WRC18 Germania. Tanak-Toyota, sferzata micidiale al Mondiale

WRC18 Germania. Tanak-Toyota, sferzata micidiale al Mondiale
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Vittoria schiacciante e 4 punti di Power Stage. Uno solo meno del Finlandia en plein. Questo, tradotto in cifre, è lo strapotere di Ott Tanak e della Toyota Yaris WRC dopo il 36° Germania. Un rilancio da favola, ma è tutt’altro che finita, naturalmente…
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
20 agosto 2018

Sankt Wendel, 19 Agosto 2018. Ogier aveva preso il largo dopo Messico e Corsica, due vittorie alle quali bisogna aggiungere quella del “Monte”, inaugurazione di stagione. Neuville si è svegliato in Messico, secondo, e ha preso il volo dopo Portogallo e Italia, due successi di cui l’en plein, vittoria più 5 punti di Power Stage, in Sardegna. Tanak, che dopo la vittoria in Argentina ha in comune con Ogier lo “zero” portoghese, ha dilagato in Finlandia, 30 punti proprio quando gli Avversari non sono riusciti a raccoglierne insieme neanche la metà, e ora in Germania, vittoria e secondo posto di Power Stage, uguale 29 Punti. In due Rally, un po’ particolari, d’accordo (ma alla fine lo sono tutti), l’estone ufficiale Toyota (io dico il Bingo di Tommi Makinen e Co.) ha ridotto il distacco dalla testa del Mondiale da 72 a 36 punti, dimezzando il “debito” e portandosi a 13 lunghezze da Ogier, che due Date prima ne aveva 50 di vantaggio.

The winner
The winner

Se devo dire la verità, e la dico, non lo credevo possibile. Per me Tanak era praticamente fuori dai giochi, non perché non lo ritenessi capace degli exploit di cui è stato protagonista, ma semplicemente perché pensavo che Neuville e Ogier avrebbero venduto la propria pelle a un prezzo molto più alto. Di questo passo in Galles Tanak riaggancia la locomotiva di testa, e in Australia si laurea Campione del Mondo con un distacco “spaventoso”. Ma questa è solo un po’ di teoria da bar, basata sulla statistica cortissima, e francamente poco realistica, degli ultimi due, strepitosi Rally di Ott Tanak e della Yaris dimostratasi “intrattabile” al pari del suo Equipaggio! L’anomalia che fa gridare al miracolo di recupero è il Finlandia, in cui sia Ogier che Neuville sono stati a guardare, restituendo il vantaggio acquisito con le “magre” di Svezia e Messico del peggior Tanak di stagione. E su tutto questo mi lascio un po’ andare come per scusarmi con Tanak per la scarsa “fiducia” dimostratagli.
 

Sempre più in testa
Sempre più in testa

Il “miracolo” tedesco di Tanak, che ripete il successo di 12 mesi fa con la Ford, e della Yaris, è tutto racchiuso nell’ostia della prima Tappa, sei vittorie su sette Speciali e una richiesta di resa incondizionata alla quale sia Ogier che Neuville, il belga un po’ peggio, hanno risposto impotenti.
Ogier per la verità è stato all’altezza della reputazione fino all’ultima Panzerplatte, quando una foratura lenta lo ha retrocesso alle spalle di Neuville, al nono posto. Il capofila, e capo… Mondiale Hyundai, invece, aveva già avuto un brivido importante il primo giorno, per un trafilaggio d’olio tra la terza e quarta Speciale poi sistemato con una semplice chiave inglese.
Sabato sera la distanza tra Tanak e la biga in corsa per il Mondiale era ancora importante, perché tra l’estone e Neuville c’erano ancora Sordo e Latvala, e Ogier era tenuto ancor più lontano da Lappi e Mikkelsen. Ci si chiedeva, allora, se Sordo si sarebbe “tassato” di quella dozzina di secondi utili a far passare avanti il compagno di Squadra e leader del Campionato, creando allo stesso tempo una maggiore frattura tra Neuville e Ogier. Ma non c’è stato da attendere quelle risposte che, francamente, erano poco probabili, vista l’indole del lungimirante Michel Nandan.
 

