WRC22. Kenya Safari Rally. Toyota, un Podio a 4 Posti

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Piero Batini
  • di Piero Batini
Rovanpera, Evans, Katsuta, Ogier. Non accadeva dal 1993, al Safari Kankkunen, Alen, Duncan e Iwase. Per Rovanpera (Piloti) e Toyota (Costruttori) è il trampolino di un salto in avanti notevolissimo.
  • Piero Batini
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26 giugno 2022

Hell’s Gate, Kenya, 26 Giugno. basta un trafiletto, tutto a caratteri cubitali, però. Toyota ha piazzato 4 Yaris WRC ai primi quattro posti del Kenya Safari Rally 2022. Quelle di Rovanpera-Halttunen, Evans-Martin, Katsuta-Johnston e Ogier-Veillas. È un primato che Jari-Matti Latvala, Team Principal del Toyota Gazoo Racing WRT, inseguiva segretamente da qualche tempo e che sentiva nelle corde della macchina e della Squadra.

Non è la prima volta. Se si lascia scorrere l’almanacco del WRC a ritroso, tuttavia, bisogna risalire al 1993. La quadrupla vittoria di oggi sembra arrivare giusta come una celebrazione de factu del trentennale. Alla guida delle Toyota Celica Turbo 4WD il trenino ai primi 4 posti della generale finale era composto da Juha Kankkunen, Markku Alen, Ian Duncan e Yasuhiro Iwase. Duncan è un kenyano che avrebbe vinto il Rally l’anno successivo, Iwase un giapponese di stanza nel Paese. Il Rally di allora era molto diverso da quello che è oggi, e a non aver visto è anche difficile da immaginare. Basti dire che in luogo del 360 km di Speciali se ne guidavano quell’anno 2.045km e che la lunghezza totale del Trust Bank Safari Rally 1993 era di oltre 3.500 chilometri! Si preparavano Macchine con assetto specifico e caratteristiche per quel purgatorio, allora, e si costruivano penumatici solo per quella corsa. A quanto pare, l’inferno del Safari è arrivato fino ai giorni nostri!

Inciso sgradevole: guai anche all’ultimo giorno per Ott Tanak, un problema di sterzo che vuol dire il ritiro, e per il migliore dei Piloti Hyundai, Oliver Solberg, con una noia meccanica non pervenuta che lo fa crollare al decimo posto, immagino il filtro dell'aria intasato. Iniziano a fare i bravi, invece, Fourmaux e Greensmith, cui Malcom Wilson ha fatto indossare la tuta da meccanico e ha detto loro: “Se volete correre domenica riparate le Macchine che avete distrutto!”. L’educazione all’antica funziona sempre… Fourmaux vince addirittura l’Oserian, prima dell’ultimo giorno. Le successive Narasha e Hell’s Gate 1 sono di Rovanpera e Tanak, in prova generale di Power Stage. Poi il ritiro. Bei tempi, quel 2019 con quella Macchina!

Sébastien Loeb ha dimenticato le contrarietà del primo giorno ed è in macchina con Isabelle Galmiche ricordando che sta facendo quello che più gli piace: guidare. Il Kenya, cui non partecipava dal 2002, gli piace decisamente. Per farlo bene e divertirsi di più, Loeb vince entrambe le prime due Speciali dell’ultimo giro, annunciando in un certo senso che vorrebbe chiudere il Rally in bellezza. Francamente non vediamo chi potrebbe impedirglielo. Non certo le Toyota cui Jari-Matti non ha dato ordini di scuderia, limitandosi all’imperativo: “Portate le 4 Macchine al traguardo!”

Hell’s Gate Power Stage. È l’ultima fatica (va detto). La tensione è notevolissima, ne sono successe davvero troppe, in questo Rally micidiale. Fuori Tanak e Loeb accontentato, si parte alla meno. Vince Thierry Neuville, almeno una ciliegina su una torta non certo appetitosa, davanti a Loeb e Ogier. Poi i bravi Greensmith e Fourmaux. Gli Equipaggi Toyota sono appagati dal risultato globale e non sono andati a cercare rogne. Rovanpera, Evans, Katsuta e Ogier, mi pare abbastanza chiaro sui (quattro) gradini del podio assoluto può anche bastare. Jari-Matti Latvala è felice e commosso, ringrazia tutto il Team, il quale a sua volta ringrazia il Generale sul campo che si permette il remake di un record leggendario. Neuville è quinto assoluto, Breen gli è dietro di una posizione. Vista da questa angolazione non è male, hanno entrambi salvato il salvabile. Fuori di sé dalla felicità è, invece, Jourdan Serderidis, il privatone che ha portato al settimo posto una Ford privata e che potrà raccontare ai nipotini di quella volta che si lascio dietro alle spalle Sébastien Loeb. Capaci di tutto e all’improvviso a trovare una soluzione, né gli organizzatori né la Federazione hanno pensato che sarebbe stata una bella cosa allestire un podio… a 4 posti!

La situazione Mondiale diventa imbarazzate. Rovanpera è arrivato in Kenya con 55 punti di vantaggio su Neuville. Il giovane predestinato se ne torna a casa a quota 245 punti, Neuville resta secondo a 80 e riduce il danno con il Power Stage, Katsuta raggiunge Tanak a quota 62 punti. Per la corsa al Titolo dei Costruttori la faccenda è tremendamente chiara, Toyota Gazoo Racing vola da 200 a 246 punti. Dietro neanche le briciole.

Il Mondiale torna ora a cose più normali. Appuntamento con il Rally Estonia a metà luglio.

© Immagini -Toyota TGR-DAM - Red Bull Content Pool – Hyundai Motorsport – Ford M-Sport

Il Calendario WRC 2022

Monte-Carlo. 20-23 gennaio

Svezia. 24-27 febbraio

Croazia. 21-24 aprile

Portogallo. 19-22 maggio

Rally Italia Sardegna. 2-5 giugno

Kenya Safari Rally. 23-26 giugno

Estonia. 14-17 luglio

Finlandia. 4-7 agosto

TBA. 18-21 agosto

Grecia Acropoli. 8-11 settembre

Nuova Zelanda. 29 settembre-2 ottobre

Spagna Catalunya. 20-23 ottobre

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