F1. L’arma segreta con cui l’Aston Martin potrebbe corteggiare Max Verstappen

F1. L’arma segreta con cui l’Aston Martin potrebbe corteggiare Max Verstappen
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L'Aston Martin starebbe corteggiando una figura di spicco dei successi di Max Verstappen in Formula 1 con la Red Bull. Che sia il primo passo verso l'affondo sul campionissimo?
29 dicembre 2026

Lawrence Stroll sta facendo di tutto per rendere l’Aston Martin una scuderia vincente in Formula 1. E il colpaccio Adrian Newey, perfezionato nel 2025, potrebbe essere solo l’inizio. Secondo quanto riporta The Race, la scuderia di Silverstone avrebbe messo nel mirino Gianpiero Lambiase, lo storico ingegnere di pista di Max Verstappen, per un ruolo di grande peso. Lambiase, infatti, sarebbe stato preso in considerazione per entrare nel top management della scuderia, idealmente come team principal o CEO.

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Il futuro di Lambiase in Red Bull è diventato oggetto di speculazioni dopo i team radio con Verstappen al termine del Gran Premio di Abu Dhabi. Il “abbiamo dimostrato a tutti per un’ultima volta chi comanda” pronunciato dal quattro volte campione del mondo aveva fatto pensare alla chiusura del capitolo di Lambiase come ingegnere di pista di Verstappen, ruolo che ricopre dal 2016. Lambiase aveva saltato il GP dell’Austria e il GP del Belgio per motivi personali, di cui non riporteremo la natura, emersa sui social media negli scorsi giorni, per rispetto della sua privacy.

Ci si aspettava che Lambiase venisse ricollocato all’interno della Red Bull in un ruolo che non gli avrebbe richiesto di viaggiare al ritmo forsennato degli anni al fianco di Verstappen, ma secondo The Race è emersa una ghiotta opportunità in Aston Martin. Adrian Newey, che il prossimo anno sarà anche team principal e non solo faro tecnico della scuderia di Silverstone, ha davanti a sé un compito gravoso, e non è da escludere che gli possa venire affiancato qualcuno che gli tolga parte del carico, onde evitare che si sbilanci troppo a sfavore della tecnica.

L’arrivo di Lambiase potrebbe risolvere il problema alla radice, con Newey che di fatto andrebbe a ricoprire il ruolo di team principal solo ad interim, in attesa che Lambiase possa essere integrato a Silverstone. E il fatto di aver già lavorato insieme in Red Bull sarebbe un valore aggiunto alla loro nuova collaborazione. Senza dimenticare che Lambiase negli anni ha saputo diventare una figura molto rispettata nel paddock, grazie alla ferma mano e all’approccio misurato, ma di gran carattere, sempre mostrato nei confronti di Verstappen.

Se anche Lambiase dovesse abbandonare la Red Bull, si completerebbe una diaspora senza precedenti. Nell’arco di poco più di un anno oltre a Newey hanno lasciato Milton Keynes il direttore sportivo Jonathan Wheatley, ora team principal di casa Audi, il CEO e team principal Christian Horner e il superconsulente Helmut Marko. La Red Bull di una volta non c’è più. Non è necessariamente un male, a ben vedere. Ma venendo meno l’humus in cui ha colto le sue vittorie, Verstappen si sentirà ancora a casa?

Perdere Lambiase rappresenterebbe un grandissimo cambiamento per Verstappen. Quanto sia importante l’ingegnere di pista – la voce guida, se vogliamo – per i piloti lo dimostrano sodalizi di grande successo come quelli tra Verstappen e Lambiase e Lewis Hamilton e Peter Bonnington. E chissà che proprio l’arrivo di Lambiase in Aston Martin non possa indurre Verstappen a considerare la scuderia di Silverstone come un’opzione per il futuro, nel caso in cui la Red Bull non dovesse lasciare il segno all’alba del nuovo ciclo tecnico della F1.

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