WRC21. Rally Portogallo. Affresco di Evans su sfondo Toyota

WRC21. Rally Portogallo. Affresco di Evans su sfondo Toyota
Pubblicità
Piero Batini
  • di Piero Batini
Evans e Martin vincono il 54° Rally de Portugal e incorniciano un altro Rally di Marca Toyota. Sordo e il nuovo “Navi” Rozada salvano la situazione Hyundai con un secondo posto esemplare. Ogier, come al solito, valorizza il QI del fuoriclasse
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
23 maggio 2021

Porto, Portogallo, 23 Maggio. Bisogna sapere una cosa. Difficilmente un evento mostra uno sviluppo tanto alternato in quanto a evoluzione agonistica ed emotiva. Quando questo succede, il mondo si divide in felici e delusi, ma è un fatto che lo spessore, l’intensità dell’occasione raggiunge la sua vetta. Il cosiddetto frangente “indimenticabile”. Il 54° Portogallo, Rally quarta prova del WRC 2021, è uno di questi, tutto sommato rari eventi, e questo accade, essenzialmente ed è bene ricordarlo, quando la levatura dei “player” è eccezionale. E anche questo è quanto è successo a Porto e dintorni.

Il Rally del Portogallo l’hanno vinto Elfyn Evans e Scott Martin, con quella Toyota Yaris WRC del Team ufficiale Gazoo Racing che, all’inizio della contessa, e in ogni caso come al solito prematuramente, era stata data per spacciata. È la quarta vittoria del gallese, dopo il delirio dell’ingresso nell’Olimpo alla fine del Rally di Casa del 2017 e dopo i successi di Svezia e Turchia lo scorso anno, l’ultimo non così lontano dalle dinamiche portoghesi. Evans, comunque sempre all’”aspetto” con un’attenzione particolarissima al controllo del limite, è andato in testa per incredibile risoluzione di eventi trasversali, ma anche di grande bravura e… accortezza, alla fine della 14ma Speciale, una memorabile Amarante.

Da lì in avanti bisognava essere troppo cinici per sperare he l’ultimo giorno portasse ancora quel colpo di scena che “carambolasse” di nuovo l’intero Rally. E comunque di “sopravvissuti” ne erano rimasti pochi. Sordo, con la Hyundai della bandiera e con un macigno di responsabilità sulle spalle, Ogier in ogni nell’invidiabile condizione di poter essere felice di quello che gli era già stato regalato. Insomma, si era in una specie di stallo della paura che invitava a più miti consigli e ad “accontentarsi”. Del resto, dimmi tu che cosa vuoi andare a cercare quando hai trenta secondi o un minuto e mezzo di ritardo. Nelle migliore delle ipotesi solo un mucchio di guai!

Difatti, l’ultima, spettacolare Fafe, iconica conclusione del Rally e Power Stage, non porta nessun cambiamento, nessun travaso di adrenalina, alcuno sconvolgimento. È una pratica che il destino archivia senza scosse, chiudendo il dossier Portugal in un modo che consente dei brindisi rapidi e impone alcuni “debriefing” importanti. Evans aggiunge appena un punto, quanto basta per firmare il registro delle presenze e autografare la sua prestazione maiuscola. Tanak e Neuville, uno più redivivo dell’altro, vanno al bottino pieno e trattengo i 5 e 4 punti, rispettivamente, messi in palio dal Power Stage, ma sebbene lontani dal “core” di punteggio globale del Rally, non lasceranno l’Iberia inosservati. Neuville è uscito di scena due volte, Venerdì e poi sabato, Tanak “solo” il Sabato durante la “famosa” Amarante, ma quando era in testa con quel vantaggio che epicamente, ma anche ragionevolmente, si definisce “incolmabile”.

Bellissima, impeccabile e “salvifica” è la corsa di Dani Sordo, con il nuovo “Navi” Borja Rozada. È secondo assoluto, con quel qualcosa da recriminare il primo giorno che arrotonda un bilancio straordinariamente positivo per lo spagnolo. Ogier è terzo. Un risultato quasi da “comparsa” per un fuoriclasse del suo calibro. Ma se ci si sofferma giusto un attimo sull’inferno da apripista del primo giorno, e sull’oggettiva sconvenienza a tentare un recupero comunque difficilissimo, non resta che togliersi ancora una volta il cappello davanti all’ennesima impresa dell’intelligenza del monumentale francese di Gap. Assolutamente degni di essere sottolineati due volte, ecco i risultati ottenuti da Katsuta, Toyota, e da M-Sport, che finalmente torna sul palcoscenico con il quinto posto di Greensmith e il sesto di Fourmaux.

La situazione Mondiale dopo 4 Prove. Ogier torna in testa a 79 punti. Evans è secondo a due punti dal “Maestro”. Neuville “sale” a 57 punti, 12 più di Tanak.

Non dimentichiamoci che Esapekka Lappi e Janne Ferm, a questo giro con una Polo GTI R5, hanno vinto il WRC2 davanti a Teemu Suninen e Mads Ostberg (ma che l’assente Andreas Mikkelsen resta in testa al Campionato “promo”), e che il WRC2 dei “Privatoni” è andato a Kajetanowicz, Skoda.

Soprattutto, infine, non dimentichiamo di fare le valigie e di prenotare voli o traghetti. Il 3 Giugno saremo tutti al Rally Italia Sardegna, quinta prova del Mondiale, icona e referenza del Campionato, insomma uno dei più bei Rally del Mondo, l’occasione veramente a portata di mano!

 

© Immagini -Toyota TGR-DAM, Red Bull Content Pool – Hyundai Motorsport Media

Pubblicità