WRC21. Croazia. Regalone di Hyundai. Avanti Ogier e anche Evans

WRC21. Croazia. Regalone di Hyundai. Avanti Ogier e anche Evans
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Due Toyota in testa. Neuville scende al 3° posto a 10 secondi, inesistente il Tanak che conosciamo. La “colpa” è una scelta sbagliata di gomme, che rovescia la “curva” di Venerdì. Bella sorpresa Fourmaux, M-Sport può tornare a sorridere
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
24 aprile 2021

Zagabria, Croazia, 24 Aprile. Lo dico? Lo dico! A costo di peccare di presunzione. Per qualcuno questo 25 rischia di essere proprio una liberazione. Chiuso un capitolo, archiviata l’insoddisfazione, testa bassa e pedalare per la prossima riscossa. “Rischia”, dico, che è uguale a “così sembra”. Un’impostazione al condizionale che si apre a una possibilità d’appello. Meno male! Tutto sta in dieci secondi. Cioè nel ritardo di Neuville da Ogier il Sabato sera, dopo 121 chilometri e altre otto speciali in archivio. Due terzi di gara abbondanti. Come ci si arriva? Così.

Il belga, Neuville, che era in testa alla fine del primo giorno, evapora dalla testa della corsa e paga dazio alla fine del secondo giorno. Il francese, Ogier, aveva dato un segnale con l’ultima del Venerdì, dopodiché scatena il suo inferno alla sua maniera e rimette le cose a posto (dal suo punto di vista). Quasi fine del discorso. Quasi. Se fosse solo così sarebbe da chiudere lì il Mondiale. Se uno riesce a essere così categorico in un cambio di ruolo, in un rovesciamento di fronte così chiaro, allora vuol dire che è troppo forte. Parliamo di Ogier, quindi non si sbaglierebbe di certo e comunque. Il fatto è che la storia vera è più complicata e inverosimile, proprio una storia di cui si vorrebbe sapere di più. Vediamola.

Come si fa a perdere la leadership, con le condizioni a favore, buttare 12 secondi in una prova speciale, e passare così da + 8 a -4? Semplice: sbagliando la scelta delle gomme. E come si fa a sbagliare gomme? Questo non dovete chiederlo a me, bensì al “responsabile”. A trovarlo! Adamo come al solito si assume la responsabilità, io penso che anche questa volta l’ingegnere stia facendo un po’ da parafulmine, una parte che gli riesce bene e che denuncia carattere. La verità, l’unica inconfutabile, è questa: Ogier ha caricato 5 Pirelli hard compound, Neuville 2 hard e 3 soft. La strategia è fotocopiata per tutte le Toyota e per tutte le Hyundai, cosicché con la prima speciale Ogier va in testa, e passa anche Evans. Alla fine del giro il ritardo di Neuville sale a quasi 20 secondi, quello di Tanak a 37, e Breen è fuori gioco con una foratura! Cos’è che porta a sbagliare? Inesperienza? Non direi. Forse un complesso di inferiorità che conduce a una scommessa indecente? Un caso disgraziato in un cambiamento improvviso di condizioni? Forse solo un piccolo errore di valutazione, con una conseguenza macroscopica. Preferisco questa “versione”, perché se la scelta sbagliata fosse frutto dell’arroganza sarei arrogante anch’io, a far finta di sapere tutto di scelta di gomme.

Sta di fatto che per fortuna Neuville è bravissimo (non è un mistero che per me resta il Pilota più meritevole di vincere finalmente questo strabenedetto Titolo). Il belga non è arrendevole come Tanak, e nonostante altri guai sparsi, interfono, freni, pedali, “spin”, riesce con un secondo giro impeccabile e ben… gommato, a limitare i danni, anzi a recuperare parte del regalo azzardato del mattino. Riesce a farlo così bene che, di fatto, la gara resta aperta. Quindi Domenica e il Power Stage saranno da seguire con grande passione. Tutto ancora può accadere. Avanti. Al bando i colpi di scena sotto la cintura, che ce la godiamo.

