Perché Kimi Antonelli ha incantato ad Interlagos in Brasile? La rivelazione di Toto Wolff

Perché Kimi Antonelli ha incantato ad Interlagos in Brasile? La rivelazione di Toto Wolff
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Dopo una stagione europea altalenante, Andrea Kimi Antonelli ha impressionato tutti in Brasile con prestazioni da protagonista. Toto Wolff svela il motivo del suo ritorno al top e cosa aspettarsi dalla Mercedes nelle prossime gare
11 novembre 2025

Il Circus si riposa questa settimana prima di riprendere l’attività fino alla fine del mondiale con la tripletta Las Vegas-Qatar-Abu Dhabi. Un grande finale in cui Andrea Kimi Antonelli spera di poter confermare quanto visto lo scorso weekend in Brasile, dove ha colto il suo miglior risultato in carriera in Formula 1. Non solo in termini di trofei – sul podio sia in gara che al termine della Sprint – ma soprattutto di costanza, sempre davanti a George Russell, e di fiducia in pista. E Toto Wolff ha trovato una risposta a questa ritrovata performance.

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L’inizio di stagione di Andrea Kimi Antonelli è stato decisamente promettente, considerando che la maggior parte delle piste su cui ha corso – e conquistato punti – erano per lui pressoché sconosciute. Il simulatore, per lui come per tutti gli altri rookie, è stato sicuramente un grande alleato, ma trovare il feeling in pista e gestire tutte le situazioni mutevoli – dal vento all’asfalto, fino alla temperatura delle gomme – è un discorso a parte. La preparazione svolta non basta a coprire tutte le variabili che un weekend di gara comporta. Ma lui ci è riuscito serenamente. La situazione, però, è cambiata radicalmente quando il bolognese ha iniziato a correre su tracciati a lui più familiari.

Con l’avvento della stagione europea, infatti, Antonelli ha iniziato a mostrare un calo di performance. La spiegazione è riconducibile a tre fattori principali. Il primo è di tipo meccanico, con l’introduzione della nuova sospensione posteriore a partire da Imola – primo Gran Premio seriamente complicato per lui – che gli ha fatto perdere feeling con la W16, situazione che ha colpito anche George Russell. Soltanto dall’Hungaroring, quando la Mercedes è tornata alla vecchia specifica, le prestazioni sono migliorate.

Il secondo riguarda la gestione del weekend. Correndo su piste note, Antonelli si è trovato a dover confrontare le informazioni accumulate negli anni, tra Formula 2 e altre categorie propedeutiche, con le richieste della Formula 1. Questo ha inevitabilmente generato un overdrive che lo ha portato a commettere errori, in particolare nelle prove libere. Il terzo e ultimo fattore, ma non per importanza, è la pressione posta su di lui: tifosi, media e soprattutto squadra. Ed è proprio su questo punto che si è concentrato Toto Wolff.

"Penso che per tutto il weekend sia stato forte fin dall'inizio. È bello vederlo. Forse è arrivato su una pista che non conosceva: è un po’ più facile per lui in questo modo", ha dichiarato nel post-gara il team principal della Mercedes. A conferma di questo, gli ottimi risultati ottenuti sia a Miami che in Canada, dove ha conquistato il primo podio in carriera. La seconda posizione, in gara e nella Sprint, in Brasile – pista completamente sconosciuta e con condizioni meteo difficili – è stata soltanto la ciliegina sulla torta.

«Le aspettative sono forse più basse. La pressione non è così alta come in alcune gare europee, ma l’esecuzione è stata impeccabile. Sapete, riuscire a difendersi da Max con gomme più nuove e fresche è stato davvero forte, e una dimostrazione di ciò che ci aspetta», ha proseguito Wolff.

Sul perché Antonelli sembri aver raggiunto questo stato di forma proprio ora, lontano dall’Europa e dai circuiti familiari, ha aggiunto: "Penso che sia un’evoluzione. L’anno prossimo tornerà su queste piste senza pressioni e aspettarsi di fare faville. E quello sarà l’anno dell’apprendimento, quello che ci aspettavamo, con alti e bassi. Oggi è sicuramente un anno positivo, un buon momento. Ce ne saranno di più difficili. Vediamo le prossime tre gare: credo che vedremo il ragazzo trasformarsi in un uomo e dare il massimo".

In merito alla lotta per il secondo posto nei Costruttori, riconquistato dalla Mercedes nell’ultimo appuntamento, Wolff ha concluso: "Si può vedere quanto velocemente cambi tutto. Hai un weekend con un doppio ritiro come quello della Ferrari e le altre squadre ottengono punti importanti. Con un margine di 30 punti, puoi avere anche il risultato opposto in una qualsiasi delle tre gare. Quindi dobbiamo solo tenere i piedi per terra, sperando di consolidare il divario e affrontare le cose giorno per giorno, weekend dopo weekend. Sono davvero orgoglioso del lavoro svolto da entrambi. La P2 di Kimi è ovviamente una luce splendente qui, ma vedere George difendersi da Piastri esattamente allo stesso modo è stato un piacere".

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