Adesso è durissima
Adesso è durissima

Pronti via, infatti, Domenica Mattina sia Sordo che Latvala sono usciti di scena, fuori strada tra i vigneti e danneggiata la vettura lo spagnolo, fermato da un problema di idraulica del sistema trasmissione/cambio il finlandese, non solo interrompendo una Gara che era stata il riflesso perfetto della bravura di entrambi, ma di fatto impoverendo il finale del Rally e accorciando la classifica nella quale, alle spalle dell’imprendibile Tanak, Neuville finisce secondo e Ogier quarto dietro a Lappi. È quello che si dice limitare i danni, ma in questo caso vuol dire anche farlo alla grande con l’aiuto della fortuna. Nessuno ha “rubato” nulla, sia chiaro, solo dispiace per Latvala e Sordo. Entrambi hanno dimostrato di essere Piloti da tenere stretti, ma non vedranno l’esito del loro “esame” ufficializzato da un almanacco.
Si è detto del “miracolo” Tanak del primo giorno, aggressivo, implacabile e impietoso, ma è il Tanak del secondo e terzo che rappresenta meglio la potenza di fuoco del “pacchetto”. Non una sola vittoria nelle undici Speciali disputate nei due giorni, eppure un controllo straordinario e totale della situazione grazie alla micidiale regolarità di funzionamento dell’”ordigno”, l’accoppiata Tanak-Toyota. Sabato Tanak aveva 12 secondi su Ogier, Domenica mattina circa quaranta su Neuville, ma sia Sordo che Latvala, prima del ritiro, non erano riusciti ad avvicinarsi poi molto alla “lepre”. La “ferocia” del primo giorno è la caratteristica che ti consente di vincere un Rally, la regolarità da “torturatore” degli altri due è quella che ti fa vincere il Mondiale. E certamente questa dote Tanak l’ha sviluppata osservando e imparando da Ogier l’anno in cui i due Piloti sono stati insieme alla corte di Malcom Wilson.
 

C'è ancora molto lavoro da fare a Versailles
C'è ancora molto lavoro da fare a Versailles

Non c’è da aggiungere molto, se non cercare di digerire la pressoché totale trasparenza delle altre “forze” in campo. Ad eccezione di Lappi, che si è messo caparbiamente a disposizione di un Rally di apprendistato, ed è stato premiato dal terzo posto uscito dal cilindro Domenica mattina, pochi botti. Suninen, ancora “giovane” per poter dire la sua in un contesto difficilissimo, delicato e tecnico come quello dell’ADAC Germania, Mikkelsen, che invece di cercare di adattare le caratteristiche della i20 alla sua guida forse farebbe meglio a impegnarsi nel processo inverso, adattandosi a una Macchina che si è dimostrata iper efficiente, le Citroen, impossibilitate da una serie di circostanze davvero sfortunate ad esprimersi e raccogliere un giudizio che, tra incidenti, uscite di strada e forature, riescono a filtrare soltanto i successi personali di Craig Breen e il settimo posto finale dell’irlandese. È chiaro che a Satory potrebbero aver bisogno di “manovalanza” da volante un po’ più consistente, e che forse non è giusto continuare fare delle ormai performanti C3 WRC delle auto-scuola.
Entusiasmanti, per finire, le spettacolari vicende della foresta incantata della WRC 2, cartellone di instancabili avventure agonistiche e di colpi di scena a non finire. Jan Kopecky, con una Skoda da meraviglia, è riuscito a tornare in testa per la terza volta, questa volta definitivamente a due Prove dalla fine, passando di nuovo l’incredibile Kalle Rovanpera e un formidabile Fabio Andolfi, e aggiudicandosi, così, il quarto Rally della stagione. Scandola purtroppo fermo a due Speciali dalle fine con la turbina KO 100% di successi! Il Mondiale WRC torna adesso sulla terra in Turchia, dove mancava dal 2010, per il decimo appuntamento a Marmaris, week end di metà settembre.

Pure WRC Agency: Carlo Franchi - Ronnie Sbaragli - Fabrizio Buraglio - Jakub Pojmicz - Claudio Cavion - Aurel Petitnicolas
 

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