24 Ore di Le Mans 2017: vince Porsche

24 Ore di Le Mans 2017: vince Porsche
Pubblicità
Emiliano Perucca Orfei
Vittoria per la Porsche 919 Hybrid n.2 nella 24 Ore di Le Mans 2017. Débâcle Toyota, due LMP2 sul podio assoluto
17 giugno 2017

Porsche si aggiudica per il terzo anno consecutivo la 24 Ore di Le Mans: a trionfare nell’edizione 2017 è stata la 919 Hybrid n.2, affidata a Timo Bernhard, Earl Bamber e Brendon Hartley. Un successo, questo, che pareva impossibile nel tardo pomeriggio di ieri, quando la vettura della casa di Zuffenhausen ha accusato un problema all’assale anteriore che, complice una sosta di quasi un’ora ai box per la riparazione, sembrava aver compromesso la corsa per l’equipaggio della n.2. Sembrava, appunto, perché le ambasce delle altre auto della classe LMP1 hanno rilanciato le quotazioni della 919 Hybrid n.2.

La maledizione di Toyota a Le Mans, infatti, continua: la TS050 Hybrid n.7, dopo aver dominato nella prima parte della corsa, è stata fermata da un problema alla frizione nella notte del Circuit de la Sarthe. Di lì a poco, poi, si sarebbe consumato il secondo ritiro, quello della TS050 Hybrid n.9, danneggiata da una foratura. L’unica superstite del contingente della casa nipponica, la n.8, è riuscita a terminare la corsa, staccatissima dalla testa, dopo un inconveniente al motore.

Non è andata meglio alla 919 Hybrid n.1: la vettura della casa di Zuffenhausen, subentrata al comando della corsa dopo la débâcle di Toyota, si è fermata per un problema legato alla pressione dell’olio intorno alle 11.00 di questa mattina. Il viso disperato di André Lotterer, alla guida del pro­totipo al momento del guasto, la diceva tutta sui sentimenti dell’equipaggio che sembrava lanciato verso la vittoria. Alla fine il destino ha sorriso all’altra vettura di Porsche.

Grandissime protagoniste della corsa sono state le vetture LMP2: a differenza dei prototipi LMP1, bloccati da problemi tecnici considerevoli, le auto di questa classe si sono dimostrate solide. Una di queste, l’Oreca 07 Gibson n.38, della DC Jackie Chan Racing, ha rischiato di vincere la corsa. La vettura di Ho-Pin Tung, Oliver Jarvis e Thomas Laurent ha condotto la gara per diverso tempo dopo il ritiro della 919 Hybrid n.1. Timo Bernhard, però, ha spento i sogni dell’equipaggio a meno di un’ora dal termine della corsa. Per Tung, Jarvis e Laurent rimane la soddisfazione del secondo posto assoluto.

­­A completare il podio troviamo l’Oreca 07 Gibson n.13, preparata dalla Rebellion Racing e affidata a Nelson Piquet Junior, David Heinemeier Hansson e Mathias Beche. Terza posizione di classe per l’altra vettura della DC Jackie Chan Racing, la n.37, nelle mani di David Cheng, Tristan Gommendy e Alex Brundle.

Nella classe LMGTE Pro, vittoria per la Aston Martin Vantage n.97, nelle mani di Darren Turner, Jonathan Adam e Daniel Serra, in grado di beffare la Chevrolet Corvette n.63, affidata a Jan Magnussen, Antonio Garcia e Jordan Taylor all'ultimo giro; la Corvette è giunta terza al traguardo, dietro alla Ford GT n.67 di Harry Tincknell, Andy Priaulx e Pipo Derani. Sugli scudi in LMGTE Am la Ferrari 488 GTE n.84, di Robert Smith, Will Stevens e Dries Vanthoor. 

