CIR 2018-5. Rally Roma Capitale. Finalmente il via

CIR 2018-5. Rally Roma Capitale. Finalmente il via
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Densa cortina di suspense sul Rally che sposa Italiano e Europeo. Si rinnova lo “storico” confronto a tre Andreucci-Scandola-Basso. Finalmente “autorizzato” a prendere il via, il Campione è secondo nell’”Intro” del Colosseo Quadrato.
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
20 luglio 2018

Roma, 21 Luglio. Nel Rally di Roma Capitale c’è un forte senso d’impazienza. Finalmente il via. Finalmente l’azione del progetto complesso che Max Rendina ha promosso senza compromessi di ambizione. Oggi Campionato Europeo Rally, domani chissà? Soprattutto, stando tra noi nel nostro orticello, è il Rally dell’Italiano dopo il giro di boa del San Marino e in un confronto diretto con il Torneo continentale. Tre giorni di Gara spalmati su un’area geografica importante, che va dall’entroterra di Fiuggi fino al mare di Ostia, che poi è la Patria dell’Organizzatore, asfalti terribili e lunghi trasferimenti panoramici, e in mezzo e soprattutto, Roma, che “filtra” tra le sue meraviglie il passaggio e l’inaugurazione della Competizione. Impianto organizzativo denso di difficoltà, non c’è dubbio, ma allo stesso tempo perfetto per creare quell’atmosfera da thriller che porta l’Evento su un altro piano.

E finalmente il via nello scenario inconsueto e ormai iconico con la “sfilata” in centro e il prologo-duello del Colosseo “Quadrato” dell’EUR. Atmosfera, tanta gente, anche molto caldo. Giusto.

Non c’è dubbio, tuttavia, che la grande tensione della vigilia, e delle primissime battute del Rally capitolino giunto alla sesta edizione, sia stata alimentata in particolare da un solo “individuo”, il solito Paolo Andreucci che è sempre presenza scenica piuttosto “ingombrante”. Tutto era iniziato con l’incidente di venerdì scorso, di cui si è ormai parlato tanto e detto tutto, ma la sorpresa è che è andata avanti, in una sfinente oltranza, praticamente fino al colpo di cannone del Rally. Ci si sono messi, oltre i muretti della Liguria, anche i burocrati della salute, con eccezionale zelo e perseveranza, a cercare di mettere i bastoni tra le ruote del Campione e attore protagonista del cartellone. Un dubbio dietro l’altro, una visita medica via l’altra, in uno scenario in cui la logica della sicurezza è andata sfumando per lasciare il posto alla farsa. In tutto questo, e superata anche l’ultima obiezione, se era chiaro sin dall’inizio che Paolo Andreucci era venuto a Roma per il Rally e che il Rally non poteva “rifiutarlo”, comunque qualcosa d’importante si è perso per strada. Un bel po’ della necessaria tranquillità delle ultime fasi istruttorie, e soprattutto una parte, ben più importante, di ricognizioni e shakedown, entrambi ridotti al minimo “regolamentare”. Con grande attenzione interpretativa, Andreucci si è premurato di rassicurare la platea, confermando che quei preliminari erano dedicati soprattutto alla verifica della Macchina. Ma essendo la Peugeot 208 T16 Campione d’Italia solitamente in forma olimpica, era chiaro che l’omologo Campione Piloti ci teneva a dare un segnale di refrattarietà alle contrarietà che avevano cercato di infilargli sotto pelle, ricordando che non era andato a “farsi sistemare” al volo la vertebra per venire a fare atto di presenza nella Capitale.

Comunque siano andate le cose, il segnale è arrivato, forte e chiaro, già nel corso della ACI Roma Arena, 1,80 chilometri di spettacolo cittadino. “Lasciati” i primi quattro posti ai protagonisti dell’Europeo, Gryazin in testa davanti a Lukyanuk e Avcioglu, tre Fabia e una Fiesta, la… festa dell’Italiano si inaugura con la vittoria di Umberto Scandola, giusto davanti al “nostro”. Paolo Andreucci, secondo a una manciata scarsa di decimi dal veronese, è pronto, se non proprio per l’assalto al Rally, sicuramente per la difesa della propria leadership in Campionato. Questa volta, Anna Andreussi convalescente e incollata ai nostri Media a casa, in compagnia di David Castiglioni. Più contenti di tutti i suoi fans, un plebiscito, che hanno vinto insieme al loro Campione la prima battaglia.

Come ci scaldiamo, non siamo neanche al 2% del Rally di Roma Capitale!

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