F1. Bortoleto in Red Bull? Verstappen rivela: "Un killer in pista e umile fuori, sempre detto di tenerlo d’occhio"

F1. Bortoleto in Red Bull? Verstappen rivela: "Un killer in pista e umile fuori, sempre detto di tenerlo d’occhio"
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Bortoleto sotto i riflettori di Verstappen: ‘Un killer in pista e umile fuori’. Tutto sulla loro amicizia e sul possibile futuro in Red Bull
12 novembre 2025

La Formula 1 si prende una pausa dopo il weekend di Interlagos per prepararsi al gran finale con la tripletta Las Vegas–Qatar–Abu Dhabi. Sarà in questo frangente che si deciderà il tutto per tutto per il titolo mondiale, ancora pienamente in ballo: Lando Norris guida la classifica, Oscar Piastri insegue in affanno e Max Verstappen tenta la volata finale per confermarsi campione del mondo anche nella stagione 2025.

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Anche se l’olandese non dovesse riuscire nell’impresa – perché recuperare un distacco che prima della pausa estiva sembrava incolmabile è di per sé straordinario – si potrebbe benissimo affermare che la stagione in chiusura sia una delle migliori della sua carriera. Quest’anno, infatti, a differenza dei precedenti, Verstappen non disponeva della miglior vettura del lotto, costringendolo ogni weekend a veri e propri salti mortali nella ricerca del set-up ottimale. Una situazione che ha permesso al pilota di confermare, se ancora ce ne fosse stato bisogno, il suo talento cristallino e, soprattutto, la sua maturità.

Tutti gli appassionati di Formula 1 ricordano il Max Verstappen dei primi anni, irascibile dentro e fuori dalla pista. Oggi il suo carattere appare completamente cambiato: maturo e consapevole del suo peso nel mondo della Formula 1, soprattutto nei confronti dei giovani rookie. Con l’arrivo di ben sei debuttanti, quest’anno Verstappen si è sempre prodigato per passare tempo con loro, non solo dispensando saggi consigli, ma anche favorendo il loro processo di integrazione nella griglia. In particolare, Verstappen ha legato molto con Andrea Kimi Antonelli, lodato più volte per il talento, e Gabriel Bortoleto.

Il rapporto tra Verstappen e il brasiliano ha radici lontane, come raccontato dall’olandese al podcast Pelas Pistas: “Ero a Montecarlo, guardavo incuriosito i giovani della Formula 4 che si preparavano per la gara. Molti erano tesi, con il casco già indossato da ore. Poi all’improvviso spunta un ragazzino dai capelli neri, che salta il muretto della corsia box e corre verso di me: ‘Max! Max! Max! Facciamoci una foto!’. Dentro di me pensavo: ‘questo è matto, mancano cinque minuti al semaforo verde!’”. Adesso i due condividono la pista, ma i ricordi del primo incontro sono ancora vividi, un monito per Bortoleto e la realizzazione di un sogno coltivato nel nome del suo idolo Ayrton Senna, “il migliore di sempre insieme a Max”.

Sono corso da te perché volevo un consiglio – ha ricordato Bortoleto – Tu hai risposto con due parole, flat out. Ho seguito il tuo consiglio, ma poi in curva 1 mi sono schiantato”. In realtà, quell’incontro non fu l’inizio della loro amicizia: “Ad Adria ero lì con il mio team per seguire alcuni piloti e lui correva per la mia vecchia squadra di kart. Sono entrato nel tendone per salutarlo e, incuriosito da questo ragazzo con i capelli lunghi che vinceva tutte le gare, ho chiesto una foto”, ha raccontato Verstappen. Bortoleto ha poi aggiunto: “È strano, il nostro primo incontro finiva con lui, un pilota di Formula 1, che chiedeva una foto a me… ero davvero gasato”.

Quello che mi è sempre piaciuto di Max è che ogni volta che lo incontro è sempre lo stesso. Non voglio essere polemico, ma il 90% degli altri piloti non si comportano così: se corri in Formula 1, allora ti trattano in un certo modo, altrimenti nemmeno ti considerano. Max non è mai stato così, mi ha sempre aiutato, anche molto prima che arrivassi in F1. E non lo fa solo con me, basta vedere come consiglia i ragazzi che corrono con noi sul simulatore”, ha proseguito il brasiliano, sottolineando come i due si divertano a duellare anche sui tracciati virtuali.

Che questo legame possa un giorno portarli a condividere anche nella realtà il box? “A me interessa come una persona si comporta fuori dalla pista – ha detto Max – quando si è in macchina è normale prendersi a ruotate, anche tra compagni, ma vi assicuro che una coppia di piloti esplode davvero per ciò che succede lontano dalle telecamere. Per questo apprezzo l’atteggiamento di Gabi: è un ragazzo affamato ma umile, un killer in pista e autocritico fuori. Ho sempre detto al mio team di tenerlo d’occhio. Spero che tra qualche anno sarà in una squadra competitiva, e se saremo insieme, meglio ancora!

Parole al miele anche da parte di Bortoleto, che ha evidenziato come l’arrivo della piccola Lily abbia contribuito a cambiare Verstappen: “È un Max diverso, più umano. Quando indossa il casco è un vero animale: ti sorpassa senza pietà. Fuori dalla pista, invece, si ferma a parlare con appassionati per ore, fino a che non lo trascini via. Vuole essere sé stesso, sempre, anche nelle interviste”. Lo stesso Verstappen ha aggiunto: “Tutti pensano che non mi piaccia parlare con i giornalisti. La verità? Non voglio sprecare energie. Do tutto solo quando sono in macchina. E poi ci tengo a dire che diventare papà non ti rallenta. Dopo una gara negativa torno a casa, vedo il sorriso di mia figlia e ho già dimenticato tutto”.

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