F1. Max Verstappen: “In Ferrari? Solo se potessi vincere”. “Kimi Antonelli? Mi ci rivedo”. E sul 2026 dice...

F1. Max Verstappen: “In Ferrari? Solo se potessi vincere”. “Kimi Antonelli? Mi ci rivedo”. E sul 2026 dice...
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La possibilità di correre in Ferrari, il suo parere sulla situazione di Kimi Antonelli e quella di Lewis Hamilton, le speranze per il 2026: Max Verstappen si racconta alla vigilia del Gran Premio d'Italia 2025 di Formula 1
4 settembre 2025

Naturalmente avrei preferito essere in lotta per il titolo, ma a volte le cose vanno diversamente. Sapevo quando stavamo vivendo stagioni assai competitive che sarebbero arrivati tempi diversi. Bisogna prepararsi per questi momenti. Non ci posso fare nulla”. Il Max Verstappen che si presenta davanti alla stampa italiana selezionata presente a Monza, tra cui Automoto.it, è sorridente, per nulla tormentato dalla consapevolezza di non poter lottare per il suo quinto titolo mondiale nel 2025. “La cosa importante – riflette - è cercare di lavorare insieme per capire le nostre debolezze e muoverci di conseguenza”.

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Arrivare in pista sapendo che sarà difficile vincere non è l’ideale. Ma ci sono tanti nella stessa condizione. E sono in pochi a poter avere la fortuna di vincere in carriera. Io l’ho fatto molte volte. Così è più facile mettere le cose in prospettiva”. Tra gli scontenti della stagione c’è anche la Ferrari. Ma Verstappen si vedrebbe mai vestito di rosso in quel di Maranello? “Non saprei. Visto che hanno due piloti sotto contratto per il prossimo anno, il problema non si pone. Tutto è possibile, nella vita. Non so per quanto tempo correrò in F1, quindi ci sono tante incognite anche per me”.

“Ferrari è un marchio incredibile. Ovviamente tutti i piloti immaginano di correre per la Ferrari, ma è proprio lì che arriva l’errore. Se ci andassi, lo farei per vincere, non solo per competere per la Ferrari. Farlo con loro, poi, sarebbe ancora meglio. Non bisogna lasciarsi guidare dalle emozioni e dalla passione per un marchio”. E di amore per la Rossa sembra bruciare Lewis Hamilton, protagonista finora di una stagione non semplice. “Non ho elementi per valutare come lavorasse in Mercedes, come si sente a livello personale e cosa sta accadendo nel team”.

Sicuramente si è unito a una scuderia che aveva già un pilota forte, Charles. Non avrebbe mai potuto essere semplice all’inizio battere il tuo compagno di squadra che è così ben integrato, conosce il team molto bene e parla l’italiano. Con le monoposto di oggi è piuttosto complicato capire perché sei veloce o non lo sei”. È un Verstappen sorprendentemente empatico quello di Monza, soprattutto nei confronti di Andrea Kimi Antonelli, protagonista di una stagione fatta di alti e bassi. “Credo che quello che sta vivendo sia normale. Il problema è che alcune persone ci ricamano sopra più del dovuto”.

“Commettere degli errori alla prima stagione in F1 è parte delle cose – ha risposto Verstappen alla nostra domanda sulle difficoltà di Antonelli -. Quello che mi piace di più di lui è che non se la prende comoda. Dà sempre tutto, e mi ci rivedo in lui. Potrebbe fare meglio? Certamente. Ma so quanto è talentuoso, si vede. Gli serve solo un po’ di pazienza, come a tutti. Non è facile cominciare con un top team, che, per giunta, non si sta battendo con regolarità per la vittoria. Se la caverà, gli serve solo un po’ di tempo”.

A proposito di tempo, nel lasso che ci separa dalla fine della stagione Max pensa di poter ancora cogliere dei successi? “Vedendo il vantaggio attuale della McLaren ci servirà una certa fortuna per vincere di nuovo prima della fine dell’anno. Ma siamo tutti sulla stessa barca”. E per il 2026, invece? “È un grosso punto di domanda, ma in pochi possono dire con sicurezza che saranno molto competitivi. Non ci sono garanzie. So ovviamente che avere un motore proprio è una sfida molto grande, anche se entusiasmante, visto che ci dà l’opportunità di essere competitivi indipendentemente da un altro costruttore. Penso che le prime gare saranno difficili per tutti”.

Se Verstappen potesse scegliere il futuro della F1 dal punto di vista tecnico, per cosa opterebbe? “Per me la priorità sarebbe avere auto più leggere e piccole. Ma si può fare solamente cambiando le normative sulle power unit. Al momento, i motori sono estremamente efficienti, ma sono anche grandi e pesanti. Questo non solo fa sì che le macchine siano più lunghe, ma che servano dei sistemi di raffreddamento che rendono la monoposto più grande. Se potessimo avere auto simili a quelle del 2010 o addirittura precedenti, sarebbe fantastico”. Idee chiare e mai banali: questa è la filosofia di Max Verstappen, il re della F1 pronto ad abdicare, ma senza perdere la sua fierezza.

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