Salone di Ginevra 2019, Mitsubishi: elettrificazione condivisa nell’Alleanza e con i clienti (V2H)

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Intervista al nuovo General Manager Mitsubishi Italia, Giuseppe Lovascio. Non solo nuovi modelli elettrificati ma anche un ecosistema energetico per i clienti e il percorso di sviluppo auto elettriche insieme a Renault e Nissan
16 marzo 2019

Tra gli stand delle Case auto presenti a Ginevra, per il Salone dell'auto 2019, quello Mitsubishi non è certo di quelli minori, visto che il marchio giapponese propone due anteprime internazionali, che sono la rinnovata ASX e il nuovo L200, più un concept pronto a divenire realtà. Due due modelli di rilievo per la gamma Mitsubishi, anche in Europa, che fanno la parte del leone in parecchi mercati. Soprattutto ASX è quel crossover di successo che caratterizza oggi Mitsubishi nell’immagine più diffusa, pur se è nato solo del 2009. Sono già 1,3 milioni gli ASX venduti nel mondo, di cui 329mila in Europa: il terzo modello Mitsubishi più venduto di sempre.

“Le nostre novità maggiori quest'anno sono ASX ed L200 Pickup - spiega Lovascio, neo general manager Mitsubishi Italia - il primo è un modello che è molto migliorato anche nel look, il secondo completamente nuovo”.

Per la fetta di utenza privata conta maggiormente il primo, che è però un restyling. “ASX è un mezzo ideale per città e anche fuori, un asset fondamentale per noi. Il design è evoluto parecchio con migliori funzioni tecniche per tutta la clientela, grazie alle varianti 2WD, manuale o AT e anche 4WD con AT”.

Rivali particolari a cui si contrappone? “Noi guardiamo molto a modelli come Qashqai, ma anche le coreane”.

L200 è invece dedicato a usi lavorativi, in Italia. “Un debutto importante, per il nostro cavallo di battaglia nel segmento. Puntiamo a recuperare la leadership, grazie alle nuove soluzioni che include L200 ora”.

A che tipo di clientela si propone il nuovo L200 e in che varianti. “Sostanzialmente due generi. Quello per lavori molto gravosi, un accesso gamma. Quello per clienti top, che cura lo status di immagine come per qualunque utente privato”.

Allestimenti specifici, sul 2.2 diesel Euro6D, sono previsti? “Al momento no, ma siamo pronti a darli se il mercato li richiederà, come fatto in passato”.

Al proposito, sulla rete Italia sono previsti cambiamenti. “Numericamente no, con i 97 punti attuali. Faremo molto più monitoraggio sul cliente, a 360° e porremmo i nuovi standard, con identità visiva rinnovata".

Qual’è attualmente la situazione globale del marchio? “L’anno scorso Mitsubishi ha venduto molto bene, con una crescita del 19% sul mercato. In Italia il 41%”.

A che tipo di tecnologia motoristica puntate per l’immediato futuro, con l’elettrificazione dove si posiziona Mitsubishi? “Vediamo l’elettrico soprattutto per le auto compatte; per le più grandi invece il plugin”.

Per quest’anno puntate sul secondo filone “Al momento il nostro Concept qui è un ibrido plugin, ma abbiamo anche i microibridi e ci sono progetti speciali per la casa, innovativi, per le auto elettriche”.

Parliamo del DDH, Dendo Drive House, che è un V2H (Vehicle To Home) di Mitsubishi dedicato ai nuovi modelli di auto elettrici o ibridi plugin. “E’ un nuovo modo di produrre, immagazzinare e condividere energia tra la propria auto, come l’Outlander PHEV e la propria casa. Si usano pannelli solari, una batteria ausiliaria e un generatore bidirezionale”.

Progetto non facile e immediato, dipende da molti fattori. “In Giappone funziona già e lo vedremo anche in Italia, dopo che arriverà negli USA e in Australia”.

Cosa ne pensate degli Ecobonus, più Ecomalus italiani? “A noi non fanno certo dispiacere, anzi, se premiano le vetture come le nostre PHEV, le nuove elettrificate che ricevono fino a € 2.500 di bonus (in caso di rottamazione). Per quanto riguarda la tassa invece, la nostra gamma è quasi tutta fatta di modelli già tutti con consumi ed emissioni di valore basso, esenti”.

Politiche di prezzo per l’Italia, pensando all’elettrificazione? “Abbiamo in cantiere una proposta per avvicinare maggiormente i nostri clienti al Plug-in, ma è in via di definizione, pronta per giugno".

Per la compliance sulla CO2 a livello Europa, avete dei pensieri particolari, preoccupazioni come certi costruttori europei? “Siamo messi bene, lavoriamo sul basso medio gamma per elettrificare, sull’alto con il plugin, non abbiamo preoccupazioni”.

Una strategia pensata in proprio, dal Giappone, o anche con i partner dell’Alleanza “E’ un percorso condiviso con tutti i marchi del gruppo”.

In che aspetti nello specifico? “Ognuno continuerà a condividere per la propria parte, per gli aspetti che sa gestire meglio nelle nuove vetture elettrificate”.

Proprio parlando di plugin, vediamo un concept SUV molto vistoso, Engelberg Tourer. È dotato di trazione integrale, tecnologia Twin motor (motori posti agli estremi, con batteria sotto il pianale) e tre file di sedili. Pare che possa divenire realtà, in strada, nel 2020. “Non abbiamo date certe, però la visione è questa e abbiamo già il 40/50% in più di potenza rispetto all’attuale”.

Si parla infatti di un benzina 2.4 che quando “spento” lascia andare in EV per circa 70Km.

Il Motorsport è un capitolo chiuso che si potrebbe riaprire a breve? “Fa parte del nostro heritage e anche del percorso di innovazione che seguiamo sempre, ma al momento non siamo impegnati sul fronte”.

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