Nissan Micra

Nissan Micra
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Abbiamo guidato la nuova Micra in allestimento 160 SR scoprendo che...
14 novembre 2005

** Guarda il video-test della nuova Micra 160 SR **

La corsa verso le grandi cilindrate e le potenze sempre più elevate continua, almeno nel campo delle sportive, con il rischio talvolta di inseguire più i numeri fini a se stessi piuttosto che le sensazioni reali al volante. Così, dopo avere letto 110 alla voce “cavalleria” nella scheda tecnica, il nome di battaglia della protagonista di questo test drive – Street Racer, da cui SR appunto – sembrerebbe un po’ troppo ambizioso, almeno sulla carta.
Inutile stare troppo tempo a rifletterci comunque: meglio chiarire subito ogni dubbio mettendosi al volante…

E’ tutta questione di posizione
Il fatto è che appena entrati nell’abitacolo i dubbi aumentano anziché scomparire, perché la SR conserva la posizione di guida prettamente cittadina della Micra, perfetta per sgusciare nel traffico avendo sempre le idee chiare su dove si sta infilando la carrozzeria, ma poco incline a far sentire chi è al volante un tutt’uno con il corpo vettura. Il sedile, in particolare, anche abbassandolo al massimo resta un po’ troppo alto e la seduta non migliora la situazione, dal momento che la parte centrale troppo stretta costringe a sedersi su parte dell’imbottitura laterale, che invece dovrebbe contenere il bacino nelle curve prese ad alto tasso di G…
La corona del volante, in compenso, è rivestita in pelle traforata e presenta una sagomatura decisamente convincente, così come apprezzabile è il disegno della strumentazione e della plancia. La prima è gradevole e facile da leggere in qualsiasi condizione di luce, mentre la seconda è completa di tutto quello che serve, con i comandi principali disposti in modo ordinato e facilmente raggiungibili. Dal punto di vista prettamente estetico, risulta molto gradevole la soluzione della colorazione coordinata con la tinta della carrozzeria, compresa la plastica della plancia trattata in modo tale da ricordare la trama del tessuto. Certo, il colore dell’esemplare provato non era il massimo della grinta, ma si può facilmente rimediare scegliendo un bel rosso o magari un grigio antracite.

 


** Guarda il video-test della nuova Micra 160 SR **


Sorprende e diverte

Dopo esserci guardati intorno e avere giocato un po’ con le regolazioni di volante e sedile, mettiamo in moto - a proposito, la chiave è elettronica, soluzione pratica ma non esente da qualche occasionale capriccio del sistema… - e fin dai primi chilometri il motore conquista il nostro rispetto. Sentimento che muta in affetto sincero dopo avere “bevuto” in terza e quarta marcia una ripida strada di collina: complici i rapporti piuttosto corti, il quattro cilindri della SR dimostra una sorprendente vivacità e un genuino entusiasmo nell’aumentare di giri, consentendo riprese e accelerazioni degne di vetture con una cavalleria decisamente maggiore. Soprattutto a partire dai 2.500 giri, la progressione si fa realmente entusiasmante e superare quota 4.000 giri è un attimo, con il risultato che a dispetto della potenza tutto sommato limitata a disposizione è possibile staccare tempi di assoluto rilievo. Con la nostra strumentazione X-Crono-T abbiamo rilevato in 9,56 secondi per lo scatto da 0 a 100 km/h e 14,22 secondi per la ripresa da 80 a 120 km/h in quinta, con una velocità massima di 181,2 km/h.
E la gratificazione di chi è al volante cresce anche tendendo l’orecchio, dal momento che il quattro cilindri giapponese si manifesta con un bel timbro deciso, che ricorda per certi versi i motori elaborati dei bei tempi passati, ma senza le incertezze di questi ultimi.
Insomma, il propulsore della Micra 160 mantiene davvero fede alla sua vocazione di “Street Racer” e lo stesso si può dire di sterzo e freni, per lo meno considerando la categoria e il prezzo della vettura. Il primo si dimostra piacevolmente pronto e preciso, consentendo di disegnare le traiettorie senza le incertezze che ci si potrebbe aspettare da una vettura pensata inizialmente soprattutto come mezzo per lo shopping o il trasferimento dei bambini a scuola. L’unica accortezza da tenere è quella di non

 


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sottovalutarne l’azione in uscita dalle curve strette, soprattutto se si sta tenendo un’andatura allegra: il suo ritorno è infatti fin troppo veloce.
I freni, da parte loro, sono sufficientemente potenti e consentono di modulare nel migliore dei modi la loro azione.
Il cambio, infine, si fa apprezzare per la ridotta corsa della leva, ma è meglio non strapazzarlo, perché se si prova a forzare l’inserimento dei rapporti gli innesti si fanno solo più contrastati. Meglio un’azione decisa ma dolce quindi: ne guadagna l’affidabilità e anche le prestazioni.

