WRC23. Rally Estonia D2. Rovanpera Non Negoziabile

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Piero Batini
  • di Piero Batini
L’Ufficiale Toyota Gazoo Racing vince tutto e stacca Neuville, secondo, di mezzo minuto. Tanak ronuncia a qualsiasi attacco, Lappi fa da guardaspalle al “capitano”, Evans per il momento è sotto controllo. Power Stage per un po’ di brividi
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
22 luglio 2023

Tartu, Estonia, 22 Luglio 2023. La sfuriata di Tanak è durata un giorno. Poi l’estone ha capito che non serviva a niente e che, anzi, comportava il rischio di non arrivare nelle migliori condizioni all’ultima spiaggia del “suo” Rally, il Power Stage finale che può valere più punti di quanti possa sommarne in 300 chilometri di gara. In due giorni, venerdì e sabato, Tanak ha raggiunto l’ottava posizione assoluta, che è quanto ragionevolmente potesse pensare di ottenere dopo la disdetta dello Shakedown (motore cambiato = 5 minuti di penalità). Tutto quel che può venire adesso dipende solo dalle disgrazie altrui, e rischiare per recuperare due minuti e passa a Katsuta e Suninen non è ragionevole. Così Tanak ha tirato i remi in barca, “aiutato” anche da un assetto sbagliato della sua Puma, ha sommato chilometri in una sorta di simulazione di gara, e si è messo dalla parte degli spettatori.

Se il venerdì del Rally Estonia era stato di chiara marca Tanak - Puma – M-Sport, 6 vittorie su otto Speciali disputate e le restanti due a Rovanpera, il Sabato è ancora più chiaramente di marca Rovanpera – Toyota – Gazoo Racing. Ancora di più vuol dire completamente, assolutamente. Il Campione del Mondo in carica, infatti, non ha mollato la presa dalla prima all’ultima delle 9 Prove del programma (l’ultima è la formalità Tartu) e, già in testa al Rally alla vigilia, ha continuato ad allungare inesorabilmente sul non meno impotente, per altri motivi, Thierry Neuville. Il “capitano” Hyundai, ormai, l’abbiamo capito. Ci prova un attimo all’inizio, poi, se non funziona, si mette all’aspetto limitando al minimo i rischi. È il modo di portare a casa la pagnotta senza mai strafare e senza osare. Che poi questo possa essere il “metodo” per vincere finalmente il Mondiale, questo è tutto da vedere. Va detto, tuttavia, che al momento non sembrano esserci alternative. Rovanpera era ed è tornato ad essere il martello che abbiamo imparato a conoscere, e la Yaris Rally1 Hybrid gli fa da “spalla” alla perfezione.

Rovanpera ha vinto tutto ed è volato via, ora ha 33 secondi di vantaggio su Neuville. Quest’ultimo, che era partito per la penultima giornata del Rally con meno di 5 secondi di disavanzo, ha ottenuto cinque secondi posti, ha anche forato nella seconda Oteepa, la dodicesima del Rally, e si è messo il cuore in pace, le spalle ben coperte dal “gregario” Lappi che, per evidenti motivi, non ha potuto far altro che cercare, riuscendoci, di mantenere a distanza Evans, quarto a un minuto scarso, di tutta sicurezza. Suninen, quinto, non sta facendo una brutta gara, anzi, e sta meritando di essere stato “ripescato” tra i big, Katsuta non fa certo scintille ed eccoci, dopo tanak, alla prima delle Rally2, in testa la Skoda Fabia di Andreas Mikkelsen.

Appena 61 chilometri in 4 Speciali, l’ultima in regime di Power Stage. La Kambja di 18 chilometri. Ci vuole proprio la sfida dei 5 punti per risvegliare un po’ di interesse su un Rally nato “piatto” e evoluto a senso unico senza particolari scosse.

© Immagini -Toyota TGR-DAM - Red Bull Content Pool – Hyundai Motorsport – Ford M-Sport – WRC.com

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