F1. Antonelli carico per il GP di Monza: "Qui è iniziato tutto, voglio un grande risultato"

F1. Antonelli carico per il GP di Monza: "Qui è iniziato tutto, voglio un grande risultato"
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Andrea Kimi Antonelli torna a Monza per il suo secondo GP di casa in Formula 1. Tra ricordi speciali, il primo podio in carriera e la voglia di riscatto dopo Zandvoort, il giovane talento della Mercedes si prepara a un weekend cruciale al Tempio della Velocità
5 settembre 2025

“Sono successe tante cose. Ho bei ricordi, ma anche ricordi meno positivi. Resta comunque un posto davvero speciale, e credo che sarà un weekend importante perché non è solo la mia seconda gara di casa, ma è anche qui che è iniziato tutto con l'annuncio”, ha esordito Andrea Kimi Antonelli alla vigilia del Gran Premio d’Italia. Proprio a Monza, un anno fa, il giovane pilota ha debuttato in una sessione di prove libere di Formula 1 — non andata nel migliore dei modi — ed è stato annunciato come futuro pilota Mercedes al fianco di George Russell.

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“È sempre difficile dirlo perché le vetture ora si stanno avvicinando sempre di più. Ma l'anno scorso, guardando i risultati, soprattutto in qualifica, erano lì davanti. Quest'anno la tendenza è stata che le squadre competitive nel 2024 siano rimaste forti anche nel 2025. Spero che sarà lo stesso, ma non si può mai sapere”, ha proseguito riferendosi alle prestazioni della monoposto e alle aspettative per il weekend al Tempio della Velocità.

Monza ha una configurazione simile a quella di Montreal, dove Antonelli ha conquistato il suo primo podio in Formula 1. “C’è molto meno carico aerodinamico, ma le prime due chicane richiedono grandi staccate e portano in curve lente, un po’ come a Melbourne. Poi però ci sono curve veloci come le due di Lesmo, l’Ascari e la Parabolica. In un certo senso, ricorda Montreal nelle caratteristiche, ma la seconda metà del giro è diversa. Speriamo bene: siamo tornati alle vecchie sospensioni, che ci hanno dato più fiducia, quindi confido di avere un buon ritmo”.

Sul suo approccio al weekend, particolarmente impegnativo essendo il secondo appuntamento di casa, Antonelli ha spiegato: “Sarò molto più preparato e so cosa aspettarmi. Ora so meglio come muovermi, come comportarmi durante la settimana di gara per essere al 100% ogni volta che salgo in macchina”. Dopo le difficoltà delle ultime gare, il giovane talento punta a ritrovare continuità: “Devo concentrarmi solo su me stesso e su quello che devo fare. È facile perdersi e pensare troppo al risultato finale. Invece è meglio focalizzarsi sulla guida, sul mettere insieme ogni dettaglio e sull’aiutare la squadra a trovare il miglior equilibrio.

Sul suo approccio al weekend, particolarmente impegnativo essendo il secondo appuntamento di casa, Antonelli ha spiegato: “Sarò molto più preparato e so cosa aspettarmi. Ora so meglio come muovermi, come comportarmi durante la settimana di gara per essere al 100% ogni volta che salgo in macchina”. Dopo le difficoltà delle ultime gare, il giovane talento punta a ritrovare continuità: “Devo concentrarmi solo su me stesso e su quello che devo fare. È facile perdersi e pensare troppo al risultato finale. Invece è meglio focalizzarsi sulla guida, sul mettere insieme ogni dettaglio e sull’aiutare la squadra a trovare il miglior equilibrio. Questa è la chiave: massimizzare ogni particolare”.

Tornando all’incidente di Zandvoort con Charles Leclerc in curva 3, che ha portato al ritiro del monegasco e a una penalità di 10 secondi per lui, Antonelli ha raccontato: “In gara avevo un buon passo, soprattutto con la gomma dura. Giro dopo giro mi stavo avvicinando al gruppo davanti. Poi c’è stato il contatto, che ovviamente non è stato ideale. In quel momento ho voluto provarci perché probabilmente era la mia unica occasione. È un peccato, ma non sono stato io. Il lato positivo è che abbiamo subito un’altra gara: nonostante l’episodio, porto comunque slancio da Zandvoort, perché il ritmo generale era buono. L’obiettivo ora è continuare a migliorare e ottenere un grande risultato questo fine settimana”. 

Questa è la chiave: massimizzare ogni particolare”.

Tornando all’incidente di Zandvoort con Charles Leclerc in curva 3, che ha portato al ritiro del monegasco e a una penalità di 10 secondi per lui, Antonelli ha raccontato: “In gara avevo un buon passo, soprattutto con la gomma dura. Giro dopo giro mi stavo avvicinando al gruppo davanti. Poi c’è stato il contatto, che ovviamente non è stato ideale. In quel momento ho voluto provarci perché probabilmente era la mia unica occasione. È un peccato, ma non sono stato io. Il lato positivo è che abbiamo subito un’altra gara: nonostante l’episodio, porto comunque slancio da Zandvoort, perché il ritmo generale era buono. L’obiettivo ora è continuare a migliorare e ottenere un grande risultato questo fine settimana”.

Uno dei temi caldi a Monza sono state le dichiarazioni di Stefano Domenicali sullo scarso interesse dei giovani per le gare lunghe, a favore delle Sprint. Antonelli ha commentato: “È una domanda difficile. Personalmente, penso che i weekend Sprint siano divertenti perché c’è molta azione e bisogna essere subito concentrati: hai una sola sessione di libere, poi qualifiche e Sprint. Ma gare più corte? Non credo funzionerebbero davvero. Già ora, con una sola sosta, ci sarebbe poco margine. Dovrebbero inventare nuove regole per rendere interessanti gare più brevi. Credo che le gare lunghe permettano invece di costruire la propria corsa. I weekend Sprint sono comunque divertenti, quindi averne qualcuno in più non sarebbe male”.

Infine, sull’impatto delle Sprint per i rookie, Antonelli ha aggiunto: “Dipende dalla pista. Se è un tracciato nuovo, è più dura perché devi imparare velocemente, come è successo quest’anno in Cina, Miami e Austin. In quei casi diventa complicato. Ma se hai fiducia, riesci comunque a entrare subito nel ritmo. Certo, rispetto ai più esperti può essere uno svantaggio perché conoscono meglio i punti dove fare la differenza. Ma se impari in fretta e hai fiducia, puoi comunque ottenere un buon risultato anche con una sola sessione di prove libere”.

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