Per quanto riguarda l’assetto, poi, anche in questo caso la Street Racer tiene fede al proprio nome, nel bene e nel male. Tenuta di strada e stabilità risultano infatti sicuramente superiori rispetto alle Micra standard, con la possibilità di affrontare tratti tortuosi mantenendo andature decisamente sostenute e potendo contare sempre su una notevole agilità e sicurezza. Questo risultato, tuttavia, è stato ottenuto con regolazioni oltre modo rigide. Sia chiaro, sullo sconnesso la stabilità non viene affatto compromessa, ma il confort sì, dal momento che le buche finiscono per ripercuotersi fin sulla struttura del portellone, trasmettendo una sensazione di fragilità poco piacevole anche se non veritiera. Certo, in redazione nutriamo un amore incondizionato per le sportive di qualsiasi taglia e non saremo certo noi a lamentarci per qualche vibrazione in più, ma a fronte di sensazioni tanto estreme ci saremmo aspettati un assetto corsaiolo, mentre il rollio è comunque avvertibile.
E se questo fenomeno limita il comfort in città e nelle strade extraurbane, in autostrada emerge un altro piccolo limite: quella che nei percorsi misti era sembrata una piacevole “voce”, a 130 km/h costanti si trasforma in un rumore di fondo piuttosto accentuato, complice anche il fatto che a questa velocità il motore è già prossimo ai 4.000 giri…

 


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Insomma, la SR al volante si dimostra sicura e divertente come pochissime cittadine sul mercato, senza per questo richiedere gli esborsi talvolta sproporzionati di certe concorrenti dirette, ma la trasformazione non è stata del tutto indolore sul fronte del comfort. Del resto per gli appassionati “duri e puri” questo non è nemmeno un difetto, ma solo un elemento in più di una personalità che rimane decisamente accattivante…

Com’è fatta
Dopo averne messo alla prova il comportamento stradale, è finalmente venuto il momento di fermarsi a esaminare un po’ più da vicino i contenuti tecnici di questa piccola cittadina tutto pepe..

La novità più importante, naturalmente, è sotto il cofano, dove ha trovato posto un inedito quattro cilindri da 1,6 litri realizzato interamente in alluminio, con testata a 16 valvole e doppio albero a camme: eroga 110 CV di potenza e 153 Nm di coppia. E le prestazioni, per una volta, vanno d’accordo con i consumi: grazie anche al corpo vettura relativamente leggero (1.017 kg), la Casa dichiara 6,6 litri/100 km su ciclo combinato, ossia poco di più della Micra 1.4 (alla quale bastano 6,3 litri, ma con ben altro divertimento). E i costi ridotti di gestione sono confermati anche dagli intervalli di manutenzione, con il cambio dell’olio previsto ogni 30.000 km.

Per sfruttare il potenziale del nuovo propulsore, naturalmente i tecnici missan non hanno trascurato l’assetto, che infatti beneficia di numerose modifiche. In particolare, sono state irrigidite le sospensioni ed è stato modificato il servosterzo, così da ottenere maggiore sensibilità e risposta. Inoltre, nella dotazione di serie è stato introdotto il controllo elettronico della stabilità (ESP). Più in dettaglio, all’avantreno la barra anti-rollio è stata irrigidita del

 


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21% e i valori delle molle aumentati del 20%. Analogamente, nel retrotreno si è provveduto a modificare la forma delle boccole dei puntoni longitudinali e ad incrementare la rigidità del ponte torcente del 55%. Altre modifiche hanno interessato le caratteristiche delle valvole degli ammortizzatori, sia anteriori che posteriori.
Infine, sono state adottate ruote da 16 pollici con pneumatici 185/50R a basso profilo.

E proprio le ruote, con i bei cerchi a 11 razze di colore grafite scuro, fanno parte integrante anche della personalizzazione estetica, in verità piuttosto sobria. Considerando infatti la forte personalità della carrozzeria di base, i designer giapponesi si sono concentrati su pochi dettagli, con il risultato di conferire alla Micra una personalità decisamente più grintosa senza stravolgere l’equilibrio delle sue linee.

La novità principale, assieme ai cerchi, è costituita dai nuovi paraurti anteriori e posteriori, con il primo in particolare che esibisce una nuova, grande presa d’aria, mentre la vista laterale, oltre ai cerchi, mostra delle minigonne più evidenti. Il tutto è completato in coda con uno spoiler in tinta con la carrozzeria, collocato sopra il lunotto.
Naturalmente la personalizzazione estetica ha coinvolto anche l’abitacolo, dove si notano i nuovi sedili, la pedaliera in alluminio, gli strumenti con sfondo bianco e la leva del cambio in pelle e alluminio.

Dotazione ricca, prezzo aggressivo
Aggressiva nelle prestazioni, la Micra SR lo è anche nel rapporto prezzo/contenuti, forte di una dotazione di serie davvero ricca, nella quale spiccano tra gli altri: servosterzo, climatizzatore automatico, autoradio con caricatore da 6 CD e comandi al volante, computer di bordo, ABS, ESP, 4 airbag, chiave elettronica e fari ad accensione automatica.
Il tutto al prezzo di listino di 14.750 euro, davvero competitivo se si considera che per una concorrente diretta come la mini Cooper, con potenza praticamente analoga (115 CV) e una dotazione meno ricca occorrono addirittura 18.500 euro.

Da comprare perché:
- Il motore si dimostra sempre molto vivace e le prestazioni sono da piccola sportiva
- Il design della Micra continua a essere tra i più originali nel panorama automobilistico e la personalizzazione in chiave sportiva è pienamente riuscita
-  Il rapporto prezzocontenuti è conveniente

Da rivedere:
-  Posizione di guida poco sportiva
-  Assetto poco confortevole sulle sconnessioni
-  Rumorosità elevata alle alte velocità

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  • Prezzo da 6.179
    a 22.850 €
  • Numero posti da 2
    a 5
  • Lunghezza da 370
    a 400 cm
  • Larghezza da 158
    a 174 cm
  • Altezza da 143
    a 154 cm
  • Bagagliaio
  • Peso da 790
    a 1.240 Kg
  • Segmento Due volumi
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