WRC16 Spagna. Il Montjuic è di Tanak, Bertelli secondo, ma è solo il via

WRC16 Spagna. Il Montjuic è di Tanak, Bertelli secondo, ma è solo il via
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  • di Piero Batini - Manrico Martella
Bella prova di Bertelli, che parte per primo e costruisce un podio parziale interessante. Si parte con le gomme da terra, dove si continua a corre per tutto il venerdì. Poi arriverà l’asfalto. Intanto la pioggia preoccupa Ogier
  • di Piero Batini - Manrico Martella
14 ottobre 2016

Barcellona, 14 Ottobre. È il Rally “misto” dell’anno. Il Rally RACC, il Rally di Spagna che per la venticinquesima volta è Mondiale. Un giorno sulla terra e gli altri due sull’asfalto. Normalmente in Spagna non è un problema, ma quest’anno, visto che Ogier e Ingrassia sono al secondo match race, era doveroso che la situazione rischiasse una volta di più di ingarbugliarsi. Minaccia pioggia, e diventa una vigilia da incubo, piove a dirotto a Salou e al Nord per due giorni, poi arriva la Speciale inaugurale, quella per cui pare che l’amministrazione della Capitale Catalana abbia speso un occhio della testa, si parla di 250.000 euro ma si dice anche che, con il risultato delle elezioni, potrebbero essere gli ultimi soldi spesi per l’automobilismo, e undici giorni dopo che Ogier ha vinto in Corsica, il pubblico spagnolo va in delirio per il nuovo atto, il terzultimo del Mondiale, che va in scena proprio nella Città. E il meteo concede una tregua, piove appena, qualche pozzanghera qua e là, ma è un tramonto piacevole. E la gara entra nel vivo con i 3,2 chilometri dell’apertura spettacolare ai piedi della collina del Montjuic, con l’azione che scorre attorno alla Fontana Magica e sull’Avenida delle Regina Maria Cristina. È un bello spettacolo, appena confuso dal diverso, non tradizionale ordine di partenza. Spazio e gloria anche per gli outsider.

Parte per primo Bertelli, e ci sono tre passaggi di gloria per il toscano, finché non arriva Ott Tanak e abbassa il suo tempo. È un caso, una linea azzeccata tra le pozzanghere, o l’estone ha voglia e necessità di mettersi in mostra? Pare, infatti, che sia lui uno dei candidati al posto in Ford che attualmente è di Ostberg, il quale, confermato Camilli, sarebbe sul punto di arrivare a malapena a negoziare un posto sulla terza Macchina di Wilson, quella che di solito è la più “cara”.

Il tempo di Tanak, ma anche quello di Bertelli, resiste agli assalti di Meeke, dello stesso Ostberg, di Sordo. Poi ricomincia a piovere e la situazione scade inesorabilmente, addirittura Kopecky infila la prima delle R5 al quarto posto, poi la riprende in mano il solo Ogier, che alla fine del ciclo inaugurale “stacca” il terzo tempo, alle spalle di Tanak e di Bertelli. Bravi.

È un RACC parzialmente ombra di se stesso, che cambia molto e rievoca speciali e tracciati della vecchia tradizione, anche se, in definitiva, le speciali veramente nuove sono soltanto due. La ragione è che non tutti vogliono il passaggio del Rally, e così anche la mitica inversione del Molar, quella per intenderci con il paese sullo sfondo che per trovare un posto tra migliaia di spettatori dovevi faticare, va nell’album dei ricordi

Ora si ricomincia venerdì mattina dalla Caceres, a Nord, verso il confine, 12 chilometri e spiccioli. Ma è un RACC parzialmente ombra di se stesso, che cambia molto e rievoca speciali e tracciati della vecchia tradizione, anche se, in definitiva, le speciali veramente nuove sono soltanto due. La ragione è che non tutti vogliono il passaggio del Rally, e così anche la mitica inversione del Molar, quella per intenderci con il paese sullo sfondo che per trovare un posto tra migliaia di spettatori dovevi faticare, va nell’album dei ricordi.

Per il momento è tutto. Solo una notiziola sulla prima Speciale del Rally RACC. Ne mancano soltanto 18, le prime sei di venerdì sulla terra, le restanti su asfalto, per un totale di oltre 1.400 chilometri. È l’unicità del RACC, a un certo punto devi cambiare tutto, tipo di penumatici, assetto, geometrie.

Foto: Manrico Martella, Carlo Franchi, Demis Milesi, Nikos Mitsouras, Fabien Doufor - PURE WRC AGENCY

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