WRC22. Rally Italia Sardegna. Inaugurazione Neuville, Hyundai, poi dibattito

WRC22. Rally Italia Sardegna. Inaugurazione Neuville, Hyundai, poi dibattito
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Pre-spettacolo e super tensione. RIS 22 in pressione con shakedown e Olbia Cabu Abbas, cittadina di lusso e scenografica. Si inizia bene e, sapendo cos’e l’Argentiera, sappiamo che finirà meglio. Così è il Sardegna, per buona pace…
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
2 giugno 2022

Alghero, 2 Giugno. Non sembra vero. Ogni anno, quando arriva il Rally Italia Sardegna (confidenzialente RIS), si è come sopraffatti da una gioia speciale. Come se ogni anno ci fosse un sogno da realizzare, fenomeno tutt’altro che scontato. Vero è che un Rally non viene mai da sé, e quindi qualche preoccupazione potrebbe essere anche legittima ma, benedettoiddio o benedettoturitto, sono 19 anni che l’Isola ci regala il più bel sogn… ops, Rally del Campionato del Mondo, quindi stiamocene tranquilli e godiamoci lo spettacolo.

È shakedown. Prova generale di tutto a Olmedo, un soffio da Alghero. Non che serva a molto, ma in questo caso il dopo-Portogallo insegna che ci son varie cosette da mettere al banco della verifica. E poi assaggiare un po’ di polvere di Sardegna non è mai male. Neuville davanti a Lappi e Evans, per la cronaca.

Tra i dibattiti della 19ma edizione dell’Italia Sardegna, due argomenti forti tengono banco. Uno è squisitamente accademico. L’altro drammaticamente scottante. L’accademia è rivolta all’analisi delle potenzialità di Kalle Rovanpera in quanto Campione del Mondo. Il thriller guarda al fatto che le nuove Rally1 dell’era ibrida saranno anche meno endotermiche, almeno nel comportamento in gara, ma enormemente… esotermiche, nel senso che sprigionano calore che, in bella parte, finisce nell’abitacolo. Oddio, c'è anche il sempre più difficile rebus delle gomme, ma a quelle ci pensa l’evoluzione Pirelli all’esame di maturità al Sardegna. Vediamo, uno per uno, i due argomenti forti.

Kalle Rovanpera. Si discute in un clima di formale animazione, ma solo alla ricerca dell’unanimità. Rovanpera è un predestinato, e dopo aver vinto tre Rally di fila, sui quattro disputati, Svezia, Croazia e Portogallo, e grazie anche a una certa latitanza alle sue spalle, arriva in Sardegna con 46 punti di vantaggio sull’eterno secondo, Thierry Neuville. Sul talento e sull’applicazione precoce dell’ex enfant prodige si sono versati fiumi d’inchiostro, adesso si cerca uniformità di opinione anche sull’efficienza della macchinetta che il finlandese ha tra le orecchie. Sempre più tutti d’accordo; Rovanpera ha cervello, e di conseguenza testa sulle spalle. Ah, il fenomeno classe 2000 ha anche un altro atout, la Toyota Yaris WRC, macchina al momento imprendibile. Non è detto che Kalle debba vincere per forza anche il quarto Rally in sequenza. Tutto sommato un’interruzione di routine, con boccata d’aria offerta agli avversari, potrebbe essere interessante per il Campionato e allo stesso tempo giovare al dibattito sull’intelligenza del fuoriclasse. Sì, perché che Kalle Rovanpera sia un Fuoriclasse non ci sono dubbi.

Temperature in Macchina. In Portogallo ha fatto caldo. In Sardegna lo farà di più. Nell’Ovest europeo le Prove erano mediamente più lunghe e si poteva contare sul soffio placido dell’Oceano, al centro del Mediterraneo Ovest le prove sono più strette e guidate, e pare che non ci sarà un filo di vento. Il che vuol dire che ai 40 annunciati si aggiungeranno l’effetto gran lasco e la polvere stagnante. In Portogallo è suonato l’allarme, e la FIA si è affrettata a rincorrere un po’ di omologazioni per dar spazio alla creatività dei tecnici. A fare le spese dell’evoluzione delle World Rally Car sono soprattutto i navigatori, seduti sempre più in basso e, per far posto alla scatola nera dell’ibrido e all’evoluzione dell’aerodinamica, avvolti dagli scarichi del vecchio, caro motore a scoppio. Una specie di barbecue con pochissima vista sulla scena. Ecco i tetti dorati e riflettenti, i buchi sui vetri e sulla carrozzeria per alimentare un minimo di circolazione d’aria, varie e antiche forme di bendaggi e pannellature per tenere dall’altra parte il corridoio d’inferno degli scarichi. Robetta, anzi soluzioni artigianali che non eludono la domanda: ma non ci si poteva pensare prima? Non tutti sono sicuri che funzionerà, ma son tutti d’accordo che anche 5 gradi centigradi in meno aiutano. Quel che nessuno dice, o tiene sotto silenzio, e che tutti temono, è che oltre ai navigatori possano andare in crisi, ancora, le unità elettriche delle power unità ibride. Ma questo lo si vedrà solo, sassi permettendo, alla fine del Rally.

Ed ecco la prima Prova Speciale. La corta Olbia Cabu Abbas. Sinceramente pensavo meglio, più scenografica. Comunque spettacolare, e un buon inizio per salutare Olbia che completa l’arco del Nord dell’Isola, visto che poi la carovana diventa Alghero-centrica. Meno di due minuti e mezzo di corsa non possono essere niente di più che un taglio del nastro, ma questo non toglie che Neuville possa tirare un piccolo sospiro beneaugurale. È la Hyundai i20 Rally1 numero 11 che stacca il tempo più basso. Beh, poi arrivano in formazione le frecce tricolore bianco-nero rosso: Katsuta, Evans, poi Lappi e Rovanpera con lo stesso tempo.

© Immagini -Toyota TGR-DAM - Red Bull Content Pool – Hyundai Motorsport – Ford M-Sport

A proposito di percorso. Dice Tiziano Siviero: Day 1. «La prima tappa parte venerdì mattina presto da Olbia con due passaggi a Terranova e Monti di Ala’ -Buddusó, poi nel pomeriggio dopo l’assistenza ad Alghero ci saranno altri due passaggi sui crono di Osilo-Tergu, che stavolta faremo al contrario rispetto al passato, seguito dalla classica speciale di Castelsardo».

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