CIR 2019. Ouverture al Ciocco, ma si comincia dal Louvre del Rally

CIR 2019. Ouverture al Ciocco, ma si comincia dal Louvre del Rally
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Piero Batini
  • di Piero Batini
La prima del Campionato spetta di diritto alla sicurezza dell’evento massimo. E infatti si parte dal Ciocco e Valle del Serchio a suon di record, idee e spunti da capogiro. Prepariamoci al… meglio
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
21 marzo 2019

Forte dei Marmi, 21 Marzo 2019. Al Forte è tutto (quasi) pronto. L’ouverture del Campionato Italiano Rally va lentamente in temperatura. Il lungomare è nelle mani degli arredatori di Organization Sport Event, i grandi Solisti del Rally italiano sono là attorno e accordano gli strumenti in vista del primo concerto dell’anno. C’è chi ha cambiato il “legno” e chi conserva il proprio ineguagliabile “stradivari”, chi si accontenterà di occupare un posto di riguardo dignitoso tra le file del palcoscenico e chi, invece, è già dichiaratamente in… corsa per quel solo, unico posto da primo strumentista che è il bando dell’anno. È lo scenario creativo ideale per un direttore d’orchestra come Valerio Barsella, che lancia così il Ciocco e Valle del Serchio 2019, 42mo della serie e primo appuntamento della stagione con la massima serie nazionale.

A “suon” di record, annunciano i suoi araldi con scarsa enfasi creativa. È, infatti, dall’imprinting della gestione Ciocco & Marcucci che il Rally della Montagna, la Corsa della Garfagnana, l’Evento simbolo della passione toscana, per farla breve, macina primati e clamore ad ogni edizione che si aggiunge e che rende impaziente l’attesa di quella successiva. C’è ben dell’altro, c’è di più.

Pazienza ci vuole, e la pazienza è premiata. Quest’anno il Rally de Il Ciocco è la fotocopia dello scorso anno. “Suona” male, diremmo che segue le note dello stesso spartito, rigorosamente all’insegna dell’inutilità di una variazione del tema perfetto, perfettamente, accuratamente riprodotto come la combinazione della serratura di una cassaforte. Trovata quella che apre il cuore della passione versiliese e “valligiana”, cambiarne anche uno solo dei numeri del miracolo equivarrebbe a rendere inaccessibile un patrimonio che è ormai… dell’umanità.

Riassumiamo, per i pochi disattenti. Il Rally è tutto concentrato nella giornata di sabato, secondo una formula inizialmente suggerita dai regolamentatori del CIR stesso, che però non immaginavano neanche lontanamente dove potesse arrivare quella norma nelle mani di un bravo organizzatore. Il Ciocco punto due è ora un “crescendo” irresistibile di emozioni, una “guerra” in quattordici battaglie (più la romanza inaugurale di venerdì pomeriggio sul Lungomare del Forte) ciascuna delle quali può diventare decisiva.

65 partenti CIR, 50 “regionali”, 12 R5, ovvero tutti gli iscritti al Campionato assoluto. Sì, record, di quantità e di affezione (perché non si parte da Junior al Ciocco, come fa Marco Pollara, se il Campionato Junior comincia dal Sanremo), ma chiaramente soprattutto un record di qualità.

Pensate che razza di campo di battaglia. PSA cambia tutto, “pensiona” un mito del calibro di Paolo Andreucci e lancia nell’arena Luca Rossetti con la Citroen C3 R5. Qualcuno penserà, lambiccandosi il cervello: eredità o responsabilità, marcia trionfale o gatta da pelare? Già il fatto di pensare così è indice di interesse smisurato per la “prima” del CIR 2019, il Campionato che va a nozze con la lista… di nozze che l’Organizzatore e i Concorrenti hanno già spuntato al completo.

Tutti contro Rossetti e contro Citroen, dunque? Di sicuro! Ma non basta, perché è più verosimile che la griglia del Ciocco e Valle del Serchio mandi arrosto le più blande previsioni per scatenate l’inferno di una dozzina di “Big” tutti contro tutti. Tutti i… tutti hanno un buon motivo per vendersi da killer già dall’elegante “vernissage” del Forte.

