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Torino, 10 Settembre. Più di trent’anni. L’ultimo era il 1992. Sono tanti. Tanti da aver paura che la leggenda possa scivolare nel mito. Improvvisamente si accende una luce. E la leggenda incendia gli entusiasmi: Lancia torna al mondiale Rally. Lo ha annunciato Luca Napolitano, CEO di Lancia, confermando una promessa, allora generica ma stracarica di valore, fatta a suo tempo, quando si parlava della Ypsilon Rally4 HF, del Campionato Italiano, della prospettiva del ritorno del Marchio più che delle sue leggendarie e stratosferiche, invincibili vetture.
Proprio vero? Sì. Non si deve dar retta alle foto e ai video “rubati”, alle anticipazioni fissate dalle immagini. Non si deve finché non arriva la firma. Sino a quel momento sono solo voci. Chiunque può mandare in giro prototipi e maquette mascherate in qualsiasi modo per qualsiasi tipo di novità a venire. Sempre che poi la novità arrivi davvero. In questo caso la voce di Napolitano è la firma, la validazione – “L’avevamo promesso, lo abbiamo mantenuto. Andiamo a fare il mondiale WRC2” - la conversione di voci e chiacchiere in realtà e fatti, e andiamo oltre, l’autorizzazione per ciascuno di noi a rendere realizzabile un sogno, il sogno di Lancia di nuovo sulle tracce del Mondiale WRC.
Possibile? Possibile eccome! Lancia è una leggenda, un nome che suona ancora campana a morto per ogni possibile avversario. 10 Titoli di Campione del Mondo Costruttori tra il 1874 e il 1992, i due Titoli di Juha Kankunen e i due consecutivi di Miky Biasion e Tiziano Siviero, un doppio trionfo totalmente italiano. È stata l’epopea infernale delle Fulvia HF e delle Beta Coupé, delle Stratos, della 037, della Delta HF 4WD e della irraggiungibile Delta Integrale, cinque Mondiali consecutivi. Non c’è altro Marchio con la potenza evocativa e di immaginario di Lancia. Fuori di discussione.
Come possibile? Il Mondo non si è fermato, d’accordo. Ma non ha girato in tondo. Anzi sì, e ora ci sono le premesse e la prospettiva. Non c’è stata Lancia, ma ci sono state Peugeot e Citroen. Adesso le tecnologie delle C3 Rally2 e parte dei presupposti tecnici che hanno animato l’avventura Citroen nel Mondiale Rally1 degli anni dal 2017 al 2019. La C3 Rally2 corre e vince, ed è considerata da molti la vettura più veloce del lotto, il motore più performante. Quindi, l’esperienza C3 Rally può essere travasata nella Ypsilon Rally2 HF Integrale e Lancia può tornare al Mondiale WRC2, già nel 2026 e già con un presupposto di assoluta competitività. Poi, nel 2027 cambia tutto, i nuovi regolamenti daranno un colpo al cerchio e uno alla botte ma Lancia potrà permettersi di non essere colta di sorpresa.
E la Rally1? Questa è una domanda che non esige la fretta di una risposta, ma che solleva una considerazione “inevitabile”. Tutto il panorama del WRC è sottosopra. In un paio d’anni ci siamo sbarazzati della farsa dell’elettrico, ma ancora non si è capito quale è la strada giusta per il futuro del Mondiale Rally. Le Rally1 sono una specie rara, le Rally2 dilagano e corrono dappertutto offrendo spettacolo e offrendosi successo. Eppure si pensa ancora ad una Rally1 attuale “normalizzata”, in ogni caso un prototipo totale, piuttosto che a una Rally2 “improved” per definire quella che sarà la vettura top dei prossimi anni regolamentari. In ogni caso, se Lancia scende in campo siamo autorizzati a dedurre che l’obiettivo è una Integrale HF WRC Rally1. E a quel punto Luca Napolitano potrà andare in officina, raccogliere i suoi e dire loro: Scatenate l’inferno!”
Piloti? Equipaggi? Hey, come correte! Lasciate fare e Eugenio. Io non lo so chi dirigerà il Team, Napolitano non lo dice. Io confido che sia Eugenio Franzetti, e con quello saremo al sicuro, potremo dormire tra due guanciali e svegliarci realizzando il sogno del ritorno micidiale di Lancia. Intanto c’è da fare la formazione per il 2026, Rally2. Potete scommettere che c’è la fila all’ufficio di collocamento HF. Ci sono i Piloti che gravitano nell’orbita attuale di Citroen, ma non ci si deve fermare a questi, sicuro che ci sarà un nome importante. E poi in ambiente Rally1 ci sono più Piloti, buoni, che sedili a disposizione. Quello del Pilota Lancia Rally2 2026 non lo vedo come un problema.
E poi, solo Corse? Le corse per divertirsi? Non solo. Per divertire, prima di tutto, e tornare ad appassionare. Ma dietro, o davanti, c’è un Marchio. Che come e più di altri nell’atmosfera dell’industria automobilistica, soffre. Stellantis ha messo giù una politica che non mi piace e sta di fatto sacrificando le realtà industriali italiane. È altrettanto “inevitabile” che il ritorno di Lancia alle competizioni del Mondiale WRC abbia un significato importante per il futuro di Lancia nelle vetrine dei concessionari. E anche questo è un buon segno per tutti, Fabbriche comprese. Ora, non voglio sentire cosa ha da dire al riguardo Antonio Filosa dal suo ufficio di Detroit, ma conto che un giorno, presto, Luca Napolitano possa darci buone notizie anche su questo fronte. È una questione di fiducia.
© Immagini Lancia Corse HF