Targa Florio 100. Giandomenico Basso e Gara 1

Targa Florio 100. Giandomenico Basso e Gara 1
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Intervista a “caldo” a Giandomenico Basso, sotto il diluvio di Campo Assistenza Felice di Roccella al termine di Gara 1, vinta dal trevigiano in coppia con Lorenzo Granai sulla Fiesta BRS alimentata a Gas
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
8 maggio 2016

Giandomenico, una vittoria molto bella al termine di una Gara bellissima. Siamo d’accordo?

Giandomenico Basso. “Proprio così. È stata una giornata difficile, con un ritmo elevatissimo. Dalla prima all’ultima prova speciale eravamo vicinissimi. Ci abbiamo creduto dalla prima all’ultima, siamo riusciti a portare a casa la prima tappa e a raccogliere dei punti che sono molto importanti per il Campionato.”

Beh, più importante di tutto mi pare che sia la vittoria ottenuta. Non è così?

GDB. “Certo, sì. Adesso non so se riusciremo a vincere anche il Targa Florio “vero”, l’intero evento, però questa è la vittoria di una gran bella tappa, di una bella gara, ed è una vittoria di BRC, degli ingegneri, della Squadra, e nostra, di Lorenzo e mia, dentro la Macchina. È per ottenerla che abbiamo cercato di spingere al massimo fino in fondo.”

È andato tutto liscio, quindi?

GDB. “Direi che tutta la gara è andata piuttosto bene. Magari ci sono state delle imperfezioni di esecuzione, che possono sempre capitare in un Rally così difficile, un’usura eccessiva dei pneumatico o altre piccole cose, ma direi che la giornata è stata pressoché perfetta.”

Partecipare al Targa Florio, è una cosa che si sente dentro di sé e dentro la macchina?

GDB. “ Sì, si sente eccome! Si sente perché è la gara dove vedi più gente, dove senti il calore degli spettatori che tifano per te. Siamo contenti anche perché cominciamo ad averne molti, sempre più tifosi anche qui. È bello anche questo. Poi, non so, sarà l’Isola, sarà la gente, è super appassionata. Quello che vedi e che senti qui, non lo vedi e non lo senti dalle altre parti.”

Numero 100, vuol dire qualcosa anche questo?

GDB. “Sicuramente. È quello che ha attirato così tanta gente. Ma per quanto ricordi, di pubblico al Targa ce n’è sempre stato tanto. È una gara particolare, per certi versi atipica e diversa dalle ”nostre”. Un po’ per il fondo e un po’ anche per le velocità che si raggiungono, che son più elevate rispetto alle gare tipiche dell’Italiano. Tutto questo si vede che attira di più la gente. “

È stata una giornata difficile, con un ritmo elevatissimo. Dalla prima all’ultima prova speciale eravamo vicinissimi. Ci abbiamo creduto dalla prima all’ultima, siamo riusciti a portare a casa la prima tappa e a raccogliere dei punti che sono molto importanti per il Campionato

Veniamo alla scelta chiave. È corretto dire che hai scelto un treno di gomme in funzione dell’ultima prova speciale, e quindi di Gara 1?

GDB. “In verità, per prima cosa abbiamo scelto una gomma che ci permettesse di non rischiare di compromettere la gara. Sapevamo che pioveva e, onestamente, partire che le gomme che avevamo usato durante il giorno con l’asciutto non mi sembrava la scelta più giusta. Quindi abbiamo optato per una gomma un po’ più morbida, come penso abbiamo fatto anche altri, perché è quello che ci sentivamo di fare in quelle condizioni. Senza contare che avevamo anche il riferimento delle previsioni meteo, secondo le quali le precipitazioni sarebbero continuate per tutta la notte, e un programma del primo giro del mattino con una partenza di… buon mattino. È stata prima di tutto la scelta che ci siamo sentiti di fare in quel momento e in quelle particolari condizioni. L’importante era non compromettere quello avevamo fatto di buono durante tutta la Gara 1.”

Foto: ACI Sport Italia, Marco Passaniti

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