Ore 14.00: a meno di 60 minuti dal termine dell'edizione 2017 della 24 Ore di Le Mans, la Porsche 919 Hybrid n.2 ha preso la testa della corsa, strappandola all'Oreca 07 Gibson n.38 della DC Jackie Chan Racing poco prima dello scattare dell'ultima ora della classica del Circuit de la Sarthe. In LMGTE Pro davanti a tutti troviamo la Chevrolet Corvette n.17, nelle mani di Jan Magnussen;  la Ferrari 488 GTE n.84 domina ancora la classe LMGTE Am.

Ore 12.45: ci stiamo avvicinando alle ultime due ore della 24 Ore di Le Mans 2017: leader assoluta della corsa è ancora una LMP2, l'Oreca 07 Gibson n.38, della DC Jackie Chan Racing. La Porsche 919 Hybrid n.2, però, si sta avvicinando: la rimonta dell'unica LMP1 ancora in grado di lottare per la vittoria continua. Il prototipo della casa di Zuffenhausen, affidato in questo stint a Timo Bernhard, si trova ad un giro dalla testa della gara. In LMGTE Pro davanti a tutti c'è l'Aston Martin Vantage superstite, la n.97; situazione invariata, invece, in LMGTE Am, con la Ferrari 488 GTE n.84.

Ore 11.00: continua la débâcle senza fine delle vetture della classe LMP1: dopo i ko delle tre TS050 Hybrid di casa Toyota, la Porsche 919 Hybrid n.1 si è fermata per un problema alla pressione dell'olio. Palpabile la disperazione di André Lotterer, sulla vettura al momento del guasto; il tedesco ha cercato di riguadagnare i box lentamente, ma non è riuscito nell'impresa. Al momento al comando della corsa c'è una LMP2, l'Oreca 07 Gibson n.38, al momento nelle mani di Thomas Laurent. La Porsche 919 Hybrid superstite, la n.2, si trova a tre giri dalla testa della corsa. Porsche 911 RSR n. 91 sugli scudi in LMGTE Pro;  Ferrari davanti a tutti in LMGTE Am con la 488 GTE n.84.

Ore 07.00: la notte ha spento i sogni di gloria della Toyota: un problema al cambio ha fermato la TS050 Hybrid n.7, vettura che aveva mantenuto il comando per buona parte della gara, intorno alla una. Un problema al motore, invece, aveva rallentato la n.8. Il terzo prototipo della casa nipponica, n.9, ha accusato invece danni per via di una foratura. La Caporetto di Toyota ha avvantaggiato la Porsche 919 Hybrid n.1, che ha ereditato la leadership della gara. 

Ore 21.00: Superato il muro delle sei ore di gara, la testa della corsa è ancora nelle mani della TS050 Hybrid n.7, affidata a Stéphane Sarrazin. Alle spalle del francese, impazza la battaglia tra André Lotterer, al volante della 919 Hybrid n.1, e Kazuki Nakajima, sulla TS050 Hybrid n.8: i due sono vicinissimi. Gara compromessa per la 919 Hybrid n.2, rimasta ferma per moltissimo tempo ai box per un problema all'assale anteriore. L'Oreca 07 Gibson n.31, affidata ora a Bruno Senna, è ancora prima; Aston Martin sugli scudi sia in LMGTE Pro che in Am. La Vantage n.97 è subentrata al comando dopo la foratura della vettura gemella, la n.95. Dalla Lana davanti a tutti in Am con la Vantage n.98.

Ore 17.00: sono passate due ore dall'inizio della corsa e al comando della 24 Ore di Le Mans 2017 c'è la Toyota TS050 Hybrid n.7, affidata al momento a Mike Conway. Sébastien Buemi, sulla vettura gemella, la n.8, non sta certo a guardare, e si mantiene alle calcagna; più staccate le due Porsche. In LMP2 davanti a tutti c'è l'Oreca 07 Gibson n.31, nelle mani di Nico Prost. Una delle favorite per il successo nella categoria, l'Oreca n.26 della G-Drive, è stata costretta al ritiro. Roman Rusinov ha speronato la Porsche 911 RSR n.88 di Khalid Al Qubaisi in fase di doppiaggio; la manovra scellerata di Rusinov ha posto fine anzitempo alla gara per entrambe le vetture coinvolte. Aston Martin al comando sia in LMGTE Pro che in LMGTE Am. 

