WRC21. Arctic Rally. D-2. Un Tanak così, ecco il sogno di Hyundai

WRC21. Arctic Rally. D-2. Un Tanak così, ecco il sogno di Hyundai
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Il “Primo Uomo” di Hyundai ha richiamato all’ordine e chiesto risultati. Messaggio ricevuto. Tanak è in testa con un controllo della situazione disarmante. Niente da fare per il migliore Rovanpera, né per l’altrettanto motivato Neuville. Ogier nella neve fresca.
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
28 febbraio 2021

Rovaniemi, Finlandia, 27 Febbraio. Al Circolo Polare Artico succedono cose straordinarie. Per esempio che il WRC ritrovi il pieno possesso del migliore Ott Tanak, della più forte Hyundai, e delle loro imbattibili strategia e determinazione. Ora, è possibile che tutti questi piccoli, ma determinanti, passi si siano realizzati uno accanto all’altro, come in un corale ritrovato accordo dell’orchestra. Oppure, o tutti e due, che a determinare il “risveglio” sia stato il Direttore d’Orchestra. Andrea Adamo. Il burbero, a volte insopportabile Adamo, il Direttore che non le manda a dire, né quando c’è da riconoscere dei meriti né tanto meno quando si tratta di fare mea culpa. Messa definitivamente da parte la diplomazia delle belle parole che non dicono tutto, anzi dicono niente, Adamo spesso si avventura in campi dialettici che lasciano sconcertati e che, soprattutto, non lasciano spazio ad eventuali ripensamenti. Di fronte al risultato che sta maturando all’Arctic Rally Finland Powered by CapitalBox, è chiaro che sarebbe ora che tutti i direttori sportivi adottassero il metodo Andrea Adamo. Sarebbe un guadagno netto del Campionato del Mondo. Perché è il metodo della chiarezza e dei risultati. Oggi evidenti.

Ott Tanak ha spazzato via qualsiasi tipo di velleità, e ridotto il Paese delle renne e di Babbo Natale al proprio, incondizionato dominio eleggendolo a esclusivo territorio di caccia.

Due giri per tre Speciali ciascuno. Mustalampi, Kaihuavaara e Siikakämä, per un totale di 144 chilometri. Il primo giro a fuoco, il secondo di contenimento. Finale affascinante al buio. Per Tanak l’imperativo è non sbagliare e sfruttare fino all’ultimo chiodo le Pirelli al lavoro su speciali iper veloci e dal fondo non così decisamente invernale. Un paio di brividi e Tanak porta a casa la giornata con un’affermazione evidente. Tale da mettere in ombra i migliori presupposti alternativi della vigilia. Per esempio Rovanpera, che è bravissimo ed è la prima Toyota in un Rally sbagliato per Ogier e Evans, ma non abbastanza per mettere un punto e andare a capo della sua imminente esplosione di carriera. Difficile che sia questa la volta buona, ormai l’hanno capito tutti.

O per esempio Neuville, terzo a 25 secondi e immediatamente alle spalle di Rovanpera. Il giovane finlandese e il belga compagno di Squadra di Tanak hanno entrambi vinto una Speciale, due delle tre lasciate a disposizione della truppa da Tanak, la terza è la prima Kaihuavaara, vinta da Evans. Nel caso della quarta c’è da dire che Tanak l’ha affrontata con le spazzole del tergicristallo in panne, e per quanto riguarda le altre due l’estone era ormai in rilascio e sfruttava il sensazionale effetto inerziale derivato dalla sua straordinaria pressione.

C’è da dire, a onor del vero, che il più veloce dalla seconda giornata dell’Arctic Rally Finland non è stato né Tanak né Rovanpera, bensì Neuville, più costantemente in pressione per tutto l’arco della tappa ma penalizzato dal ritardo accumulato il primo giorno a causa dell’ordine di partenza. Il Sabato di Rovaniemi è stato particolarmente spettacolare e equilibrato, Neuville, Tanak e Rovanpera nel fazzoletto di neanche 8 secondi, e questo porta a dire che, in certe condizioni, il regolamento che determina le partenze può essere quantomeno frustrante.

Adamo non sembra essere particolarmente contento del quarto posto di Breen, ieri secondo assoluto e apparentemente l’unico a poter tenere la scia di Tanak. Il che può voler dire due cose. O che Adamo continua così a spronare il Nord irlandese, o che puntava niente di meno che a una tripletta, che sarebbe, questa sì, il completamento dell’opera con un messaggio morale di assoluta intensità dal Circolo Polare Artico.

Poco da dire del resto. Bella la battaglia WRC2 tra Lappi, Mikkelsen e Gryazin, ormai fissata nel risultato. Poi è buio. Con dispiacere registriamo che Ogier e  Evans non riescono ad uscire dal vicolo cieco nel quale si sono cacciati affermandosi al Monte-Carlo. Ogier, il vincitore neanche un mese fa, finisce intrappolato in un banco di neve durante l’ultima Speciale del giorno (lo stesso guaio in cui è incorso Lorenzo Bertelli in apertura di tappa), e crolla addirittura al 22° posto, 11 minuti di ritardo.

Il Campionato è riaperto, ma questo lo avevamo già visto alla fine del primo giorno. Ford non pervenute. Anche in questo caso ci sarebbe da mettere mano alla situazione (e magari al portafoglio da parte della Casa madre).

Domenica, due volte la Aittajärvi, 45 chilometri in tutto, Power Stage compreso.

 

© Immagini -Toyota TGR-DAM, RedBull Content Pool – Hyundai Motorsport - Pirelli

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