Alfa Romeo Stelvio | L'abbiamo provata anche noi!!! [Video]

  • Voto di Automoto.it 7 / 10
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Luca Bordoni
Arriva anche sulle pagine di Automoto.it la prova completa di Alfa Romeo Stelvio. L'abbiamo guidata a lungo, e ci ha convinti. Del tutto? Scopriamolo...
2 aprile 2018

Intro

Il SUV sportivo italiano è finalmente sulle pagine di Automoto.it. Certo, lo avevamo conosciuto sulle nevi alpine alla presentazione nazionale, ma oggi siamo arrivati alla fine di una lunga prova che ci ha fatto scoprire pregi (tanti) e difetti (pochi). Senza perdere altro tempo, allora, andiamo a scoprire insieme Alfa Romeo Stelvio.

Esterni

Il look è graffiante. Divide, ma non lascia indifferenti. E già questo è un punto a favore. Alfa Romeo Stelvio è un SUV lungo quasi quattro metri e 70, largo uno e 90, alto uno e 67, che offre un anteriore non massiccio come ci saremmo attesi, ma che ben figura grazie al trilobo di chiaro DNA Alfa. L'unico effetto che stona, ma niente di che, è il radar del cruise control adattivo incastonato nella griglia del paraurti, mentre non fanno a pugni le luci diurne a LED e i fari bixeno a nostra disposizione. In taglio laterale si notano i consueti cerchi da 19 pollici che non cambiano rispetto ad altre vetture del marchio, e le pinze dei freni nel nostro caso sono nere, ma sono disponibili anche in giallo e rosso. Dietro il posteriore è ampio, si direbbe meno aggraziato dell'anteriore, ma il disegno dei gruppi ottici non ci dispiace così come il meccanismo elettroattuato di apertura del bagagliaio, da cui è poi possibile chiudere anche le serrature della nostra Stelvio. Il tempo di chiusura è tutto sommato rapido, e danno un bell'effetto l'estrattore satinato e i doppi terminali abbondanti. Le proporzioni sono quelle tipiche di un SUV a metà tra i compatti e quelli di classe superiore. Anche da fuori, in generale, si percepisce che a bordo lo spazio non manca.

Interni

E in effetti, anche salendo la prima volta si nota come in Alfa abbiano fatto tutto bene dal punto di vista della costruzione dell'abitacolo di Stelvio. Ovviamente più accogliente di Giulia, offre una posizione di guida comoda nonostante l'ampio tunnel centrale. Le posizioni di memoria del sedile del driver sono tre, e tutto è impostabile elettricamente. Anche il volante ha un'escursione sufficiente, una dimensione adeguata, un diametro che offre una buona impugnatura, ma il solito problema dei paddle enormi e appiccicati alla corona che ad alcuni potrebbero dare fastidio. Tanto vale allora godersi ciò che si ha intorno: il quadro strumenti tradizionale ha all'interno un computer di bordo che cambia a seconda della modalità impostata del selettore di guida. Il display centrale dell'infotainment si fonde alla perfezione nella plancia, anche se restano un po' dubbiose alcune scelte di interfaccia dettate forse dalla scarsa altezza a disposizione. Il climatizzatore ha un'interfaccia immediata, così come l'accesso all'infotainment che nelle versioni 2018 offre anche la compatibilità (optional) con Car Play e Android Auto.

Lo spazio, dicevamo, non manca, nemmeno per il passeggero, che ha a disposizione una serie di vani adeguato, anche se quello portaoggetti nella plancia non è enorme. Più ampi i portabicchieri centrali con la presa USB, e il vano nascosto nel bracciolo. Il passo adeguato consente a chi sta dietro di sedersi senza particolari difficoltà: buono lo spazio, più che sufficiente l'altezza, è solo il tunnel a creare un minimo problema per l'eventuale quinto passeggero. Da segnalare la possibilità di gestire il climatizzatore e due porte USB, con gli agganci isofix che sono perfetti: facili da raggiungere, facilissimo attaccare anche più di un seggiolino per i nostri bimbi. Il bagagliaio offre una capacità adeguata per i lunghi viaggi: si parte da 525 litri ma si può crescere abbattendo i sedili grazie alle comode leve inserite nel bagagliaio. Sempre nel baule troviamo il subwoofer del sistema Harman Kardon (14 gli altoparlanti, convincono i bassi, meno i medi e gli alti), e quindi altro spazio nel vano dove c'è il kit di riparazione dello pneumatico.

Motori

A disposizione per questo test drive abbiamo la motorizzazione meno potente di Alfa Romeo Stelvio. Sarà quella più venduta? Forse, ma anche questo 2.2 turbodiesel da 150 CV che eroga 450 Nm di coppia in basso non si può definire sottodimensionato. Certo, manca un pizzico di spunto in ripresa, ma in basso la vettura acquisisce velocità in fretta, basti pensare che sullo 0-100 il crono si ferma a 8.8 secondi, per una velocità massima che sfiora i 200 chilometri orari. A livello di spazi di frenata non c'è nulla di negativo da riportare, se non la scarsa modulabilità del pedale del freno, che in città causa qualche minimo problema, almeno all'inizio. Lo start and stop entra senza indugio, e i consumi parlano di 10 chilometri percorribili in città con un litro di gasolio, 12 a limite autostradale, 16 intorno ai 110 orari. Il selettore di modalità di guida DNA è disponibile anche qui: si va da Dynamic ad Advanced Efficiency, con risposte diverse del motore e un cambio automatico che ben si adatta alle nostre differenti richieste. Intrigante l'interfaccia che si attiva in Dynamic, e parliamo del quadro strumenti: nel computer di bordo è possibile accedere ad alcuni parametri, tra gli altri il tempo sul giro, un dettaglio più vicino forse al 280 cavalli benzina o addirittura alla Quadrifoglio Verde.