Le Mans - L'attesa è finita: alle 15.00 di oggi prenderà il via l'ottantacinquesima edizione della 24 Ore di Le Mans. La doppietta in qualfiica di Toyota parla chiaro: ad avere il favore del pronostico è proprio la casa nipponica, che al Circuit de la Sarthe schiera ben tre prototipi. Toyota è pronta a tutto per rifarsi della devastante sconfitta all'ultimo giro nel 2016. A guidare l'assalto alla vittoria nella classica di durata per eccellenza sarà la TS050 Hybrid n.7, che scatterà dalla pole position.

Un risultato, questo, colto grazie alla prestazione monstre in qualifica di Kamui Kobayashi, che condivide la vettura con Mike Conway e Stéphane Sarrazin. Kobayashi ha staccato di ben due secondi e mezzo la vettura gemella, la n.8, affidata a Kazuki Nakajima, Anthony Davidson e Sébastien Buemi. Prenderà il via dalla quinta posizione il terzo prototipo della casa nipponica, la n.9, di José Maria Lopez - al debutto a Le Mans -, Nicolas Lapierre e Yuji Kunimoto. 

L'infinita gara di Le Mans, però, si presta a grandi colpi di scena; pronti ad approfittare di eventuali ambasce di Toyota saranno i due equipaggi di Porsche. Nonostante la sconfitta in qualifica, da parte della casa di Zuffenhausen c'è un certo ottimismo: il distacco monstre rimediato sul giro secco rispetto a Kobayashi, dopotutto, è imputabile almeno in parte al traffico incontrato in pista. Porsche, inoltre, ha lavorato alacremente per sopperire alle mancanze evidenziate nelle prime gare della stagione e nei test pre Le Mans. A dare del filo da torcere a Toyota saranno Neel Jani, André Lotterer e Nick Tandy - sulla 919 Hybrid n.1 - e Timo Bernhard, Earl Bamber e Brendon Hartley, sulla vettura gemella, la n.2.

In LMP2, invece, la battaglia si giocherà sicuramente tra le ORECA, dimostratesi molto più competitive di Ligier, Riley e Dallara, costrette ad inseguire. A parità di propulsore Gibson, condiviso da tutte le vetture della classe, la differenza è decisamente sensibile: le ORECA riescono ad essere più veloci sul dritto, in curva e permettono ai piloti di staccare più tardi. Su 25 prototipi iscritti, 14 sono ORECA: la sfida tra i vari equipaggi si preannuncia equilibrata e avvincente. A scattare dalla pole sarà l'Oreca 07 Gibson n.26, preparata dalla G-Drive e affidata ad Alex Lynn, Roman Rusinov e Pierre Thiriet. 

Avvincente anche la tenzone in LMGTE Pro tra Ford, Ferrari, Porsche, Aston Martin e Chevrolet: dalla pole scatterà la Aston Martin Vantage n.97, di Darren Turner, Jonathan Adam e Daniel Serra, ma nel warm up di stamattina le Ford GT hanno finalmente scoperto le loro carte. La lotta con le Ferrari 488 GTE di AF Corse sarà certamente serrata e si giocherà sul filo della strategia. Le Porsche 911 RSR 2017, dal canto loro, godono di un cambiamento last minute del Balance of Performance che le vedrà più leggere di 8 kg in gara. In LMGTE Am, invece, la pole è della Chevrolet Corvette n.50 della Larbre Competition, nelle mani di Fernando Rees, Romain Brandela e Christian Philippon.

Foto: Manrico Martella

Pubblicità