WRC19, Monte-Carlo. Ogier (Citroen) alla “bella” del Power Stage?

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Piero Batini
  • di Piero Batini
4 secondi è tre è la differenza tra il neo acquisto Citroen e l’irriducibile (e unico) Avversario rimasto in lizza, Neuville. Alle spalle il vuoto, costellato di errori e esagerazioni per la conquista di un posto sul Podio. Monte-Carlo senza neve, ma incredibile
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
26 gennaio 2019

Gap, Francia, 26 Gennaio 2019. Ott Tanak vince tutte le Prove Speciali. Il Sabato del Monte-Carlo è indiscutibilmente suo, ma il suo Rally inesorabilmente compromesso. Il guaio si compone di quella prima Prova del Venerdì cancellata, e la foratura nella settima. Onestamente, non si poteva cambiare la ragione dell’annullamento, per quanto davvero incredibile, si può immaginare la stizza contagiosa di Makinen, che voleva l’annullamento dell’intero giro, ma la foratura, per quanto sopraggiunta in un contesto emotivo forte, andava evitata. Così Tanak vince tutto ma partecipa alle vicende del “gruppo” all’inseguimento, di cui fanno parte Loeb e Latvala.

Il finlandese è vittima della stessa traslazione di scelta delle gomme dovuta alla Sesta annullata, e l’Asso alsaziano deve indubbiamente togliersi un po’ di ruggine di dosso. Latvala, poi, è al servizio di un risultato di Squadra, Loeb più libero di farlo più avanti nel corso del Campionato, intanto è giusto scoprire quale è il suo posto reale. Il Rally di Monte-Carlo 2019, comunque, è anche questo, ma non in modo decisivo. L’87° Monte è splendidamente racchiuso nel duello raffinatissimo e di precisione tra Sébastien Ogier e Thierry Neuville. Anche Neuville ha sbagliato, quando, troppo veloce, si è infilato in una strada sbagliata all’inizio della sesta Prova, ma l’errore del belga, che ha saputo reagire prontamente, ha in buona parte annullato la buona scelta delle gomme, certamente migliore di quella di Ogier, riportando il risultato su un maggiore, tremendo equilibrio.

Con questi presupposti la giornata di Sabato, terza Tappa del Rally, vira verso uno schema tattico totalmente differente. I duellanti cambiano entrambi strategia, e in luogo di andare a cercare un exploit pericoloso, abbassano il ritmo di quel tanto che trasforma il Rally di testa in un confronto di precisione in “curva di sicurezza”. Una “classico” per Ogier, una bella scoperta per quanto riguarda Neuville. Mentre Tanak, Latvala, Loeb e anche Meeke cercano un riscatto che può essere solo morale, due volte Ogier fa meglio di Neuville, e due volte accade il contrario. Il risultato è copiato dal finale della seconda Tappa e, seppure con una strategia diversa, Ogier aggiunge altri due secondi, proprio come il giorno precedente, al suo delicato bottino.

Quando si va al riposo Ogier è 4 secondi e 3 davanti a Neuville. Nessuno dei due ha sbagliato, il duello è elegantissimo, la gestione di una posta così importante perfetta. Domani è un altro giorno, e si vedrà. Intanto, dalla parte bassa del tabellone, sono spariti Mikkelsen, Evans e Lappi, per la seconda volta. Nei tre casi solo il finlandese non ha colpa, poiché è vittima di un guasto meccanico. Gli altri due casi sono imputabili, ancora una volta, a un errore del Pilota. Dicono che fa parte del gioco, ma bisognerebbe capire se anche i rispettivi Team Manager, in particolare i nuovi Richard Millener, per M-Sport, e Andrea Adamo, per Hyundai Motorsport, sono davvero, intimamente d’accordo. È vero, infatti, che la scelta di Evans da parte di M-Sport è un po’ un’ultima spiaggia di fine stagione, ma Mikkelsen è chiamato a riscattare con i risultati una stagione passata deludente e un contratto senza dubbio d’oro. Giornata e Rally da dimenticare, comunque, per M-Sport, cui non funziona la carta Suninen e nemmeno l’inserimento-promozione di Tidemand.

WRC2

Un altro aspetto estremamente interessante di questo Monte-Carlo è la bella Gara della WRC 2. Peccato le sole due Macchine iscritte tra i Pro, ma sta di fatto che Greensmith e Bonato, rispettivamente con una Fiesta e con una C3 R5, si rivelano una scelta eccellente da parte dei rispettivi Team e, primi nelle rispettive categorie, aprono la lunga fila delle “Support”. Il settimo e ottavo posto assoluto, poi, rivelano che in un Rally difficile, relativamente “lento” e assai tecnico e delicato come il Monte-Carlo, un grande equilibrio prestazionale si rivela arma vincente. Un aspetto che Kalle Rovanpera non ha fatto suo andando a sbagliare subito, il primo giorno. Italiani. Insomma. Bisogna andare a cercarli nei 20, Gamba e Caffoni, o ancor più indietro, Gino, Patera. Caso a parte Andrea Nucita, con una i20, che rientra nel catalogo degli “esagerati” alternando prestazioni di tutto rispetto attorno alla 20 posizione a veri e propri disastri. “Pedro” e Gaperetti sono fuori. Ma torniamo al piatto forte, il duello tra Ogier e Neuville, che si risolverà sui passi della Domenica mattina, l’iconico Col de Turini e il Col di Braus, con un’importanza capitale da attribuire al Power stage, “strappo” finale che dovrà obbligatoriamente sovvertire la tendenza tattica liberando la battaglia vera e propria tra l’Ufficiale Citroen, già perfettamente “incastonato” nella C3 WRC, e l’Ufficiale Hyundai, nelle mani di Adamo per un risveglio effettivo e totale.

Le “cure”, rispettivamente alla Macchina e al Pilota, sembrano al momento aver risolto entrambe le sindromi, e quello al quale assistiamo oggi è il duello su un livello superiore tra due Campioni enormi.

Niente di nuovo per quanto riguarda Ogier, certamente, forse la necessaria svolta per quanto riguarda Neuville. 4 secondi e 3 sono nulla. L’epilogo del Monte-Carlo 2019 può ancora presentarsi in modo sconvolgente. Certo, per quello che abbiamo potuto vedere sino a ora, il duello in atto è quanto di più raffinato e avvincente si possa immaginare. Comunque vada a finire, se finisce senza stravolgimenti da colpo di scena, è un’edizione memorabile. 45 minuti di Parco Assistenza a Gap, e poi 4 ore almeno di trasferimento per la soirée monegasca a Monte Carlo. Promessa e necessità per tornare sulla “scena del delitto” e includervi il mitico Col de Turini. Un sacrificio necessario per entrare nella Storia dalla sua porta principale.

Crediti fotografici: PURE WRC AGENCY. Manrico Martella, Demis Milesi, Carlo Franchi, Simone Calvelli, Aurel Petitnicolas.

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