È chiaro che il messaggio della sfida alla Storia e al mondo… italiano è sin troppo scontato e forte, ma è altrettanto evidente che non si tratterà di una tournée. Per esempio la risposta a Citroen Italia è arrivata ben prima della vigilia dall’operazione Campedelli M-Sport, che non è dato sapere quanto e come sia generata in ambiente davvero ufficiale. Questo aspetto della vicenda conta poco, del resto, perché comunque il risultato è quello di una contrapposizione molto forte e determinata. È una nuova miccia per la miscela esplosiva che già si era “ascoltata” come sottofondo al Ciocco dello scorso anno e che sembra avere quasi il “tono” della rivincita.

Eleonora Mori e Luca Rossetti con Citroen nel CIR
Eleonora Mori e Luca Rossetti con Citroen nel CIR

Chiaro altresì che Citroen e Ford, Rossetti e Campedelli, non scendono nel “Colosseo Garfagnino” sperando di trovare l’arena vuota e di vedersela tra di loro. Infatti, lo spettacolare anfiteatro appenninico è, quest’anno, particolarmente “infestato” di Skoda. Guiderà una Fabia R5, per esempio, Giandomenico “The Revenant” Basso, che dopo due anni di vincenti scorribande europee torna a contendere il Titolo ai più forti, esattamente come fece al termine della bella meteora BRC culminata con la vittoria del Campionato 2016. Ancora Fabia per Craig Breen, Stefano Albertini, Giacomo Scattolon, Rudy Michelini, scusate se è poco, e tanto per animare la sfida di famiglia scenderanno nella polvere della battaglia anche le nuove Polo GTI R5 di Andrea Crugnola e Antonio Rusce.

Manca solo il più grande Solista di tutti i tempi, Paolo Andreucci. Manca per modo di dire perché ci sarà eccome, con Anna Andreussi, nella veste di coach, di “Professore” al servizio del giovani di Peugeot, e a disposizione dei tifosi che avranno finalmente una chance in più di toccarlo invece che vederlo sparire dietro a una curva alla velocità della luce.

Questo è quanto, sostanzialmente. Anzi, no: questo è tanto! Tanto che poi gli appassionati già lo sanno e sono già pronti con le ceste di panini e vino e le ciaspole dovesse nevicare all’improvviso sull’Appennino. Però son tutti tranquilli, c’è un bel sole e l’aria è tersa, e promette un week end eccezionale.

Quello che deve essere meglio conosciuto è, invece, l’extra lussuoso del Rally a cinque stelle, ovvero lo show di Forte dei Marmi, una passerella semi-agonistica e molto spettacolare con la quale si introduce a tutti gli effetti la Competizione. Pomeriggio con sentimento di grande Rally, dedicato agli “addetti” ma soprattutto ai curiosi, ai passanti, ai “trasversali” di una disciplina che è nel sangue di tutti, anche di quelli non lo sanno o che credono di no! Tutto nello scenario alle spalle del Pontile più famoso della Versilia. Come dire un concerto all’aperto o, meglio ancora, inaugurare la visita di Parigi partendo dal Louvre.

Buon divertimento, noi siamo già qui, e per darvi una rinfrescata, ecco qui sotto il copia-incolla del programma.

Programma

42° Rally Il Ciocco e Valle del Serchio. Venerdì 22 marzo, Forte dei Marmi, cerimonia di partenza e, ore 17.15, Prova Speciale numero 1, spettacolo sul lungomare. Sabato 23, dalle 6.30 quattordici prove speciali. Tre passaggi sui sette km di Massa Sassorosso (ore 7.51, ore 13.04 e ore 18.08), altri tre sui venti chilometri della Careggine (ore 8.25, ore 13.38 e ore 18.42), la prova più lunga del rally. Ancora: due passaggi sui 17,19 km di Tereglio (ore 9.51 e ore 15.05) e due sui 14,32 km di Renaio (ore 10.45 e ore 15.59). Comodi per gli “sfaticati” gli spettacoli lampo NoiTv (ore 9.17 e ore 11.17) e Il Ciocco (ore 14.32 e ore 16.33), nella Tenuta Il Ciocco. Parco Assistenza alle 12 e all’ora del tè a Castelnuovo di Garfagnana, dove si celebra il podio davanti alla Rocca Ariostesca e il risotto Cacio e Pepe da Carlino.

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