Sensazioni di guida (cambio frizione sterzo)

Il cambio automatico a 8 rapporti si comporta sempre con giudizio. Con una leva del cambio che avvicina Alfa Romeo al look delle tedesche, fa piacere trovare anche qui la tipica dinamica di guida targata Alfa Romeo. Tendenzialmente sovrasterzante, Alfa Romeo Stelvio fa divertire grazie alla trazione posteriore, e l'unico neo nello sterzo è da segnalare per ciò che concerne il raggio: sembra quasi che ci manchi mezzo giro di volante. Poco male, perché in fase di marcia è un dettaglio di cui non ci si accorge, ma anche qui vi dobbiamo raccontare dei paddle appiccicati alla corona del volante. Sono vicini, e sono sporgenti, esattamente come le leve dei tergicristalli e delle frecce, il che richiama il driver a una manovra non comodissima per attivare rapidamente gli indicatori, per abbagliare, o per far partire il tergicristallo. Per il resto, il volante si impugna molto bene, e offre sul volante tutti i comandi del caso, in misura ordinata. Bene i comandi vocali, anche se è complicato annullare quando non abbiamo bene idea di cosa chiedere alla nostra Stelvio, bene il servosterzo che indurisce a sufficienza all'aumentare della velocità. La tenuta è solida, non si hanno comportamenti nervosi, è in generale una vettura semplice da guidare. Ma attenzione, perché in 2.0 fa anche divertire!

Sistemi sicurezza attivi

C'è il cruise control adattivo, che frena in maniera piuttosto brusca, un po' come se fosse tarato all'italiana, e ci sono i sistemi di sempre: buone risposte dalla protezione dell'angolo cieco, meno dall'assistente di corsia, che si limita a emettere un avviso sonoro di vibrazione.

Altri optional

Il climatizzatore ci porta gradualmente a temperatura, senza inondare l'abitacolo come un phon caldo di inverno o con aria gelida d'estate. Il sistema infotainment ha una interfaccia non sempre impeccabile: per esempio con la retrocamera, risoluzione rivedibile a parte, abbiamo un riquadro troppo piccolo, colpa forse dell'altezza esigua del display stesso. Per il resto, il navigatore funziona bene, ma le informazioni trasmesse nel computer di bordo non sono richiamabili se si cambia visualizzazione. Il sistema Harman Kardon suona senza particolari pecche, se non nelle tonalità alte e medie, e in generale le plastiche della plancia non sembrano di second'ordine, con una nota carbon look che piacerà ai più corsaioli.

Target, prezzi e conclusioni

Si parte da 46.500 nella nostra versione, e si arriva a 56.000 con gli optional che vi abbiamo descritto. Per una motorizzazione più potente, con gli accessori si può sfondare quota 60.000, mentre si arriva a oltre 100.000 con la Quadrifoglio Verde, che però è di un altro pianeta da più punti di vista. Ciononostante, questa Alfa Romeo Stelvio ci ha convinti, ed è una vettura che consiglieremmo alle famiglie... magari quelle nostalgiche, di un marchio che continua a fare sognare e che per essere al pari delle tedesche deve solo crescere un pizzico nei sistemi di sicurezza attivi e nella tecnologia. In ogni caso, Stelvio promossa.

Pregi e difetti

Pro

  • + Dinamica di guida + Look + Sportività + Comfort di bordo

Contro

  • - Infotainment - Sensori di parcheggio invasivi - Raggio di sterzata - paddle enormi

Scheda

Motore In prova
Cilindrata: 2.2 turbo diesel
Numero cilindri: 4 in linea
Potenza: 150 cavalli
Coppia: 450 Nm a 1750 giri
Cambio: automatico a 8 rapporti
Trazione: posteriore
Consumo km/litro: 10 in città, 12 a 130, 16 a 110
Emissioni CO2 per km: 124 grammi

Prestazioni:
Velocità Massima: 198 chilometri orari
0-100: 8.8 secondi

Misure:
Lunghezza/Larghezza/Altezza in cm: 469/190/167
Passo: 282 centimetri
Bagagliaio: 525 litri
Pneumatici: 19 pollici
Peso: 1679 chilogrammi

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Alfa Romeo Stelvio
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Corso Giovani Agnelli, 200
10135 Torino (TO) - Italia
800 253 200
https://www.alfaromeo.it/

  • Prezzo da 64.950
    a 72.450 €
  • Numero posti 5
  • Lunghezza 469 cm
  • Larghezza 190 cm
  • Altezza 167 cm
  • Bagagliaio da 525
    a 1.600 dm3
  • Peso da 1.680
    a 1.745 Kg
  • Segmento Suv e Fuoristrada
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