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Riteniamo che la Ghibli si ponga come unica vera alternativa all'interno dell'alto di gamma del segmento E, perché tra le concorrenti è quella che più soddisfa il desiderio di differenziazione dei clienti di questa fascia di utenza

Mercato in espansione grazie al Levante

Wester ha ricordato che con l'arrivo del SUV Levante, «all'inizio del 2015 Maserati andrà a coprire interamente il mercato del lusso e potrà pescare in un potenziale bacino di clientela di oltre 940.000 unità». Intanto la gran parte dei clienti del Tridente è concentrata in Cina e Stati Uniti, mentre «in Europa la situazione è piuttosto triste, cosi come in l'Italia, dove se non ci diamo da fare al più presto rischiamo di finire nelle retrovie dell'economia globale».

La situazione italiana

Quest'anno le consegne Maserati nel nostro Paese «rischiano di finire sotto le 40 mila unità, mentre realisticamente non possiamo aspettarci dall'Europa un contributo alle nostre vendite globali superiore al 12-15%». «Riteniamo che la Ghibli si ponga come unica vera alternativa all'interno dell'alto di gamma del segmento E», perché tra le concorrenti «è quella che più soddisfa il desiderio di differenziazione dei clienti di questa fascia di utenza».

Wester ha precisato che le vendite di Ghibli «partiranno in Italia, così come nel resto d'Europa, nel mese di agosto, a settembre negli Stati Uniti, in Russia e in Cina e alla fine dell'anno in Giappone». Il modello diesel, il primo in assoluto nei 99 anni di storia Maserati, sarà disponibile sia nella versione di potenza da 250 che da 275 CV. Quest'ultima «è un tributo pagato al fisco italiano - ha dichiarato Wester, riferendosi al superbollo - abbiamo realizzato questa motorizzazione, anche se costosa, prevalentemente per il mercato europeo, perché il diesel in Cina e USA non si vende. In Europa invece ci attendiamo che almeno due terzi delle consegne di Ghibli siano diesel».

Fonte: Ansa
 

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