WRC 2020. ACI Rally Monza. Ogier e Ingrassia, Toyota, Campioni del Mondo

WRC 2020. ACI Rally Monza. Ogier e Ingrassia, Toyota, Campioni del Mondo
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Monza ultimo giorno. Tensione palpabile. Argomenti forti ancora da digerire. Vincono Ogier e Ingrassia, è la settima volta, e vince Monza. Il dramma (sportivo) di Evans. Monza è la formula vincente di un futuro allargato
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
6 dicembre 2020

Monza, Il Tempio della Velocità, 6 Dicembre. È difficile digerire il dramma sportivo di Elfyn Evans. È una di quelle situazioni che trascendono dal contesto in cui maturano e ritornano nella sfera umana con effetti devastanti. Evans è un’altra “vittima” fagocitata dal Campione, dal fuoriclasse che ti mette sotto senza tanti complimenti e senza alcuna cattiveria. Ogier è una legge della natura. Non si è Campioni per caso. Nemmeno il suo navigatore, Scott Martin, e neppure il Team Manager Tommi Makinen, possono fare qualcosa per quest’uomo che ha visto sparire dal suo orizzonte l’occasione, forse, della vita. Un errore. Questo è certo. Ma tanto certo quanto ineluttabile. Sliding doors, da una parte il piano della gloria, dall’altra quello della delusione che può segnare una vita. Contro Evans, ha vinto lo scherzo del destino. Sopra a tutti ha vinto Sébastien Ogier.

Mentre Evans fa fatica a girare pagina, a dormire, a risvegliarsi da un incubo e a darsi delle risposte impossibili, il Rally va avanti e affronta la sua giornata conclusiva, che è anche la domenica cruciale del travagliato Mondiale 2020.

La giornata si apre come se niente fosse con una vittoria di Sébastien Ogier. È la terza e ultima PZero Grand Prix. Il Tempio della Velocità nella sua pienezza storica. Ogier dice che la speciale l’hanno vinta le gomme. Con tutta probabilità, invece, tenere alta la tensione agonistica in un momento così delicato è il miglior modo per scaricare il potenziale fatale di una distrazione rimanendo concentrato. Questo vale anche per un fuoriclasse ben avvezzo a certe esperienze.

Poi è la doppietta delle due Serraglio, 14 chilometri dentro e fuori il circuito mille volte, la seconda in regime di Power Stage.

Il primo giro sulla Serraglio è di Dani Sordo, che precede Tanak e ne rileva il secondo posto nella classifica sempre meno provvisoria. Ogier è quarto dietro anche a Lappi. Tutto sotto controllo, al momento. Ogier potrebbe rinunciare ai punti del Power Stage, conquistare il settimo Mondiale e vincere il Rally concedendo ancora una ventina di secondi nell’ultima prova speciale della stagione.

Si arriva al clou del giorno e dell’anno. Parte il power Stage sotto una pioggia lieve. Il terreno è brutto, molte buche. Uno dopo l’altro gli attori del Mondiale entrano per l’ultima Speciale della stagione Mondiale. Battaglia, succede tutto molto rapidamente. Tanak e Sordo all’arrivo sono la garanzia Hyundai Costruttori, Takamoto Katsuta vince l’ultima Speciale della stagione. Sébastien Ogier non ci prova nemmeno… decide che gli basta tenere in moto la sua Yaris fino al traguardo finale.

 

Vince Ogier, la vittoria del ACI Rally Monza è la seconda della stagione, e istantaneamente tutti i tasselli del grande, a un certo punto indecifrabile mosaico 2020 vanno al loro Posto. Sébastien Ogier e Julien Ingrassia sono Campioni del Mondo per la settima volta. Ci sono riusciti con Volkswagen, con Ford e ora con la Toyota Yaris WRC. Fanno sette, c’è un contratto con la Marca giapponese per un anno ancora. Possiamo dirlo con una certa evidenza logica: Ogier è lanciato all’assalto del record di Sébastien Loeb.

Ostberg e Eriksen, Citroen, vincono il Monza WRC2 e sono Campioni del Mondo, Huttunen e Lukka, Hyundai, sono Campioni del Mondo WRC 3. Tom Kristensson con Joakim Sjioberg, Ford, sono Campioni del Mondo Junior.

Un altro Titolo importante va a segno quando Hyundai vince la sfida dei Team. È il Costruttore Campione del Mondo. La Squadra di Andrea Adamo ce l’ha fatta grazie, oggi, alla tenuta di Tanak e di Sordo dopo la débacle stupefacente di Thierry Neuville, fuori il primo giorno.

Ha vinto Monza. Provo a dirlo senza remore e con sicurezza. La formula è andata ben oltre le più rosee aspettative. Un grandissimo lavoro per trasformare un’idea impossibile in una splendida realtà altroché possibile. C’è ACI direttore d’orchestra, ma c’è l’impegno a superarsi di una Squadra di fuoriclasse che ha già dato più volte il massimo riuscendo ogni volta a superarsi. Penso a Siviero, a Turitto, per una volta penso a Sticchi Damiani. Sicuramente dietro c’è tanta altra gente, competente, appassionata, votata a una missione straordinaria. Missione compiuta!

L’altra sera c’era un gran summit in Hotel, solo apparentemente informale. Todt, Sticchi Damiani, Matton. Voglio pensare che era la “promozione” definitiva del Rally Monza. La sua consacrazione. Il parco Reale del WRC è proiettato nel futuro. Deve esserlo. Immaginate una stagione meno inclemente (anche se il “Monte-Carlo delle Valli Bergamasche” esercita un fascino irresistibile), immaginate di riaprire al pubblico quelle porte, quei cancelli che sono stati la frustrazione dell’Edizione “Zero” e che sono l’essenza del Circuito, della passione riunita all’Evento. Soprattutto a Monza. Traete le vostre conclusioni, noi l’abbiamo già fatto. Rally Monza non può essere soltanto una data di riserva. Deve essere il WRC Réserve, cuvéè imperiale!

 

 

© Immagini ACI -Toyota TGR-DAM, RedBull Content Pool – Hyundai Motorsport

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