WRC16 Monte-Carlo. A Fondo di Ogier (VW) nel finale di Day 1

WRC16 Monte-Carlo. A Fondo di Ogier (VW) nel finale di Day 1
Pubblicità
Piero Batini
  • di Piero Batini
Gara avvincente ed equilibrata tra il Campione del Mondo e un fortissimo Kris Meeke. Un secondo a favore dell’irlandese si converte in una sonora lezione del francese nella seconda e conclusiva Les Costes – Chaillol
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
23 gennaio 2016

Monte Carlo, 22 Gennaio. Ma allora il responso dello shakedown non era così sballato e inaffidabile! No, perché per tutta la prima giornata del Monte-Carlo il protagonista più in forma è sembrato essere proprio lui, Kris Meeke, l’irlandese della Citroen che corre senza pressione perché la Marca è, ufficialmente, in pieno anno sabbatico. Fortuna! Forse era questo il modo migliore, e unico, per far sì che il vincitore del Rally Argentina dello scorso anno, si liberasse in un colpo solo dell’enorme pressione che si era accumulata sulle sue spalle? Evidentemente sì. Meeke corre con perfetta sicurezza, e non si cura dell’Avversario ma considera sé stesso, in questa fase iniziale del Rally-Icona del Mondiale e della disciplina, come unico parametro al quale riferirsi per rilanciare le quotazioni del Pilota e della Marca.

Kris Meeke in azione su Citroen DS3
Kris Meeke in azione su Citroen DS3

Comprese le due prove speciali del giovedì sera, inaugurale kermesse nel fascino della notturna e primo assalto alle asperità delle Alpi per 41 chilometri complessivi, al termine delle 8 PS e di quella che è definita come la seconda Tappa del Rally, la situazione è sostanzialmente, se si parla di Ogier e Meeke, equilibrata, con un avvincente sviluppo di botte e risposte puntuali… fino all’ultima prova, che invece modifica leggermente la prospettiva da cui deve essere visto il “Monte” sino a qui.

Se si deve credere ad un finale leggermente incerto di Meeke, che in effetti ha peggiorato il suo precedente tempo di una diecina i secondi, allora può essere che il Rally riprenderà da dove si è fermato con immutati equilibrio e verve. Se invece si deve far pesare il risultato complessivo dei primi tre, comprendendo quindi anche Latvala come… unità di misura, allora il discorso è diverso, e mette in evidenza lo strappo di potere di Ogier, che ha sfruttato le strade della sua infanzia nei dintorni di Gap per dare una scrollata alla classifica orientandola decisamente in proprio favore. Cinque volte ha vinto il Campione del Mondo francese, tre l’outsider di lusso irlandese. Dietro ai due battistrada è l’abisso. È vero che nel finale di giornata Latvala è cresciuto costantemente occupandosi di mantenere la seconda posizione parziale, ma il risultato globale è un applauso a Ogier e Meeke e, tutto, sommato, una bordata di fischi per tutti gli altri.

Cinque volte ha vinto il Campione del Mondo francese, tre l’outsider di lusso irlandese. Dietro ai due battistrada è l’abisso

Se si considera, poi, che alla Volkswagen Polo R WRC va di diritto il riconoscimento di una superiorità tecnica che non può essere venuta improvvisamente meno nelle poche settimane di break tra le stagioni 2015 e 2016, è ulteriormente chiaro come a Ogier possa riuscire assai meglio di giocare al gatto con il topo.

La prima giornata “piena” del Monte-Carlo 84ma edizione ha peraltro evidenziato che si corre con la formula di una particolare varietà di roulette. Non quella cui si è abituati nel Principato che ospita il Rally, ma una roulette russa che si chiama “ice patches”. È sulle macchie di ghiaccio, infatti, che si risolve l’inizio del “Monte”. Sono vere proprie trappole, non fosse che ai conduttori è specificamente concesso, ma anche richiesto, di saperle riconoscere, e quindi di porre in assetto la Macchina prima di rimbalzarvi come la pallina in un flipper.

Il neozelandese Hayden Paddon al volante della sua Hyundai i20
Il neozelandese Hayden Paddon al volante della sua Hyundai i20

Il colore della “macchia”, il potere riflettente della luce sulla sua superficie, magari il fatto di averle catalogate durante le ricognizioni. Perizia e coraggio, certamente non guastano, per una volta unite a quel pizzico di indispensabile fortuna che, per esempio, non ha assistito Hayden Paddon, con la nuova i20, e Robert Kubica, con la Fiesta WRC affidata alle cure del Team BRC, oppure i nostri Tempestini e Bertelli, tutti usciti per un incidente imputabile alla presenza di ghiaccio sulla strada.

Altre news? Sì, tutte provenienti dalle novità più in vista della stagione. La buona performance di Mads Ostberg, tornato nel cockpit di una Fiesta M-Sport, sesto, e soprattutto le nuove Hyundai, le nuovissime e debuttanti i20 4-porte in configurazione 2016, cui va il compito di traghettare la competitività di Hyundai verso il 2017 della ancora più nuova e innovativa Vettura. Paddon è fuori, d’accordo, e Dani Sordo non è particolarmente in palla, ma il vituperato Neuville se la sta cavando egregiamente, è quinto, nonostante un errore abbastanza vistoso di regolazione dell’assetto, che dovrebbe senz’altro essere corretto per la terza tappa del Monte-Carlo 2016, la più lunga con le due “maratone” della Lardier et Valenca - Faye. Il Rally si concluderà, quindi, ma solo per i primi sessanta Equipaggi classificati, la mattina di domenica.

Foto: Manrico Martella - Fabien Dufour - Frank Finnish - Jakub Pojmiz

Pubblicità