WRC Polonia. The Fastest Rally of the Season!

WRC Polonia. The Fastest Rally of the Season!
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Scoccata anche l’ora X del Rally di Polonia, settima prova del Torneo Iridato. Le caratteristiche del Rally confermano: sarà una delle tappe più veloci della stagione. E non certo uno dei più facili | <i>P. Batini, Mikolajki</i>
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
3 luglio 2015

Mikolajki, 2 Luglio - Polonia, settimo appuntamento della Stagione 2015. Quella che vede saldamente in testa Sebastien Ogier e la Volkswagen Polo. Il pilota con 113 punti, quasi il doppio di quelli ottenuti dall’avversario più vicino, Mads Ostberg, e la macchina largamente dominatrice con 179 punti, più di 60 davanti alla consorella Citroen. Ma l’asset, già consolidato nella prospettiva del terzo Titolo ancora tangente ma sempre più vicino, non consente né a Ogier né allo stato maggiore VW di dormire sonni tranquilli. La caratura generale del Mondiale è così alta che ogni episodio della saga è un capitolo a sé, e come tale impone che si cerchi di concluderlo con una vittoria. Ogni Rally è una storia a sé, insomma, e questo è uno degli elementi di spicco di una stagione straordinaria.


E la storia del 72mo Rally di Polonia, sponsorizzato dalla stessa Compagnia che sostiene l’idolo locale Kubica, è intitolata alla velocità. Non più come in Finlandia, dove gli sterrati sono spesso ricavati nelle intricate foreste, ma nella magnifica cornice panoramica di spazi aperti e con poche ondulazioni. Uno scenario da manuale, insomma, atto ad evidenziare l’aspetto più puro del motorismo, la velocità. Già l’anno scorso, infatti, le medie arrivarono vicinissime ai 140 km/h. Ma attenzione, tre quarti delle prove speciali sono disegnate ex novo, e quelle “vecchie” sono in gran parte utilizzate al contrario rispetto ai “riferimenti”. Un Rally tutto nuovo, viene da dire, concepito per dare una nuova immagine al Mondiale polacco e, si direbbe, anche per dare una mano al pilota di casa più rappresentativo, Robert Kubica.

WRC Rally Polonia 2015   Venerdì (23)
La caccia a Ogier è aperta

 

Fine della roccia e dei percorsi scassa-macchine che hanno caratterizzato gli ultimi tre appuntamenti Mondiali, adesso è l’ora di “tenere giù”, ma con grande concentrazione e sensibilità di guida. Un nuovo tipo di dilemma, dunque, ma da risolvere più freddamente, e se le strade sono più generalmente più “dolci”, soprattutto venerdì gli Equipaggi dovranno vedersela con uno solo punto di assistenza volante, dedicato al cambio delle gomme, sull’intero arco di quasi metà del chilometraggio totale. In compenso le strade, pur mantenendo una forte “sensibilità” al passaggio delle WRC, che lavoreranno facilmente la miscela di “breccetto” e sabbia, non avranno modo di scoprire le voragini argentine o i denti di granito della Sardegna. Spettacolo purissimo, ma molto delicato, insomma.


L’anno scorso vinse Sebastien Ogier, reduce come quest’anno dal successo in Sardegna, ma l’avversario eccellente del Campione del Mondo fu il compagno di squadra Mikkelsen, che dopo un venerdì di battaglia da capogiro con diversi rovesciamenti di fronte e un arrivo al fotofinish, fu costretto a dare strada il sabato, seppure di non più di dieci secondi, e la domenica nel gran finale del Power Stage. Al terzo posto salì sul podio Thierry Neuville, che consegnò il secondo podio della stagione del debutto a Hyundai.

Hyundai si candida a riproporsi come “alternativa”, così come in Sardegna, anche in Polonia. Le tre auto salgono a quattro con l’inserimento del “tester” Abbring


E proprio Hyundai si candida a riproporsi come “alternativa”, così come in Sardegna, anche in Polonia. Le tre auto salgono a quattro con l’inserimento del “tester” Abbring, inizialmente ventilato in Argentina ma poi rimasto a casa, e anche la i20 di Paddon, grande protagonista del Rally Italia Sardegna, beneficerà dei miglioramenti all’avantreno che già sono sulle macchine di Neuville e Sordo, a loro volta “upgradate” con un nuovo albero a camme.

WRC Rally Polonia 2015   Venerdì (7)
Riuscirà lo squadrone Hyundai a ben figurare anche in Polonia?


Ma i “boost” più significativi restano quelli di ordine psicologico e di motivazione. Per Mikkelsen, per esempio, è la voglia di rivincita. Più veloce di tutti l’anno scorso, ma poi rallentato da un problema ai freni, il norvegese della Volswagen ha preparato per il Polonia un “carnet” zeppo di traguardi. Tra questi la vittoria che gli è sfuggita lo scorso anno e, in seconda battuta, quei tre punti con gli interessi da restituire al connazionale Ostberg che occupa il secondo posto della graduatoria iridata provvisoria. Le caratteristiche del Rally polacco si addicono alle ambizioni di Mikkelsen, che ha già dimostrato, oltre che di essere velocissimo, di adattarsi benissimo ai Rally “sorpresa” come si prospetta il tre-quarti inedito Polonia di quest’anno. L’altra sorpresa, certamente gradita, potrebbe venire da Kubica, solo in parte per il fatto che l’ex Pilota di Formula 1 corre in casa. Il Polacco, infatti, che pur getta acqua sul fuoco rintanandosi nella sua condizione di “privatone”, potrebbe trovare proprio tra le piste di casa quell’equilibrio che ancora non ha potuto dimostrare di avere sulla terra del WRC.


Tutto questo senza fare i conti con l’oste, Sebastien Ogier, che in Sardegna ha vinto mandando avanti quella che è, al momento, la sua caratteristica più vistosa, la capacità di gestire millimetricamente ogni tipo di situazione e di risorsa.


Il Rally di Polonia è nel vivo. Ogier ha vinto il Super Special Test di giovedì sera, Kubica e Mikkelsen sono finiti alle sue spalle, al mattino Al-Attyiah ancora si chiedeva se non sarebbe stato meglio schierarsi con una R5 in luogo della tradizionale RRC, e al pomeriggio Kris Meeke, l’asso irlandese eroe di Argentina, aveva già distrutto durante lo shakedown la sua Citroen, che i tecnici sono comunque riusciti a ricostruire prima del prologo.
Piccoli dettagli, quasi di colore. 18 Speciali, ovvero tutta la Corsa, sono ancora davanti ai 70 partenti del 72° Lotos Rally Polonia.

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