WRC22. Kenya Safari Rally. D1. Primati e Colpi al Cuore

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Piero Batini
  • di Piero Batini
Safari, un Rally Leggenda. Il primo giorno è quasi simbolico, ma porta già u carico di motivi e emozioni. Non sarà facile, e questo sapeva, potrebbe essere sorprendente. Intanto si rinnova il duello del secolo Ogier vs Loeb
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
24 giugno 2022

Naivasha, Kenya, 23 Giugno. Nairobi, la partenza con il cerimoniale d’altri tempi, il discreto shakedown a Ovest e via verso Nord per il triangolo dei tre giorni del Kenya Safari Rally attorno ai laghi Naivasha e Nakuru. Non è il Safari leggendario dei tempi andati via definitivamente, ma è e resta il Rally forse più duro, interessante e avvincente del Mondiale WRC.

Il primo cortissimo, quasi simbolico giorno di una manciata di chilometri, ha già tutto per diventare torrido e differente. È il Rally, prima di tutto, nel quale è essenziale Think Different. O meglio sarebbe essenziale ma, si sa, lo sanno tutti e in pochi riescono a farlo entrare in testa ai Piloti. È nella loro natura, quella di perdere la testa quel tanto che basta per passare alla storia (se il colpo di coraggio va bene) o tornare a casa avviliti. Dunque il primo interrogativo è una spunta: chi e come saprà fare tesoro del comandamento che suggerisce, come per la Dakar, che per vincere, prima di tutto bisogna finire, e senza errori. C’è una storia già dal rientro del Rally nel Campionato, lo scorso anno, e naturalmente l’ha scritta Sébastien Ogier, che è dunque anche il Campione in carica e da battere.

Il manifesto del Safari Rally si dipinge dei colori del Paese, l’azzurro dei cieli vergati da monumentali afreschi di nubi, il verde delle praterie, il rosso della terra. Ciascuno di questi tre elementi può nascondere la trappola. Il cielo può ribellarsi improvvisamente alle previsioni meteo, la prateria può nascondere un bisonte o una gazzella che ti attraversano improvvisamente la strada, e vorrai evitare il primo per paura e la seconda per gentilezza e cuore, e la terra può diventare un mare di fesh-fesh o all’improvviso un oceano di fango. In questo caso in buon accordo con il cielo ribelle.

Ma questo è lo sfondo del poster. Al centro de cartellone il rinnovo della sfida tra Sébastien Ogier e Sébastien Loeb. Non c’è più l’animosità di un tempo, tra i due fuoriclasse francesi, e la sfida dei “pensionati”, già sperimentata al Monte-Carlo (bellissima con l’indimenticabile vittoria di Loeb) e in Portogallo (è andata male a entrambi), è adesso la purezza del duello sportivo. Il Kenya meritava bene un simile plus e può esaltarlo.

Sarà un Rally duro, non importava dirlo. Ma pare che lo sarà più dello scorso anno. La differenza la fanno le varianti delle Prove Speciali e le condizioni generali delle strade, peggiori rispetto all’edizione del ri-vernissage 2021.

È il più duro e sarà anche il più lungo. Ben 360 chilometri in 19 Prove Speciali. Tre settori per due ripetizioni ciascuno. Tre prove attorno al Naivasha Venerdì, tre al Nakuru il giorno dopo, le ultime tre di nuovo a Sud del Lago sulle cui rive è installato il Parco assistenza. Qui, la sera, si beve il Naivasha Special, un long drink di frutta esotica e alcool variamente interpretato in ogni luogo del Paese, che insieme a un tramonto in Kenya può farti perdere l’indirizzo di casa.

Lo shakedown, suggestivo, ha detto Rovanpera, Neuville, Tanak, la prima prova speciale, la super spettacolo che ha ben poco di spettacolare in un Paese dove ogni angolo di natura è il vero spettacolo, non c’è bisogno di tracciare al bulldozer, rimette le carte momentaneamente a posto. Primo è Ogier, secondo Nuville, terzo Tanak. E Rovanpera? Qui si vede la portata del predestinato. Prima curva, Kalle va largo e mette la macchina su due ruote, quando il cappottamento sembra cosa fatta la Yaris ha un guizzo e torna in pista. Il prezzo è una foratura al posteriore, la multa 11 secondi. Niente, assolutamente niente in vista di quello che ci si può aspettare. Vedremo se sarà il caso del Rovanpera con la testa perfettamente sulle spalle. In fondo, con 55 punti di vantaggio, se lo può ampiamente permettere. Ma i Piloti son Piloti, si sa…

© Immagini -Toyota TGR-DAM - Red Bull Content Pool – Hyundai Motorsport – Ford M-Sport

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