F1. GP Monza, Vasseur: "Ferrari concentrata sul 2026, ma pronti a lottare fino alla fine della stagione"

F1. GP Monza, Vasseur: "Ferrari concentrata sul 2026, ma pronti a lottare fino alla fine della stagione"
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Alla vigilia del GP d’Italia a Monza, Frédéric Vasseur fa il punto sulla Ferrari: il team è già concentrato sulla rivoluzione del 2026, ma non molla la sfida per il secondo posto nel Mondiale. Tra strategia, pressioni e la passione dei tifosi, ecco cosa ha detto il team principal della Rossa
4 settembre 2025

Alla vigilia del Gran Premio d’Italia a Monza, Frédéric Vasseur ha fatto il punto sul presente e sul futuro della Ferrari, parlando sia del grande cambiamento regolamentare atteso nel 2026 sia delle prospettive per l’attuale stagione.

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In fabbrica non stiamo più sviluppando la vettura 2025 già da diversi mesi: tutte le nostre risorse sono concentrate sulla monoposto del 2026”, ha esordito Frédéric Vasseur di fronte ai media italiani. “È un progetto enorme e non dobbiamo sottovalutarlo: sarà la prima volta nella storia della Formula 1 che cambieranno contemporaneamente carburante, gomme, motore, telaio, aerodinamica e regolamento sportivo. Di fatto, cambierà tutto. Due anni fa ci siamo trovati ad affrontare una rivoluzione importante solo sul fronte aerodinamico, ma oggi si tratta di un cambio di mentalità e di filosofia di sviluppo. Sarà una sfida completamente diversa, per noi e per tutte le squadre”.

Charles ha già vinto due volte qui e conosce bene i segreti di Monza. Per Lewis sarà la sua prima volta con la Ferrari, ma non ha bisogno di consigli: ha l’esperienza necessaria per gestire la pressione, basti pensare a Silverstone o ad altri grandi appuntamenti che ha già affrontato", ha proseguito riferendosi alla gestione di un weekend così importante per la Ferrari. "Certo, partire con una penalità in griglia non è l’ideale, ma abbiamo scelto di non fare ricorso e di restare concentrati sulla prestazione. Cinque posizioni a Monza pesano meno che a Monaco o a Zandvoort, e la priorità è essere focalizzati sul lavoro di pista”.

“Il reparto corse è pienamente concentrato su questa stagione. Le esperienze delle gare ci servono anche in ottica futura, perché tutto ciò che impariamo può essere utile per il 2026. L’obiettivo adesso è conquistare il secondo posto nel campionato Costruttori e restare subito dietro a McLaren. Sulla carta oggi la McLaren è più veloce di noi, ma in alcune occasioni siamo riusciti a stare davanti: la pole a Budapest e la prima fila di Spa lo dimostrano. Non voglio fissare un numero di vittorie, ma puntiamo a essere costanti e a sfruttare le nostre occasioni”.

Quello che rende speciale la Ferrari è la passione della gente comune. Non solo i tifosi sugli spalti, ma anche le persone che ogni giorno vengono davanti alla fabbrica a portare regali e incoraggiamenti. Dopo la vittoria dello scorso anno, i meccanici sono tornati a Maranello alle due di notte e hanno trovato ancora mille tifosi ad accoglierli con cori e applausi: scene uniche al mondo. Quando Carlos conquistò la pole a Monza fu come un gol in uno stadio di calcio: un’emozione che solo Ferrari e Monza possono dare”.

Non ho protestato, ma questo non significa che fossi d’accordo", ha aggiunto riferendosi alla penalità inflitta ad Hamilton. "Mi è sembrata una decisione dura, presa in una situazione particolare: l’episodio era avvenuto 40 minuti prima della partenza e i piloti non hanno sempre il tempo materiale per reagire. Inoltre, quando si chiede a qualcuno di rallentare, la valutazione è soggettiva: per alcuni bastano 10 km/h, per altri 100. Sarebbe meglio avere regole più chiare e oggettive, così da evitare interpretazioni”.

 

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