F1. “John Elkann è l’ultima persona che dovrebbe parlare”: Arturo Merzario punge sulle critiche del presidente della Ferrari a Leclerc e Hamilton

F1. “John Elkann è l’ultima persona che dovrebbe parlare”: Arturo Merzario punge sulle critiche del presidente della Ferrari a Leclerc e Hamilton
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Arturo Merzario in un'intervista esclusiva ad Automoto.it critica John Elkann per aver puntato il dito contro Charles Leclerc e Lewis Hamilton, i piloti della Ferrari in Formula 1. E sulla possibilità che Christian Horner arrivi a Maranello dice...
16 novembre 2025

“John Elkann è l’ultima persona che dovrebbe parlare”: Arturo Merzario non fa sconti al presidente della Ferrari, che dopo il pesante doppio zero rimediato dalla Rossa in Formula 1 in Brasile ha puntato il dito contro Charles Leclerc e Lewis Hamilton, invitandoli senza troppi fronzoli a parlare di meno e a concentrarsi sulla guida. Dichiarazioni, queste, che sono arrivate in seguito a un weekend di gara in cui la Ferrari ha vissuto l’abisso di Interlagos e i trionfi del Bahrain, con il doppio titolo conseguito nel mondiale Endurance, il primo assoluto dal 1972.

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Merzario, che faceva parte della squadra iridata 53 anni fa nel mondiale Sportprototipi e che corse anche in Formula 1 con la Ferrari, ci tiene a sottolineare l’importanza di chi guida nell’economia di una scuderia. “Elkann non può neanche immaginare cosa significhi il contributo dei piloti – ci spiega quando lo raggiungiamo telefonicamente -. Se andiamo indietro di 100 anni, scopriamo come furono i piloti temerari a dare vita ai grandi marchi. Senza di loro, cosa avrebbero fatto i padroni di queste aziende?”

“Anche ora il pilota è centrale, sebbene conti sempre meno con le nuove tecnologie che portano all’esasperazione il materiale. Senza l’effetto del capitale umano, dalle persone che realizzano le vetture a quelli che le testano in pista, non si va da nessuna parte”. E secondo Merzario non sono Leclerc ed Hamilton a destabilizzare l’ambiente della Rossa. “La Ferrari è una squadra che crea problemi ai piloti, perché non sono sereni. Non sono loro a non creare la squadra. Il problema della Ferrari è semplice, e si ripete da prima che io arrivassi a Maranello. Vige una mentalità per cui ognuno deve difendere il proprio lavoro. Non c’è coesione”.

Se Elkann ha voluto lanciare un messaggio a Leclerc e Hamilton da un lato, dall’altro continua a professare la propria fiducia nei confronti di Fred Vasseur, team principal della Rossa dal gennaio del 2023. La Ferrari ha voluto mettere a tacere le indiscrezioni lanciate da alcune testate italiane sul possibile addio del manager francese confermandolo per il 2026 e oltre lo scorso luglio. Secondo Merzario si tratta di una scelta sbagliata: “Vasseur non andava nemmeno preso. Non è un coordinatore di tecnici. Le persone giuste le avevano già internamente. Come Stefano Domenicali, o Andrea Stella”.

Sul mercato dei top manager della F1 nel 2026 tornerà Christian Horner, fresco del divorzio con la Red Bull dopo 20 anni. Potrebbe approdare a Maranello, secondo Merzario? “In Ferrari non potrebbe mai funzionare. Montezemolo ai tempi aveva l’appoggio dell’Avvocato Agnelli, al di là delle sue indubbie qualità, e faceva leva su questo. Persone come Adrian Newey decidono di non unirsi alla Ferrari perché la loro genialità si disperde nel modo di essere dell’azienda Ferrari. Se Horner dovesse mai decidere di venire in Ferrari lo farebbe solo per fare cassa”.

“Montezemolo – sottolinea Merzario - è uno dei più grandi imprenditori italiani insieme a Berlusconi. Quello che fece con la Ferrari lo dimostra il fatto che da quando non c’è più la Ferrari non ha vinto. Ogni anno stanno lavorando per il prossimo”. Gli ultimi titoli della Rossa in F1 risalgono al 2007 con Kimi Raikkonen e al 2008 per quanto riguarda il mondiale Costruttori. E a riportare l’iride assoluta di un campionato mondiale a Maranello ha pensato il gruppo di lavoro del WEC. Mondi diversi, chiaramente. Ma il contrasto con la F1 è talmente forte da aver spinto Elkann a dichiarazioni che ancora fanno discutere.

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