WRC 2018 RallyRACC Spagna. Fuoco & Fiamme

WRC 2018 RallyRACC Spagna. Fuoco & Fiamme
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Super Rally, non c’è definizione più semplice e azzeccata. Se ne vedranno di tutti i colori, anche se è improbabile che dal tribunale della Spagna escano i verdetti della Stagione. Da seguire la “trattativa” Neuville, Ogier, Tanak, il ritorno di Loeb, le WRC2 di Solberg & Co
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
24 ottobre 2018

Salou, Spagna, 24 Ottobre 2018. Il RallyRACC vale doppio, triplo, anche di più. Neanche il nome si risparmia, e qui bisognerà decidersi a sintetizzare, come nei contratti. È RallyRACC 54° Catalunya-Costa Daurada Raly de Espana 2018, ma è chiaro che non si potrà andare avanti citando tutte le volte un nome lungo cinquanta lettere più gli spazi. Resterà confidenzialmente, quindi, perlopiù RallyRACC.
Quanti e quali motivi terranno banco non è facile dire, nemmeno questo. Soprattutto perché non è possibile stilare una classifica di punti di interesse, i famosi POI, in una linea coerente. È un fatto che si arriva alla penultima del Mondiale, dopo l’esaltante Rally del Galles e i suoi colpi di scena, con tre Piloti e due Costruttori in corsa per i rispettivi Titoli, entrambi cruciali.
 

Il valore del “Manico” da una parte e quello della Macchina ma anche del complessivo. Si arriva con le novità in vivo e annunciate del WRC 2 che cresce, e con il ritorno di Loeb “disoccupato” contestualmente all’acquisizione dei servigi di Ogier da parte di Citroen. Si arriva al 54 RallyRACC con Ott Tanak all’assalto senza remore, strategie o scuse, con Ogier ai comandi della Fiesta di M-Sport frettolosamente e a torto già condannata, e con Neuville obbligato a riprendersi dallo spavento del Galles e a proseguire su una strada che sembrava molto più facile prima che Tanak scatenasse il suo inferno di Finlandia, Germania e Turchia.
Tali “obblighi di legge” si incrociano ad altre circostanze particolari, che possono finire per interferire con le logiche più semplici e lineari, per un Mondiale WRC che continua a crescere, inarrestabile, anche in una fase cruciale della stagione, quando si potrebbe tollerare un assetto “catenaccio” in difesa di quanto acquisito sino a questo momento.
 

Neuville 189 punti, Ogier 182, Tanak 168. In palio un massimo 60 di punti. Vista così Tanak sembrerebbe spacciato. E invece siamo proprio nella situazione contraria. L’estone può “spacciarsi” commettendo un errore madornale, ma potrebbe al limite rimanere in corsa anche sbagliando. In ogni caso ha già dato abbondante prova di “tenuta” alla pressione di un lungo periodo costantemente all’attacco. Il ventaglio di possibilità è dunque estremo.
Ogier. Potrebbe ancora fare una Gara in funzione di Neuville, ma è più facile che accada il contrario, ed è in un momentum in cui si trova a suo agio nel ruolo di attaccante. Per Ogier il “diversivo” tattico potrebbe venire dalla pressione esterna di una eventuale bella Gara di Loeb, cosa che non si deve commettere l’errore di sottovalutare. Poi abbiamo visto quanto e come le orbite dei due Piloti attorno al pianeta Citroen rischino di incrociarsi.
 

Il più teoricamente “tranquillo” sarebbe Neuville. Giusto perché è in testa alla generale provvisoria a due Rally dalla fine del Campionato. Non ci conterei. Diversamente dai suoi avversari, il belga di Hyundai è in testa con un margine che si è ridotto al lumicino in quattro Rally soltanto, il che vuol dire vedersi assegnato d’ufficio il ruolo di chi ha tutto da perdere. Ogier non ha nulla di inedito da dimostrare, Tanak nemmeno e il suo imperativo d’attacco contempla la possibilità di una disfatta. Per Neuville no, le condizioni sono, alla spagnola, sì o sì, vincere, mantenere il vantaggio, diventare Campione del Mondo. Nandan ha “avvertito” il Pilota: non c’è spazio per errori.
 

Da seguire attentamente tutti quei Piloti che vorranno farsi notare degni della fiducia loro accordata in qualità di nuovi acquisti o di confermati sulla scena del WRC+ 2019, Lappi da una parte, Latvala e, direi, Sordo che gioca in casa dall’altra, e tutti quelli cui farebbe comodo una bella figura in Iberia per rialzare le proprie quotazioni o in vista di una sistemazione, tra questi Breen, Ostberg, Paddon, Evans, lo stesso Suninen.
Balzo in avanti delle WRC2. Il Rally di Spagna porta a battesimo la R5 di Volkswagen, che per l’occasione sarà guidata da Camilli e, udite, udite (ma avete già udito) Petter Solberg, Campione del Mondo WRC 2003 e poi bi-Campione del Mondo WRX. Il WRC2 diventa ancor più interessante per le importanti modifiche regolamentari cui va incontro, come la suddivisione in due sub classi, di cui una “Pro” che potrebbe incentivare anche un certo numero di Piloti giovani o… in sospensione di carriera accompagnati dal crescente impegno delle Case costruttrici.
Da seguire con la massima attenzione anche lo sviluppo delle strategie, molto particolari nell’unico Rally di Campionato del Mondo a due facce, terra venerdì, asfalto sabato e domenica.
E altro ancora, ne siamo certi… il RallyRACC vale almeno doppio!
 

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