F1. Ferrari, notte fonda in Brasile. Hamilton ammette: “Un incubo, ma davanti a me c’è qualcosa di straordinario. Mi rialzerò più forte”

F1. Ferrari, notte fonda in Brasile. Hamilton ammette: “Un incubo, ma davanti a me c’è qualcosa di straordinario. Mi rialzerò più forte”
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Un weekend da incubo per Hamilton in Brasile: contatto, penalità e ritiro sfiorato con la Ferrari. Ma il sette volte campione del mondo promette: “Mi rialzerò più forte”
10 novembre 2025

Il weekend del Gran Premio del Brasile si è concluso in maniera nefasta per Lewis Hamilton. Dopo un avvio in salita nella prima parte del programma a Interlagos, con qualifiche e Sprint nettamente al di sotto delle sue aspettative – considerando che quella brasiliana è una delle sue piste preferite – il sette volte campione del mondo ha vissuto anche una gara sfortunata. Un ritiro che pesa in ottica Costruttori – con il DNF anche di Leclerc la Ferrari scivola al quarto posto – ma soprattutto sul piano morale.

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La speranza, alla vigilia, era quella di ritrovare serenità e portare a casa un weekend pulito, anche lontano dal podio. L’obiettivo finale di Hamilton era tornare nella top 3, ma ora sembra più realistico puntare a un Gran Premio senza penalità, senza le difficoltà generate dalla piattaforma aerodinamica e con una prestazione lineare. Una costanza che manca da tempo e che inizia a pesare psicologicamente sul pilota, come si evince dalle parole amare rilasciate nel post gara, in Brasile ancora più forti del solito.

La sua gara, infatti, è stata compromessa già al primo giro: il contatto con Carlos Sainz ha danneggiato l’ala anteriore, costringendolo a una sosta anticipata per sostituirla. A peggiorare la situazione è arrivata la penalità di cinque secondi inflitta per il tamponamento ai danni dell’Alpine di Franco Colapinto. I danni alla vettura erano ingenti, con detriti finiti sotto al fondo e all’imbocco dei canali Venturi: questo ha reso la SF-25 ingestibile, difficilissima da tenere in pista, tanto da spingerlo a chiedere il ritiro. Più volte ha sottolineato quanto fosse pericoloso proseguire, ma il suo ingegnere di pista, Riccardo Adami, gli ha impedito di ritirarsi. Una scelta poi rivelatasi corretta: la direzione gara ha impiegato diverso tempo a deliberare la penalità per l’incidente con Colapinto.

Dopo 37 giri, Hamilton ha scontato i 5 secondi e ottenuto l’autorizzazione a concludere il Gran Premio del Brasile, evitando così di trascinare la penalità nel prossimo appuntamento di Las Vegas. Un contesto complicato per lui, chiamato a fare i conti con una SF-25 poco performante. Una situazione aggravata dal confronto con la vettura gemella di Leclerc che, nella seconda parte del weekend, prima della carambola con Piastri e Antonelli alla ripartenza dopo la Safety Car, era nelle posizioni di testa. Il podio sembra ormai un miraggio, un evento che mai prima d’ora era mancato così a lungo nella sua carriera; il morale è sempre più basso. Tutto questo nel suo primo ventunesimo appuntamento da pilota Ferrari: un sogno d’infanzia che, oggi, si sta trasformando in un incubo a occhi aperti, nella speranza di una svolta con l’arrivo della nuova era tecnica nel 2026.

"Il passaggio tra il sogno di guidare per questo team incredibile e l’incubo dei risultati che abbiamo avuto, gli alti e bassi, è impegnativo", ha dichiarato nel post gara ai microfoni di Viaplay. Ma non si è lasciato abbattere: "Domani mi rialzerò, continuerò ad allenarmi e a lavorare con la squadra. Volevo davvero portare loro dei buoni punti questo weekend, ma tornerò il più duro e il più forte possibile nella prossima gara per cercare di recuperare". Parlando sempre alle televisioni presenti a Interlagos, Hamilton ha aggiunto: "Sarebbe sbagliato dire che non ci siano aspetti positivi. Dobbiamo semplicemente lottare attraverso queste difficoltà. Credo che queste situazioni porteranno a qualcosa di straordinario, nella mia vita e nel mio destino. Credo ancora davvero in questa squadra e in ciò che possiamo ottenere insieme". Nelle prossime due settimane, prima di Las Vegas, Hamilton dovrà ritrovare la quadra insieme al team di Maranello e, soprattutto, forze fisiche e mentali per affrontare l’ultima tripletta che porterà alla conclusione della stagione.

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