WRC17 Polonia. Briefing. “Si comincia a correre!”

WRC17 Polonia. Briefing. “Si comincia a correre!”
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Massimo Carriero ci porta sulle linee essenziali della ottava Prova del Campionato del Mondo WRC, primo “test veloce” della stagione. Neuville (Hyundai) è primo nello shakedown, Evans (Ford) nello spettacolo di Mikolajki Arena
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
29 giugno 2017

Mikolajki, 29 Giugno 2017. Fango, pioggia, tempeste. L’estate non è uguale dappertutto, e in Polonia prende le distanze dalla regola. Per il momento. Lanciato nel 1921, e nel 1973 già presente nel Mondiale WRC appena nato, il 74° Rally Orlen Poland è un momento di eccezionale curiosità della stagione. È la prima volta, infatti, che il Mondiale del nuovo regolamento affronta un Rally “veloce”, velocissimo sugli spettacolari sterrati del Nord del Paese nella zona dei Laghi Masuria. Questo succede quando la stagione è ormai nel suo “girone” di ritorno verso la volata finale delle ultime sei Prove, e l’incertezza sull’esito finale, pur in presenza di qualche importante indizio, regna sovrana.

“Qui in Polonia si inizia a "viaggiare"!” A parlare è Massimo Carriero, Responsabile Disegno e Sviluppo Macchina di M-Sport. Il nostro “Briefing” informale sul Rally Polonia inizia così, sugli sgabelli dell’Ospitalità del Team che comanda le classifiche Piloti, con Sébastien Ogier, e costruttori. Pur provvisorio, il quadro inizia ad essere piuttosto attendibile, e anche in questo senso le particolarità del Rally polacco sono chiamate ad emettere il loro per perfezionare il verdetto finale.

Continua Carriero: “Le speciali sono belle veloci e fluide, il Polonia può a buona ragione essere definito un Rally super veloce e vedremo, finalmente, come si comportano le nuove Macchine su questo genere di strade particolarmente spettacolari ma anche insidiose”.

La velocità è sempre un’insidia, ma il controllo delle prestazioni massime è parte del gioco, no?

Massimo Carriero. “Lo è, ma bisogna ricordare che qui entrano in ballo elementi che non abbiamo mai affrontato in gara. Se, infatti, sappiamo benissimo come sono le strade e i fondi del Rally, dobbiamo ancora vedere come si comporteranno i freni, l’aerodinamica e, di conseguenza le sospensioni delle Macchine, che sono più potenti, ora che l’asticella è posta più in alto. Ne abbiamo un’idea, ma aspettiamo di vederla… confermata.”

Nello specifico come influirebbero le caratteristiche delle strade sul rendimento di Piloti e Macchine?

MC. “Curve lunghe da terza, quarta marcia, lunghi rettilinei, curvoni, tutto affrontato a grandi velocità. Con il carico dell’aerodinamica molte cose cambiano, e tutto si sposta verso l’alto. Tanto “pelo”, una richiesta intrinseca ai Piloti, che sentiranno l’”aiuto” delle nuove caratteristiche delle Vetture ma vedranno alzate anche le prestazioni dell’insieme.”

A parte le tempeste della notte scorsa, come è il terreno?

MC. “Il fondo può essere definito "morbido", ed è sabbioso in superficie. Questo significa anche che, tra il primo e secondo passaggio, parte dello strato superficiale viene “spazzato” via dalle Macchine e metterà in rilievo una differenza tra i fondi del primo e secondo “set” di prove Speciali. Al secondo passaggio le rotaie saranno ben più marcate, e le vetture andranno di conseguenza alzate.”

Intanto si inizia con il fango…

MC. “Sì, la tempesta di mercoledì sera ha cambiato un po’ le carte in tavola. Ma quello che più conta è che quest'anno il meteo potrebbe essere molto variabile e bisognerà fare molta attenzione alle previsioni. Di conseguenza la scelta delle gomme, orientata generalmente verso mescole “soft”, potrebbe esserlo ancora di più se piove.”

Un Rally tutto da vedere?

MC. “Sicuramente sì, senza dubbio un Rally tra i più spettacolari e, aggiungerei, una perfetta introduzione al prossimo Rally di Finlandia, velocissimo e le cui Speciali sono molto simili a quelle del Polonia, ma su una morfologia di terreno molto più mossa."

Rally “veloci”, “velocissimi”. Cosa significa in soldoni?

MC. “Significa velocità medie di percorrenza sui 130 chilometri orari, e punte velocistiche sui 190-200 Km/h, perfettamente alla portata della nuove WRC+!”

Piove. Neuville e la Hyundai i20 Coupé “staccano” il miglior tempo sullo shakedown, più veloci di Tanak, il vincitore del Sardegna, Paddon, Ogier e Latvala. Nessun indizio.

Piove. Viene annullata la cerimonia ufficiale di apertura dell’Evento.

Piove. La Mikolajki Arena apre le danze. Vince Evans, davanti a Neuville e Ogier. Ancora nessun indizio. A Lappi piace il tempo ma non l’odore che viene da sotto il cofano della Yaris ufficiale. Ha informato i meccanici. Aspettiamo che il Rally entri nel vivo venerdì mattina.

Lo scorso anno a vincere il Polonia fu Andreas Mikkelsen. Quest’anno il norvegese, arruolato per l’Italia e con pochi chilometri al comando della C3 WRC+, avrà certamente la vita più dura, ma la sua sarà una di quelle gare da seguire con particolare interesse. Così come quella Ott Tanak, che ha rotto il ghiaccio in sardegna ma che era intesta al Polonia dello scorso anno fino alla penultima Speciale, prima do forare e di mettersi a piangere.

A proposito di Citroen, dalla geografia del Citroen Total Abu Dhabi WRT sembra sparito Kris Meeke. Il Team parla di “Squadra al completo” definendo la partecipazione al Polonia di Mikkelsen Breen e Lefebvre, ma in precedenza aveva chiarito che sta solo offrendo al vincitore del Messico l’occasione per “ricaricare” le batterie”. Meeke dovrebbe tornare in Finlandia insieme a Al Qassimi e Breen, e Mikkelsen di nuovo in Germania con Meeke e Breen. Ma questa è solo una scossa in una più generale turbolenza.

Mikkelsen è convinto che se avesse iniziato la stagione insieme a Meeke, oggi Citroen potrebbe essere in testa al Mondiale Costruttori. Ma se Neuville non avesse buttato i due primi Rally probabilmente in testa ci sarebbe Hyundai, con il belga in testa alla graduatoria Piloti, e se Toyota avesse “scoperto” prima la carta Lappi forse la mappatura del Mondiale sarebbe un tantino più filo-giaponese. Se, poi, Meeke non fosse andato più “out” che sul podio, probabilmente non saremmo qui a parlare di Mikkelsen e di tutto il resto. Tutti “se” e “ma” che non cambiano di una virgola la realtà, e che al momento si sommano dando per risultato la felicità di M-Sport.

Foto: Manrico Martella, DMACK, Francesco Morittu, Jakub Pojmicz 

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