Ogier e Evans procedono quasi di pari passo. Dovesse dipendere da lui Ogier non cederà mai la posizione, e di fatto dipende proprio da lui, dalla sua bravura a gestire le situazioni più complicate. Evans crede ancora di poter vincere e corre con questo obiettivo. Ce la può fare? Certo. Però si deve superare, o esprimersi ai livelli di stato dell’arte del 2020. Non è possibile che Latvala passi degli ordini di scuderia, servirebbe a poco e i margini operativi sono troppo esigui. Non siamo alla fine, e neanche all’inizio, di una grande stagione di Mondiale.

Ogier, quattro vittorie su otto Speciali, è il più veloce del giorno, e gliene bastano 4 per controllare la leadership conquistata subito e mantenuta per l’intera giornata. È più veloce di Evans, che vince la prima Krašić-Vrškovac 1 (11 km) e va a podio sei volte, più veloce di Tanak, che resta a bocca asciutta, e più rapido di Neuville, che pur si riscatta nel secondo giro vincendo la Mali Lipovec-Grdanjci e la seconda Krasic-Vrskovac (che nomi!).

 

Dopo i suddetti primi quattro, che stanno in meno di 40 secondi in tutto, è buio pesto, anche se ci si può lasciar impressionare dalle classifiche e dagli “exploit” di “secondo livello”. C’è, infatti, del nuovo che merita attenzione. Non è Katsuta, “storica” promessa giapponese di Toyota, che è settimo e che firma anche la Stojdraga-Gornja Vas 1, e non è Greensmith, ottimo sesto con una serie ben “controllata”. La luce in fondo al tunnel per Ford/M-Sport è Adrien Fourmaux. Ricordando che stiamo parlando di un minuto e mezzo di ritardo, il giovane francese ha fatto una grande impressione. Soprattutto ha cercato di “sdrammatizzare”, parlando di divertimento, di belle strade, di sensazioni. Come se la posta in gioco, una bella figura e un risultato all’altezza delle promesse, non fosse, poi, così alta. C’è un certo savoir faire nel debutto del figlioccio di Red Bull alla corte di Dovenby Hall che non è del tutto genuino, alla francese insomma, ma che rinforza la promessa. Avanti, vediamo come se la cava alla fine della sua prima apparizione importante.

 

Dunque non è affatto finita. Quel risultato della 15ma Speciale, vinta da entrambi, lancia Ogier e Neuville in un duello che ci si aspetta fenomenale in una Domenica di Gara insolitamente lunga. Quasi 80 chilometri nelle rimanenti due per due Speciali. Con i punti del Power Stage in ballo il confronto si fa ancora di più acceso. Sicuro che non vedremo gente che si risparmia!

 

© Immagini -Toyota TGR-DAM, RedBull Content Pool – Hyundai Motorsport – Pirelli

Rally Croazia 2021. Seconda giornata. Classifica Assoluta

1 Sébastien Ogier/Julien Ingrassia (Toyota Yaris WRC) 2h06m35.8s
2 Elfyn Evans/Scott Martin (Toyota Yaris WRC) +6.9s
3 Thierry Neuville/Martijn Wydaeghe (Hyundai i20 Coupe WRC) +10.4s
4 Ott Tänak/Martin Järveoja (Hyundai i20 Coupe WRC) +37.8s
5 Adrien Fourmaux/Renaud Jamoul (Ford Fiesta WRC) +1m29.5s
6 Gus Greensmith/Chris Patterson (Ford Fiesta WRC) +2m23.8s
7 Takamoto Katsuta/Dan Barritt (Toyota Yaris WRC) +2m46.5s
8 Craig Breen/Paul Nagle (Hyundai i20 Coupe WRC) +3m51.8s
9 Mads Østberg/Torstein Eriksen (Citroën C3 Rally2) +7m06.0s
10 Teemu Suninen/Mikko Markkula (Ford Fiesta Rally2) +8m09.6s

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