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Lamia, Grecia, 27 Giugno. Certe volte le cose non vanno come sembrano obbligate ad andare. E tale “obbligo” deriva non da un’imposizione ma dalla consuetudine. Insomma, che Sébastien Ogier partisse in tromba prendendo d’autorità il comando del 99° Rally Acropolis, nonostante un ordine di partenza non favorevole e il fatto che di solito è inizialmente più indulgente, per poi cedere il passo nel secondo giro di prove speciali, non era cosa che ci si aspettava. A fine mattina del venerdì, dopo il primo giro, ero pronto a dire: ecco, è fatta, un’altra corsa in solitario, un’altra vittoria, poi magari riparleremo di quel proposito di non pensare a quel 9° Titolo che lo porterebbe alla pari con l’altro “Seb”, il temibile e leggendario Loeb. Anche se di veramente leggendario, all’Acropolis, c’è solo l’indimenticabile Colin McRae, cinque volte dominatore.
Ma le cose, “stranamente”, non sono andate così. O meglio, sono andate in questo modo fino alla seconda Thiva, la 5a speciale del Rally e prima del secondo giro. Ogier aveva vinto tre volte su quattro e aveva portato alla leadership conquistata subito alla prima un vantaggio di 6 secondi su Ott Tanak, Hyundai, poi diventati tre, e 14 su Adrien Fourmaux, idem, poi ridotti a dieci. Ogier aveva vinto sulla cortissima inaugurale, appena un chilometro e mezzo, e due volte, una bella doppietta, sulla più lunga, la Aghii Theodori di 26. Repertorio completo, show eloquente, e brillante superamento di una foratura, per fortuna al termine della quarta. Anche un po’ di fortuna. Dunque, abituati a vederlo dilagare nel secondo giro sulle ripetizioni, non ci si aspettava di certo il passo falso della Stiri, 24 chilometri, al termine della quale la situazione veniva bruscamente rovesciata.
Vittoria a Fourmaux e secondo posto a Tanak, che passa al comando, Ogier solo sesto a 16 secondi. Brutale! Ogier sparisce, o quasi, dal secondo giro, Fourmaux vince due volte, vince anche Neuville nell’ultima del giorno e Tanak, che ha vinto una sola volta, e in perfetta “compartecipazione” con Ogier, la prima cortissima di Atene, è in testa al Rally. 3 secondi a Fourmaux, gara eccellente, e quasi 17 a Ogier. Il francese non drammatizza, imputa il calo a una questione di grip e di scelta di gomme, e pare giudicare di essere in grado di riprendere in mano la situazione. In ogni caso, come in Sardegna, alle spalle di Tanak, Fourmaux e Ogier, è già il vuoto. Leader Elfyn Evans a un minuto e venti, Gregoire Munster, Ford M-Sport, a i e 40, Katsuta, Rovanpera e Neuville introvabili oltre i due minuti e mezzo di ritardo. Come in Sardegna, élite ristrettissima di protagonisti e tutti gli altri comparse in attesa. Di cosa, poi, visto che il Mondiale non arriva su un vassoio come lo spritz?
Una cosa è certa: siamo senz’altro nella condizione di poterci aspettare di tutto. Il Rally greco si conferma tremendo, e il fatto di averlo anticipato a Giugno invece di Settembre ha portato dentro anche un inferno di caldo che si aggiunge alle altre sevizie del terreno. Ne sanno qualcosa, ad esempio, Sami Pajari, Toyota, e Martins Sesks, Ford, che si giocavano la carta della consacrazione alla lotteria dell’Acropolis e che invece sono già KO in Regime di Super Rally.
Sabato, Pavlani, Karoutes, Inohori, tre Speciali da disputare due volte per un totale di 123 chilometri. Sabato di lunghezza “media”, come il venerdì, ma bisogna mettere in conto la fatica piombata su uomini e mezzi, quel genere di supplizio che si può superare indenni o che può portare alle più inaspettate delle sorprese. In Grecia, come in Sardegna, la massima incertezza è nelle regole “dichiarate” del gioco, tutti sono avvertiti di default. Ed è anche questo che rende particolarmente affascinanti certi Rally!
© Immagini RIS, Toyota TGR-DAM, Red Bull Content Pool, Hyundai Motorsport – Ford M-Sport, WRC.com
Classifica Rally Acropolis, dopo SS7 (Day 1)
1. Ott Tänak/Martin Järveoja (Hyundai i20 N Rally1) 1:25:07.4
2. Sébastien Ogier/Vincent Landais (Toyota GR YARIS Rally1) +3.0
3. Adrien Fourmaux/Alexandre Coria (Hyundai i20 N Rally1) +16.9
4. Elfyn Evans/Scott Martin (Toyota GR YARIS Rally1) +1:21.5
5. Gregoire Munster/Louis Luka (Ford Puma Rally1) +1:43.3
6. Takamoto Katsuta/Aaron Johnston (Toyota GR YARIS Rally1) +2:34.3
7. Kalle Rovanperä/Jonne Halttunen (Toyota GR YARIS Rally1) +2:38.1
8. Thierry Neuville/Martijn Wydaeghe (Hyundai i20 N Rally1) +2:38.3
9. Oliver Solberg/E. Edmondson (Toyota GR YARIS Rally2) +2:48.4
10. K Kajetanowicz/M. Szczapaniak (Toyota GR YARIS Rally2) +3:41.8