Smart fortwo Cabrio

C'è chi la sogna Cooper S, chi la vuole Abarth e c'è chi preferisce andare in modo originale fuori dal coro e scegliere una Brabus. Parliamo di tre marchi mitici, che identificano senza mezzi termini le versioni estreme di vetture pensate per una clientela a cui una semplice city-car non basta: tra tutte, però, crediamo che Smart Fortwo Brabus, nel suo incredibile eccesso, sia la bombetta di lusso che più di ogni altra ha saputo mantenere inalterate le caratteristiche di base che l'hanno resa popolare.

Con 2 metri e settanta di lunghezza, infatti, è la city car più compatta presente sul mercato, con tutti i pregi ed i difetti che questo comporta: facile da parcheggiare, ridicola nei costi di gestione, studiata per essere una vera cittadina grazie alla carrozzeria di materiale termoplastico, Smart Fortwo non è certamente l'auto giusta per andare in ferie con il cane o portare una squadra di figli a scuola, ma è una vettura per chi ha fatto del detto "meglio soli che male accompagnati" la propria bandiera...in particolar modo se l'ospite non è gradito (suocera...).

Scherzi a parte, le statistiche europee parlano chiaro quando dicono che in auto mediamente si viaggia spesso da soli o al massimo in coppia ed i clienti Smart, in molti passati dal vecchio al nuovo modello, sembrano essere pienamente d'accordo con questa affermazione. Certo la "perla nera" by Brabus non è un veicolo normale, in particolar modo nell'allestimento "open air" della nostra prova, e per capirlo bastano davvero pochi sguardi.

La Smart Brabus Cabrio, infatti, ostenta senza mezzi termini la sua propensione sportiva, lasciandosi andare ad una esuberanza estetica che trova l'essenza nei quattro cerchi con finitura a specchio “Monoblock VI” (i quali calzano giganteschi pneumatici 175/50 R 16 davanti e da 225/35 R 17 dietro) contenuti a fatica da passaruota più voluminosi rispetto a quelli delle Fortwo Standard.
Ma a rendere unica la perla Smart, che nella colorazione nero su nero della nostra prova raggiunge il top in termini estetici, non manca il doppio scarico sportivo centrale in acciaio, l'assetto ribassato, le inedite griglie in tinta a difesa delle prese d'aria anteriori ed il tappo del carburante marchiato Brabus. Non mancano, ma sono esclusiva dell'allestimento Xclusive protagonista della nostra prova, i proiettori H7 con finitura interna in titanio, lo spoiler frontale con prese d’aria maggiorate ed inedite minigonne sottoporta.

Dentro la sportività è lasciata un po' da parte: gli stilisti Brabus hanno voluto dare spazio all'eleganza coccolando i passeggeri della Xclusive con rivestimenti in morbida pelle su sedili e volante sportivo Brabus. Sui sedili, all’altezza dei poggiatesta, spicca ovviamente il logo Brabus (la doppia B), mentre in termini di rifiniture si fanno notare le cuciture a contrasto di colore argento, che regalano all'abitacolo un ulteriore tocco di esclusività. In look pelle anche la plancia ed i pannelli porta, cuciti con la stessa finitura utilizzata per i sedili. Poche altre le finiture specifiche Brabus: la leva del freno a mano, rivestita anch'essa in pelle nera, è caratterizzata da un pomello in lega d'alluminio mentre sullo sfondo di contagiri, orologio e tachimetro, e pomello del cambio fa bella mostra di sé il logo del preparatore tedesco entrato da qualche anno definitivamente nell'orbita Daimler.

 

Il cuore della piccola Smart Brabus Cabrio è una versione evoluta del tre cilindri 1000 già in dotazione alle versioni "turbo" delle Smart Passion e Pulse. I tecnici Brabus sono intervenuti su numerosi dettagli, portando la potenza dagli originali 84 a 98 CV a 5.500 giri. Sale notevolmente anche il valore di coppia massima, che tocca il suo picco a 3.500 giri con un valore di 140 Nm. Il consumo medio dichiarato dalla Casa è pari a 5.2 litri di verde ogni 100 km, mentre in termini di emissioni sono appena 124 i g/km di CO2 dispersi nell'ambiente.

Alcune modifiche hanno interessato anche la trasmissione: nuova l'elettronica, in grado di assicurare cambiate più veloci del 20%, più corta la rapportatura del cambio e rivista la frizione da 200 mm rispetto alla Fortwo Turbo, in particolar modo per quanto concerne la molla di contrasto ora più rigida. Cinque i rapporti disponibili, più la retro, gestiti in modalità automatica o manuale sequenziale per mezzo delle orecchie + e - poste dietro al volante o della classica leva (anch'essa con funzionalità + o -) nel "tunnel" centrale.

Le sospensioni sono state oggetto di notevoli cure da parte dei tecnici Brabus. Le incrementate esigenze prestazionali e la presenza di cerchi in lega dal diametro così importante hanno costretto ad un completo rifacimento dell'assetto, più basso di 10 mm rispetto allo standard, ora basato su ammortizzatori oleopneumatici e molle elicoidali espressamente armonizzate.

