CIR 2021. Targa Florio. Basso nell’Albo d’Oro. Con Granai e Skoda

CIR 2021. Targa Florio. Basso nell’Albo d’Oro. Con Granai e Skoda
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Vince Giandomenico Basso; commovente Craig Breen, secondo oltre il cuore; terzo De Tommaso, al post0 dello sfortunato Albertini. Vincono le strade della leggenda, bellissime. Qualche colpo di scena, un bel duello e un appello al futuro
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
9 maggio 2021

Termini Imerese, 9 Maggio. Giandomenico Basso e Lorenzo Granai vincono la 105ma edizione del Targa Florio, dal 1978 Rally. Sotto il sedere la Skoda Fabia Rally2 Evo Delta Rally scelta a inizio stagione a conferma di una storia personale di successo e “feeling”. Non è stato facile, il Targa non lo è mai, e non è mai stato chiaro chi dei due, Basso contro Breen e ciascuno contro le proprie, fragili illusioni, l’avrebbe spuntata. È lo spessore, l’emozione, la caratura delle ambizioni qui così vulnerabili, che solo le strade delle Madonie possono miscelare nel Rally che sale allo stato dell’arte. Perché non è un caso che su quelle strade e da quei colpi d’occhio da vertigine è nata una storia diventata leggenda, che regge oltre la trascuratezza dell’occasione che continua a mancare. È così. Talmente forte, quella storia, che il Targa Florio può mantenersi leggenda nonostante l’indifferenza e un presente di oltraggioso immobilismo. È un monumento. La gara è bella, ben organizzata, quasi sempre avvincente. L’evento e il nome hanno un potenziale enorme. Dai, facciamo uno sforzo…

Solo dodicesimo allo shakedown, questa volta Basso è partito subito forte. Al punto che già al termine della terza Speciale è andato in testa al Rally bloccando quasi sul nascere il tentativo di fuga di un bel De Tommaso. Al contrario Breen, a questo giro con il Navigatore belga Louis Luka, era partito piano. Prima dimenticando il “bang”, poi probabilmente andando incontro ai suoi fantasmi. Alla fine del primo giro Basso aveva vinto tre volte, Breen ottenuto solo piazzamenti, che tuttavia gli consentivano di passare De Tommaso e mettersi in coda alla locomotiva Skoda. Già a quel punto il confronto diretto scandiva la resa degli inseguitori, ma non così chiaramente. Il secondo giro, infatti, veniva più equilibrato. Albertini saliva a vincere la Tribune, sei chilometri, Basso vinceva la Targa, 10 Chilometri, e Breen la Scillato-Polizzi, la più lunga e anche la più bella del Rally. Albertini appaiava De Tommaso e Breen si portava a un secondo e mezzo da Basso, al comando dalla terza Speciale ma non certamente indisturbato. La corsa si sdoppiava confermando il duello tra Basso e Breen e introducendo quello tra De Tommaso e Albertini.

L’ultimo giro è un caos emotivo e di colpi di scena. Tre speciali alla fine. Nella prima Basso stacca leggermente Breen e Albertini prende una piccola distanza da De Tommaso. In quella successiva, ultima Targa, Albertini tocca, “scianca” una ruota e resta di traverso in mezzo alla strada. La speciale è cancellata, la classifica immutata, Albertini è virtualmente ancora in corsa ma di fatto impossibilitato a continuare. Con la partenza della Scillato-Polizzi numero 3 Albertini è escluso ufficialmente e De Tommaso sale sul podio. Come suo solito Basso è maestro nel… tirare i remi in barca, cede due secondi e mezzo a Breen, che vince la Speciale, ma ne conserva altrettanti. Basso scrive il proprio nome nell’albo d’oro della “Cursa”. Sembrerà strano, ma è la prima volta. Lo merita, e immagino che sia una soddisfazione enorme, di quelle da sentire pienamente tra qualche giorno a sangue raffreddato. Breen è secondo e credo sia perfettamente soddisfatto, gara eccellente e chilometri utili per tutti ad Alzenau. Tornare dopo nove anni sulle strade del dramma di Gareth Roberts è stato un evento delicato, e la commozione alla fine la dice lunga sul livello di tensione emotiva che ha inseguito Breen per tutta la Gara. Damiano De Tommaso e Massimo Bizzocchi, Citroen C3 R5, sono terzi. Il podio è completato e “veritiero”.

Tommaso Ciuffi è ottimo quarto, Salvatore “Totò” Riolo fantastico quinto.

Il Rally è finito, il podio definito, ma non tutto va così liscio. Anche l’ultima speciale viene fermata, questa volta per l’incidente di Bottarelli, cosicché sette Equipaggi hanno un tempo “vero”, tutti gli altri lo stesso di Pollara, settimo, che chiude il Rally di casa al decimo posto assoluto.

Il Campionato si polarizza. Dopo tre Prove e grazie anche al forfait-shakedown di Crugnola, Basso e Granai vanno in testa, 43 punti contro i 41 di Breen. Albertini resta a 31 punti, terzo.

Due pillole finali. Una dolce per Thierry Neuville, che ha vinto la gara-passerella con la i20 Coupé WRC davanti all’unico avversario, e compagno di squadra, Christian Veiby. Una amara, ed quella ingoiata da Paolo Andreucci che, in testa di categoria a metà gara con la debuttante Clio Rally4, prima tocca e poi ferma a un giro dalla fine. Macchina nuova, ci sta. La vittoria del 2 Ruote Motrici è andata a Christopher Lucchesi, Peugeot 208 Rally4.

Calma e sangue freddo, a fine Giugno si va a misurare la temperatura del CIR sulla terra di San Marino.

 

© Immagini – CIR – Renault – Hyundai Motorsport Media - Luca Riva

Rally Targa Florio 2021. Classifica Finale Assoluta. 1. BASSO-GRANAI (Skoda Fabia R5) in 45'54.3; 2. BREEN-LOUKA (Hyundai I20 NG) a 2.3; 3. DE TOMMASO-BIZZOCCHI (Citroen C3) a 20.8; 4. CIUFFI-GONELLA (Skoda Fabia Evo) a 27.4; 5. RIOLO-MARIN (Volkswagen Polo GTI) a 39.5; 6. SCATTOLON-BERNACCHINI (Volkswagen Polo GTI) a 45.4; 7. MICHELINI-PERNA (Volkswagen Polo GTI) a 49.3; 8. SIGNOR-PEZZOLI (Volkswagen Polo GTI) a 50.8; 9. PROFETA-RACCUIA (Skoda Fabia Evo2) a 53.4; 10. POLLARA-MANGIAROTTI (Citroen C3) a 1'08.5; 11. PAPERINI-FRUINI (Skoda Fabia Evo) a 1'16.9; 12. MAZZOCCHI-GALLOTTI (Skoda Fabia) a 1'28.6; 13. PIETARINEN-LINNAKETO (Volkswagen Polo GTI) a 1'38.4; 14. RUSCE-FARNOCCHIA (Skoda Fabia Evo2) a 1'39.9; 15. SULPIZIO-ANGELI (Skoda Fabia) a 2'14.1; 16. PINOPIC-LONGO (Volkswagen Polo GTI) a 2'47.9; 17. RUNFOLA-FEDERIGHI (Renault Clio Sport) a 3'19.2; 18. LUCCHESI-GHILARDI (Peugeot 208 Rally 4) a 3'25.3; 19. SOMASCHINI-ZANCHETTA (Citroen C3) a 3'25.6; 20. CAMPANARO-PORCU (Ford Fiesta Rally 4) a 3'59.5

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