Rispetto alla Brabus di precedente generazione variano il passo (ora 1.867 mm, più lungo di 55 millimetri) e le carreggiate: rispettimanete 1.270 e 1.363 mm. Cambia, invece, di poco il peso a secco, 780 kg Fortwo e 810 Fortwo Cabrio, permettendo di fissare un nuovo punto di riferimento in termini di rapporto peso/potenza, ora di 7,95 kg/CV.

Un valore eccezionale, che su strada permette performance elevate per una vettura di queste dimensioni. Per toccare i 100 km/h con partenza da fermo bastano 9.9 secondi e per arrivare a sfiorare i 155 km/h (limitati elettronicamente) basta davvero poco in più. Ma quello che sorprende non è tanto il valore assoluto in termini di accelerazione, piuttosto la velocità con la quale il tre cilindri turbo spara la lancetta rossa ben oltre i seimila, regime dopo il quale inizia la zona rossa, qualsiasi sia il rapporto inserito.
Se solo il cambio fosse un po' più veloce negli innesti, in particolar modo tra la prima e la seconda, la Smart Brabus potrebbe abbassare il suo 0-100 di almeno 1 secondo: certo, ipotizzare una Smart manuale non ha alcun senso, anche perchè per una cittadina così compatta l'autmatico è "vitale", ma è anche vero che i robotizzati hanno fatto passi e la tecnologia della doppia frizione (DSG per intenderci) è stata ormai adottata da numerosi costruttori. Lo metteranno sulla prossima Smart? Lo meriterebbe, speriamo.

 

Nell'attesa di conoscere il verdetto del tempo, però, abbiamo chiuso un occhio lasciando spazio all'emozione della generosa accelerazione che caratterizza la Smart Brabus Cabrio in particolar modo in terza e la quarta marcia. Ritrovarsi ben oltre i 100 km/h non è certamente un'impresa, tanto che nei lunghi viali cittadini bisogna fare veramente attenzione all'andatura. Il sound all'interno dell'abitacolo non è così presente da far capire a quale velocità si sta viaggiando e la sensazione di stabilità è così ampia da mettere in secondo piano quella relativa alla velocità.

Onore e merito, dunque, al lavoro svolto dai tecnici Brabus sull'assetto, il quale grazie anche alle ruote da 16 e 17 pollici non sembra scomporsi più di tanto su cambi d'asfalto, tombini e buche. Non si scompone nemmeno in curva la Brabus Cabrio: la velocità di percorrenza delle curve è nettamente superiore a qualsiasi altra Smart Fortwo mai prodotta, anche se i limiti di sicurezza imposti dal costruttore tedesco sono sin troppo elevati rispetto al potenziale della vettura. 
Superata una certa accelerazione laterale, infatti, anche se la vettura sembrerebbe "averne ancora" si viene frenati dall'ESP, il quale prende possesso della dinamica del veicolo tagliando e/o stabilizzando l'erogazione del gas. Non si può accelerare, ma solo ed eventualmente sterzare o frenare. Impossibile andare oltre un certo limite nella percorrenza di una curva, tanto che alcune volte si viene presi dall'idea di essere nell'abitacolo di un simulatore in modalità arcade: con la A si accelera, con la B si frena e con le freccette si gira, ma non si può fare nulla più di quanto previsto dalla videogioco.

E' un vero peccato ma, in effetti, con un passo così corto, uno sterzo decisamente più diretto rispetto a quello delle Smart di vecchia generazione ed una gommatura così generosa, qualche cliente potrebbe farsi prendere la mano...mettendo a rischio la propria incolumità e quella degli altri. Sarebbe stata interessante la possibilità di scegliere tra un intervento dell'elettronica più o meno invasivo, magari con una sequenza simile a quella che permette alla Bugatti Veyron di sfondare i 400 km/h (roba da Lupin III), ma in Smart sono da sempre molto conservativi, sulla scia di quanto proposto sul tema dai "cugini" della Mercedes.

Internamente la vettura appare ben fatta: le finiture sono di altissimo livello ed è lodevole la scelta di non esagerare in termini di sportività. Avremmo preferito un sound leggermente più cattivo ed un sedile dal profilo più contenitivo: ESP o non ESP le velocità di percorrenza possibili sono comunque abbastanza elevate.

Eccezionale il funzionamento della capote in tela. Rispetto a quanto accadeva con le Smart di precedente generazione la capote scorre sino alla fine in modalità elettrica, mentre in passato lo scatto finale doveva essere fatto in modalità manuale. A migliorare nella capote è anche il lunotto in vetro, che ha sostuito l'opaco oblò in plastica.

La nuova Smart Brabus Carbio è, insomma, una aggressiva versione sportiva della Smart tradizionale, da un certo punto di vista ancor più esclusiva rispetto alle versioni "hard" di Fiat 500 e Mini, ben realizzata e pensata con un occhio di riguardo per la sicurezza. I prezzi non sono certamente a buon mercato, ma da che mondo è mondo l'esclusività non è una cosa per tutti: il listino parla di 17.490 euro e 20.440 euro per le versioni Brabus Coupè e Cabrio "standard", mentre per le più sfiziose Xclusive sono necessari rispettivamente 20.490 e 23.440 euro.